Capitolo nove

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Le porte dell'aereo si aprirono,Neveah afferrò il suo bagaglio ed uscì. Si guardò intorno,tutto era nuovo,nessun volto familiare,nessuna emozione. Sospirò e percorse il lungo corridoio che portava all'uscita dell'edificio,chiamò un taxi ed attese che esso arrivasse. Salì all'interno del veicolo e porse un bigliettino,dove vi erano segnate delle indicazioni,all'autista. -Uhm..Corso Sempione-ribadì lui. Neveah annuì. -Non sei di qui,vero?-le chiese cordialmente-No,sono di Sydney- affermò con un filo di voce.-Già,hai uno strano accento.-commentò lui per poi avviare il motore. La ragazza non rispose,iniziò a fissare il paesaggio fuori dal finestrino,con la speranza di poter rincontrare di nuovo gli occhi del ragazzo che le aveva rubato il cuore,pur sapendo che sarebbe stato inutile. Lui le mancava tremendamente,ma erano troppo per amarsi,erano come due cannibali,sarebbero finiti per sbranarsi,e lei non poteva permetterlo.

Arrivò dinnanzi ad un graziosa villetta. Davanti vi era un cancello nero e aldilà di esso c'era una stradina composta da sassolini che portava all'entrata principale. Sia alla destra che

alla sinistra di quella stradina c'era un'enorme distesa d'erba: al lato destro c'era una piscina abbastanza grande con dei lettini davanti, mentre a quello sinistro c'era un tavolino con delle sedie ed un barbecue.- Signorina,siamo arrivati-la guardò il tassista-Uhm..si,ecco a lei,mi scusi.-disse porgendogli i soldi. Scese dall'auto,prese la valigia e si avvicinò titubante al cancello.- Scusami,tu sei?-.chiese una voce alle sue spalle facendola spaventare.-Scusa,non volevo spaventarti.-si scusò il ragazzo dai capelli neri e la pelle ambrata.-Scusa tu..Insomma..beh,ecco..io sono Neveah.-disse rossa dall'imbarazzo.-Ah!Tu sei la nostra coinquilina!.-esclamò felice.-Vostra?.-chiese allargando gli occhi.-Si:mia,Brad e Dylan.-sorrise.-Ah,io sono Logan.-le porse la mano con il suo solito sorriso. Gli strinse la mano e sorrise leggermente afferrando nuovamente il bagaglio che le era caduto.-Aspetta ti do una mano.-disse lui prendendo la valigia dalle mani della ragazza e aprendo il cancello,mentre lei rimase immobile.-Cosa fai?Non vieni?.-la guardò ridendo. Neveah annuì ridendo leggermente e lo seguì.

Entrò in casa iniziando ad osservare ogni minimo dettaglio,era tutto moderno, si aspettava disordine ovunque visto che  quell'abitazione era condivisa da tre ragazzi-Ragazzi,lei è Neveah- disse Logan rivolgendosi ai due ragazzi impegnati a giocare alla Xbox.

In quel momento i due ragazzi si girarono verso di lei scrutandola per bene, si sentiva fuori luogo,non le piaceva per niente essere osservata, non era abituata. Così immediatamente posò lo sguardo su di un'altra direzione - Ti mostro la tua camera?- esclamò Logan ed in quel momento lei gli fu davvero grata,voleva solo andare in camera sua per dare sfogo al suo dolore, avrebbe davvero voluto che lì ci fosse Mike, lui di sicuro l'avrebbe messa a suo agio, l'avrebbe fatta ridere, l'avrebbe fatta dimenticare tutti i suoi pensieri. Più  pensava a queste piccole cose, più si rendeva conto di aver sbagliato, sarebbe dovuta rimanere al suo fianco,sarebbe dovuta rimanere lì quella mattina, accanto a lui, avrebbe dovuto svegliarsi al suo fianco e avrebbe dovuto iniziare una nuova vita insieme a lui.

Salì le scale seguendo il ragazzo che la scortò in camera sua -Se hai bisogno di qualcosa chiama pure- disse sorridente,lei annuì senza fiatare aspettando che uscisse dalla camera.

Quando si rese conto di essere sola, prese immediatamente il suo cellulare e si accorse che aveva oltre cinquanta chiamate ed erano tutta da parte di Mike, non voleva chiamarlo,non voleva sentire il suo dolore,non voleva sapere come stava,non per menefreghismo, ma perchè non voleva stare peggio di come stava,voleva saperlo felice,ma il bisogno di sentirlo fu più forte. Compose in fretta il suo numero,portò il cellulare al suo orecchio e aspettò la tanto attesa risposta.

-Perchè Nev? Perchè mi hai fatto questo?-rispose singhiozzando -Mi dispiace,credevo che fosse la soluzione migliore.- rispose lei iniziando a piangere -Beh,non lo è Nev! Ci ho messo otto anni per dirti che sono innamorato di te,non puoi andare via così! Cazzo Nev stavo per riempire di pugni tuo padre quando mi ha detto che eri andata via!-gridò -Lo so Mike,ho fatto una cazzata,credevo..beh,non ha importanza..-sospirò rassegnata -Dove sei? Ti vengo a prendere,ti riporto a casa con me.-in quel momento lei sorrise come non aveva mai fatto prima,era disposto a tutto pur di riaverla con lei,sarebbe stato così pazzo da affrontare due viaggi molto costosi solo per riaverla con sè.-Sono a Milano, corso Sempione, però non voglio ritornare a Sydney,almeno per il momento Mike.-confessò mordendosi il labbro.- Allora facciamo così Nev,io vengo lì,alloggio da te,mi trovo un lavoro e se vorrai compreremo casa lì, basta stare insieme Nev.-esclamò pieno di speranze, era tutto vero,quello era il sogno di una vita di Mike,viverla con lei,solo ed esclusivamente con Neveah,lei rise dolcemente.-Va bene Mike,ci sto.-rise.-ti aspetto.-sussurrò prima di chiudere la chiamata. 

A quel punto posò i il telefono, si stese sul letto e sorrise come non aveva mai fatto prima.

Per la prima volta Neveah fu davvero felice.

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⏰ Last updated: Sep 30, 2016 ⏰

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