Capitolo sette

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La mattina successiva Neveah aprì lentamente gli occhi, osservò lo spazio intorno a sé notando Mike,ancora dormiente,accanto a lei.

Sorrise leggermente ricordando la notte precedente,al modo in cui lui la strinse a sé,al modo in cui si erano appartenuti, per una volta lei fu felice. Ma sapeva che quella felicità era temporanea,sapeva che quell'incantesimo,quel sogno, che stavano vivendo entrambi ,sarebbe finito da lì a poco.

Lentamente si alzò dal letto,facendo attenzione a non svegliare Mike. Lui non doveva sapere. Lei non era pronta per dirgli addio,non lo era,per niente.

Si stropicciò gli occhi e camminò in direzione del bagno fermandosi ad osservare il suo riflesso davanti allo specchio. Lo odiava,detestava. Odiava vedere la sua immagine attraverso un pezzo di vetro che rifletteva le sue imperfezioni. Odiava vedere che c'era sempre qualcosa che non andava in lei. Le veniva spontaneo girarsi su se stessa per osservare ogni centimetro della sua pelle per cercare altre imperfezioni ed errori che non aveva notato fino ad allora.

Scosse il capo,aprì il rubinetto, raccolse l'acqua gelida con le sue mani e bagnò il suo viso.

Dopo aver asciugato il suo volto,guardò ancora la sua immagine riflessa nello specchiò,sospirò facendo una smorfia di disgusto.

Si diresse nella sua camera,indossò una felpa nera,afferrò il suo zaino e si diresse verso la porta.

Fece per aprirla ma era come se il suo corpo non volesse muoversi,come se i suoi piedi fossero inchiodati al pavimento. Sentì gli occhi pizzicare,non ci riusciva,non voleva salutarlo,sarebbe stato troppo difficile.

Si girò in direzione del letto e lo osservò.

Si chiedeva se sarebbe mai riuscita a dimenticarlo,se lui sarebbe mai riuscito a dimenticarsi di lei,della ragazza che probabilmente gli aveva spezzato il cuore.

Come si faceva a dimenticare una persona? Forse lei aveva quella risposta. Non si poteva. Semplicemente non si poteva. Una persona non poteva essere dimenticata,tanto meno Mike. Lui sarebbe rimasto sempre nella sua mente,nel suo cuore,fra i suoi pensieri,la sua vita,il centro di tutto,che lei avesse voluto o meno. Ma sarebbe dovuta andare avanti,così come avrebbe fatto sicuramente lui,l'uno senza l'altra. Sarebbe stato solo un ricordo,un bellissimo e doloroso ricordo.

-Mi dispiace..-sussurrò debolmente,baciandolo per l'ultima volta,con le lacrime che le scorrevano lungo il volto.

Fu con quelle ultime due parole che riafferrò il suo zaino,uscendo definitivamente da quella camera,da quella casa,dalla vita di Mike dirigendosi all'aereoporto .

E forse fu meglio così. Ognuno per la sua strada.

Forse un giorno si sarebbero rivisti,si sarebbero guardati,si sarebbero parlati.

Oppure avrebbero fatto finta di non vedersi.

Ma in quel momento fu meglio così.

Lei per la sua strada e lui per sua.

Can you fix the broken?Where stories live. Discover now