10. Riflessioni

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Sono passate due settimane, due settimane dal ballo, due settimane dal bacio, due settimane dall'ultima volta che ho visto Fred Weasley. Eppure non riesco a pensare ad altro. Mi comporto normalmente certo, esco con gli amici, chiacchiero con i miei genitori, faccio shopping e vado a ballare, qualche volta sento Hermione e gli altri attraverso i gufi, ma lui è il mio pensiero fisso. Continuo a chiedermi se quel bacio ha significato per lui quello che ha significato per me. Continuo a chiedermi se oltre al vischio e a qualche, forse troppi, bicchieri di burro birra in più c'era un altro motivo da parte sua per avermi baciata. 

Sono tornata in Francia per queste ultime due settimane di vacanze natalizie. Prima di partire l'ho visto di sfuggita, un bacio sulla guancia molto amichevole, troppo amichevole, e un a presto è tutto ciò che ho ricevuto da lui. So che aveva bevuto e so che c'era il vischio, ma in fondo al mio cuore speravo che Fred mi avesse baciato perché era quello che desiderava fare, per farmi capire che ero io la ragazza che voleva quella sera, non Angelina; per farmi capire che i sentimenti che provavo per lui erano reciprochi; perché non voleva essere solo un amico per me. 

Ma niente, i primi giorni speravo che mi scrivesse "hei scusa se ti ho salutato in quel modo ma non sapevo come comportarmi" oppure "sai ti penso sempre dopo quel bacio",  e a questo punto mi sarebbe venuto un infarto, subito dopo aver risposto che anche io provavo la stessa cosa, o ancora "qui non è più lo stesso senza te", insomma stupide frasi che a noi ragazze piace sentirci dire. Ma no. Niente. Fred, anzi, era quello che avevo sentito meno durante queste settimane, e quando mi scriveva lo faceva solo per scherzare o raccontare qualche stupido aneddoto divertente successo a Hogwarts in mia assenza. Più i giorni passavano più mi accorgevo che la mia storia con Fred Weasley era solo questo, una storia. Il frutto della mia crudele immaginazione, una stupida favola che mi raccontavo la sera prima di addormentarmi, la mattina appena alzata e in ogni altro istante della mia inutile e patetica esistenza. 

E' così che mi sento, inutile e PATETICA. Mi sono illusa da sola, ho creato, e sto creando tutt'ora, io il film nella mia testa e ora sono arrabbiata con lui per non essere un degno attore di questa sceneggiata. Non sta rispettato il mio copione, le cose non stanno andando come voglio, ma la colpa è solo mia, mia e della mia stupida testa che non ne vuole sapere di ragionare come tutte le persone normali. E così soffro, sto male. Ma non un male fisico, un male psicologico, una delusione continua. Continuo a ripetermi giorno dopo giorno che è giusto, che me lo merito, che lo so, l'ho capito e che da domani sarebbe andata meglio, il problema? lo ripeto ogni giorno. Di conseguenza il domani è sempre 'domani' e l'oggi? beh l'oggi sto di merda come tutti gli altri 'oggi'. 

Sono sempre stata brava a nascondere come sto, troppo. Di conseguenza nessuno qui si è accorto di nulla, dal fuori sono sempre la solita Martha. Solo Evy riesce a intuire quando 'fingo', a guardare al di là della corazza che mi creo ogni volta che ho qualcosa che non va, e piano piano la smonta, pezzo per pezzo. Ma i suoi erano andati in Italia dagli zii a passare le vacanze e lei era rimasta alla scuola Inglese, di conseguenza attraverso una lettera era impossibile anche per lei capire che qualcosa non va. Meglio così parlarne mi avrebbe fatto stare peggio. Oltretutto nessuno sa del bacio, o almeno io non l'ho detto a nessuno, e voglio che resti tale, nessuno doveva saperlo e di conseguenza capirmi sarebbe stato ancora più complicato, perché mancava un tassello.

Domani torno a Hogwarts e non faccio altro che ripetermi che devo stare calma e non aggredirlo, non è colpa sua, lo so, ne sono più che consapevole, ma ho voglia di urlare e piangere contro di lui per poi infine disintegrarlo. Dovrò anche parlare con Nik, mi scrive ogni tanto, ed è molto dolce. Ma non mi interessa, non è lui il ragazzo che voglio, e illuderlo mi sembra una cosa volgare e scorretta.

Odio aver perso il controllo, non dovevo starci, non dovevo baciarlo!! Che mi aspettavo? se voleva me al ballo mi avrebbe invitata, anzi che chiederlo ad Angelina. Stupida Angelina! Rozza, cattiva e probabilmente puzza pure! Anzi sicuro, sicuro puzza pure!

Ma che cazzo dico! E' ovvio che no, lei non puzza, così come io sono stupida, patetica ed idiota, lei non è stupida, ne rozza, ne cattiva; beh, un po' cattiva è, ma d'altro canto posso capirla, anche io sarei cattiva se qualcuna spera di portarmi via il ragazzo. Solo che prendersela con lei è così facile, pensare che è lei il problema tra me e Fred, non io, non lui e soprattutto non i miei sentimenti nei suoi confronti non ricambiati. Pensare che senza lei lui starebbe con me rende un po' meno patetica il tragico e veritiero svolgimento dei fatti. Anzi prendersela con lei è patetico. Lui è abbastanza grande da prendere le sue decisioni. Senza influenze da parte di terzi.

Che dire, mi ricorderò per un po' questa inutile vacanza.  Avevo bisogno di tenere la mente occupata. Ma non appena iniziavo a fare qualcosa, puff, lui tornava nella mia stupida testa. Sono un'idiota. 

Il problema è questo, nonostante le mie riflessioni, nonostante le mie conclusioni, nonostante la consapevolezza dei suoi sentimenti nei miei confronti e nonostante la conferma di tutto ciò che penso, lui continua a piacermi. E più ne parlo, e più ci penso, più mi piace. 

Ed io sono inerme di fronte a questo. Non posso far nulla per cambiare i fatti. Mi stavo piano piano innamorando di lui. Che cosa patetica. Davvero patetica.


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