2. Prima Lezione

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Nonostante non siamo all'interno delle mura della nostra scuola, le lezioni dobbiamo ugualmente seguirle. 

Mi trovo al quarto anno. Da noi funziona in modo diverso rispetto a Hogwarts, qui dopo il quinto anno si fanno i G.U.F.O. e dopo il settimo i M.A.G.O. da noi invece, esiste una sola sessione d'esami ed è alla fine del sesto anno, che per noi equivale all'ultimo.

Viene deciso che seguiremo le lezioni secondo le classi e le età stabilite nella scuola ospitante, di conseguenza seguo lezioni con alunni del quarto anno, anche se in alcuni argomenti sono più preparata, dopotutto, li ho già affrontati.

Entro nella classe di Difesa Contro Le Arti Oscure. Tenebrosa come aula. Evy è al mio fianco e prendiamo posto nei banchi alla quarta fila centrale, davanti a noi si siedono due dei ragazzi che notai ieri in piazza, il moro e il rosso più basso. 

Durante la lezione scopro i loro nomi: Harry Potter, il moro; e Ronald Weasley, il rosso.

Ho sentito parlare di Harry Potter, leggende per lo più. Da noi non è così famoso, anche se ovviamente il suo nome lo conosco praticamente tutti, qui però è diverso, chi non lo odia o non ne è amico ne è intimorito, come se potesse da un momento all'altro decidere di aggredire qualcuno all'improvviso, 'meglio non farselo come nemico' dicevano in giro.

Non si può certamente dire la stessa cosa per il suo amico. Ronald Weasley sembra molto timido, ogni tanto cerco contatto con lui per presentarmi ma ogni volta abbassa lo sguardo e io non so come reagire di fronte a questo atteggiamento, perciò decido di lasciar perdere. 

"Carino lui" dice la mia amica riferita ad un ragazzo seduto in parte a me. 

"Draco Malfoy, non è un bel elemento" dice scherzando un ragazzo che passando aveva sentito la confessione della mia amica, la quale divenne rossa come un peperone 

"io sono Dean Thomas, lui è il mio amico Seamus Finnegan e questo è Neville Paciock" sorride.

Che bel ragazzo, dopo qualche secondo dove sia io che la mia amica passiamo lo sguardo da uno, all'altro a quell'altro rispondo "molto piacere, io sono Martha Joly e lei è la mia amica Evelyne Gerard"

Loro sono "Harry Potter e Ronald Weasley" continua Dean picchiettando sulla schiena dei due amici che si girano e ci sorridono, ci stringiamo le mani e Ronald aggiunge "per favore chiamatemi Ron, preferisco" "Ron" dico mentre stringo la sua mano.

Iniziamo a chiacchierare dello svolgimento delle lezioni a Hogwarts quando la porta si apre sbattendo e ne entra un professore grosso, rozzo, sfregiato e ricoperto di cicatrici, con uno strano occhio finto che fuoriusciva e che, ogni tanto, girava per conto suo.

"Alastor Moody, ex auror, scontento del ministero e nuovo professore di difesa contro le arti oscure" disse entrando, si fermo davanti alla lavagna scrisse il suo nome continuò "sono qui perché me l'ha chiesto silente, fine della storia, addio, ciao"

Quel tipo era davvero matto. "Quando si parla di maledizioni io credo in un approccio pratico, ma prima. Chi sa quante sono le maledizioni senza perdono?"

Riconosco la ragazza riccia, che ieri ha ripreso i cinque ragazzi, prendere parola "sono tre"

in tutta risposta il professor Moody domanda "e perché si chiamano così?"

lei prende di nuovo parola "perché l'uso di una di queste.." "..ti procura un biglietto di sola andata per Azkaban, si" la interrompe l'insegnante.

Dopo averci terrorizzato mostrandoci le altre maledizioni senza perdono su una specie di ragno, ci da il via libera per andare a pranzo.

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