isedfuh
Quando Liam chiuse la porta dietro di sé, quella sera, Zayn sorrise per un attimo pensando al suo ragazzo che camminava infreddolito sul marciapiede del loro viale, col naso arrossato e le labbra socchiuse, da cui scappava la condensa.
Sorrise pensando a quanto Liam fosse bello, anche quando gli diceva che sarebbe tornato tardi quella sera perché il signor Hoack gli lasciava sempre i turni peggiori, solo perché era il più giovane a lavorare in quel sudicio bar della periferia di Londra.
E Zayn sorrise pensando a quanto fosse fortunato a svegliarsi ogni mattina con un suo braccio posato sul proprio fianco, a svegliarsi con il respiro di Liam, al sapore di tabacco, che si infrangeva dolcemente sul suo naso.
Sapeva di essere fortunato quando sentiva una sua mano grande accarezzargli la schiena, e le sue labbra posarsi sulla sua nuca.
Lo amava, così profondamente da non vedere il fondo.
E quella notte lo aspettò in silenzio, i gomiti puntati sulle ginocchia e le spalle incurvate, fissando lo schermo del cellulare per quelle che sembrarono ore. Lo stomaco che si stringeva dolorosamente all'idea di Liam steso sull'asfalto, circondato dal suo stesso sangue. Lo aspettò, sperando di sentirlo mormorare delle scuse per l'orario mentre si trascinava a fatica fino alla loro camera. Sperò di sentirlo sospirare grato mentre poggiava la guancia ispida di barba da rifare sul cuscino, chiudendo gli occhi.
E quando sentì la chiave girare nella toppa, Zayn chiuse gli occhi. Ricordava perfettamente il modo in cui Liam aprisse la porta, con scatti ripetuti, a singhiozzi.
Si alzò dalla sedia della cucina su cui era seduto, cercando di tirare gli angoli delle labbra verso l'alto nonostante il sonno, e guardò Liam lanciare il cappotto umido di neviglio sul pavimento, barcollando fino al divano in un silenzio spettrale.
-Leeyum?- chiese piano, mentre il ragazzo alzava lo sguardo verso di lui.
Zayn aggrottò le sopracciglia quando Liam sorrise, socchiudendo gli occhi arrossati. Agitò una mano in segno di saluto e sfilò da dietro l'orecchio la sua sigaretta.
-Lee, hai bevuto?-
Lui arricciò le labbra, guardando inebetito la fiamma del suo accendino, mentre avvicinava la sigaretta che teneva stretta tra le labbra tremanti. Non fumava mai in casa.
-Liam?- ripeté Zayn, aspettando una risposta.
Nella penombra del salotto lo riusciva a vedere aspirare il fumo meccanicamente, prima che poggiasse lo sguardo su Zayn senza rispondere.
Lui deglutì, facendo dei passi in avanti. Poggiò una mano sulla spalla del suo ragazzo e lui la scrollò con un ringhio, irrigidendo la mascella.
-Liam, rispondi per favore.- sussurrò Zayn, mordendosi l'angolo della bocca. -Liam.-
Gemette spaventato quando Liam portò una mano attorno al suo collo, lasciando cadere il mozzicone della sigaretta sul parquet.
Aggrottò la fronte in un'espressione di pura follia mentre stringeva sempre più forte le dita sulla pelle calda del suo ragazzo, spingendolo contro la parete.
-Sta' zitto.- ringhiò, mentre Zayn boccheggiava con le lacrime agli occhi.
Con le mani tremanti accarezzò disperato la mascella di Liam, muovendo le labbra per sussurrare il suo nome, senza riuscire a respirare. Sentiva i polmoni bruciare, le labbra muoversi convulsamente ed il respiro alterato e alcolico dell'amore della sua vita arrivare come una carezza per fargli quasi più male delle sue mani strette attorno al suo collo.
-L-Liam.- ansimò, il viso arrossato.
Lui lo lasciò di scatto, dandogli le spalle. Zayn scivolò contro la parete singhiozzando, due dita a sfiorarsi la gola arrossata.
Chiuse gli occhi mentre assaporava l'aria. Sentì la porta del bagno chiudersi di scatto, e Liam rompere qualcosa.
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Quella mattina Zayn si guardò allo specchio. Aveva un livido scuro appena sopra la clavicola, e due occhiaie sotto gli occhi castani.
Liam si era alzato prima di lui, come sempre. Zayn l'aveva sentito mettersi seduto sul letto disfatto, sospirando stanco.
Aveva immaginato il suo ragazzo pasticciarsi il viso con le mani, e non era riuscito a non sorridere quando le labbra calde di Liam si erano poggiate dolcemente sul suo zigomo.
Aveva già dimenticato l'espressione di Liam della sera prima. Aveva dimenticato come gli aveva afferrato il collo, schiacciandolo contro la parete.
Era ubriaco.
Aveva dimenticato il segno rossastro che aveva intravisto sotto la sua camicia, le sue labbra arrossate e la macchia di rossetto sul colletto.
Era ubriaco, lui era l'unico per Liam.
Perché anche quella sera Liam girò la chiave nella toppa, e si accasciò al divano.
-Zayn!- gracchiò, e lui fece capolino dalla cucina.
Quando si avvicinò, Liam gli afferrò la maglietta leggera che portava e lo portò davanti al suo viso.
-Sai cosa ho fatto stanotte?- chiese, la voce impastata all'alcol. Zayn deglutì lentamente e scosse la testa, mentre Liam prendeva un respiro prima di parlare.
-Ho scopato con la cameriera del bar, di nuovo.- disse, poggiando le labbra sulla mascella tesa del suo ragazzo.
Zayn chiuse gli occhi, mentre una lacrima gli bruciava la pelle bollente.
-Urlava come una puttanella.- sussurrò ancora Liam, mentre le sue mani scendevano ai fianchi di Zayn.
Lui tacque, anche mentre Liam continuava la scia di baci fino alla sua clavicola. Succhiò la sua pelle avidamente, e poi lo allontanò come si fa con qualcosa di inutile, addormentandosi sul divano.
E la mattina dopo, Zayn aveva di nuovo dimenticato ogni cosa.
Perché sapeva che Liam l'amava.
Lo sapeva dal modo in cui lui avesse cercato silenziosamente la sua mano tra le lenzuola rimaste fredde da un lato per una notte intera. Lo sapeva dal modo in cui avesse sfregato il pollice sul dorso ossuto di essa per un tempo interminabile, aspettando che lui si svegliasse.
E quando Zayn lo fece, Liam mormorò il suo nome, sporgendosi verso il suo viso. Zayn gli lasciò un bacio tra le sopracciglia, sperando di riuscire a scacciare il suo mal di testa post-sbornia più delle pillole che aveva preso.
Zayn lo sapeva dal modo in cui il suo unico amore avesse sorriso flebilmente, solo l'ombra di un sorriso stanco. Lo capiva dal modo in cui Liam si fosse trascinato a fatica fino alla cucina, canticchiado la loro canzone mentre versava del latte nella tazza.
Era questo a cui pensava Zayn, quell'ennesima mattina. Lo specchio rifletteva i suoi lividi, ed i suoi zigomi più sporgenti.
Riusciva a vedere la forma della mano grande di Liam sulla guancia, colorata di rosso. Un rivolo di sangue scendeva dal suo naso e lui teneva una mano sotto il mento per raccogliere il liquido denso.
Ma lui sapeva che Liam l'amava.
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so che è una cosa un po' triste ma avevo bisogno di scriverla da un bel po', così mi sono decisa a pubblicare.
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ars amatoria (one shots)
Fanfiction-Let me write about them. Let me write about the lovers.- ©sinfvl