shark oh wonder

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Teneva stretta nella mano destra una matita. I suoi polpastrelli erano sporchi di grafite e di pittura, e Zayn lo guardava in silenzio mentre premeva la punta grigia sul foglio.

Un ciuffo di capelli castani gli ricadde sul viso concentrato, ma Liam non si curò di spostarla. Gli occhi scuri erano fermi sulla carta bianca. Contraeva la mascella, sospirava, si mordeva le labbra e poi guardava Zayn, per imprimere nella mente il contorno delineato del suo naso e gli occhiali spessi poggiati su di esso, le ombre nei suoi occhi. L'aveva guardato tante volte, in ogni sua sfaccettatura, e ancora si stupiva delle sue ciglia lunghe e scure che gli accarezzavano gli zigomi, e delle labbra screpolate e morbide.

Mentre contornava di un grigio più scuro la sua bocca, pensava al sapore dolce e forte della sua pelle. Quando passò ai capelli neri e folti, pensò alle sue dita tra le ciocche di Zayn, mentre lui mugolava rilassato con la testa sulle sue cosce.

Poggiava la matita sul blocco di fogli con attenzione. Zayn riusciva a sentire il suo respiro andare quasi in sincronia con le linee che tracciava, le la testa inclinarsi leggermente a destra ad ogni errore.

Si sforzava di non sorridere quando lo vedeva arricciare il naso e mormorare "Così non va, proprio no". Si sforzava di non sfiorargli le labbra quando le mordeva, profondamente assorto.

Ogni linea per lui era importante, glielo diceva sempre, quando erano stesi a pancia in su sul letto disfatto. Liam apriva una mano grande ed indicava ogni piccolo solco sul palmo ruvido, tracciandolo con l'indice, e lui si concentrava per non soffermarsi troppo sugli occhi scuri che brillavano.

-Vedi?- diceva, guardando Zayn. -Ogni linea è importante.-

Zayn annuiva, poi si concentrava sulla sua voce mentre parlava velocemente di come avrebbe cambiato di nuovo colore alla stanza.

Adorava Liam. Adorava il suo essere così leggero, il modo in cui prendeva decisioni e non se ne pentiva mai.

Amava i suoi baci. Anche quelli di sfuggita, che gli dava un attimo prima di chiudersi la porta del suo minuscolo studio alle spalle.

E a Zayn non piaceva ammetterlo, ma rimaneva con l'orecchio pigiato contro il legno per sentire Liam canticchiare a bassa voce mentre preparava lo schizzo di qualche scultura.

Ed amava quando Liam usciva dallo studio imbronciato.

-Non mi piace, Zayn. Non ancora.- mormorava, e poi portava entrambe le mani arrossate e callose sotto l'acqua fredda.

Zayn gli sorrideva, affondando le dita tra i suoi capelli spettinati. -Ti piacerà.- gli sussurrava, e poi poggiava le labbra sulla sua tempia. -Sai che è così.-

Lui sorrideva appena. -Solo perché piace a te.-

Gli piaceva vedere come Liam si abbandonasse a quelle attenzioni, mentre continuava a strofinare le dita colorate di blu, rosso, verde e viola sotto il getto ghiacciato.

E Zayn, mentre quel pomeriggio posava per Liam, cercava di non pensare a quando, la sera, lui strisciava tra le lenzuola fino a lui.

Cercava di non chiudere gli occhi mentre ricordava come si fosse poggiato tra le sue cosce, baciandogli il collo. Zayn aveva stretto le mani sulla sua schiena mentre Liam baciava la sua mascella tesa, il mento, le labbra schiuse.

Gli aveva sussurrato quanto lo amasse mentre mappava la sua pelle con la bocca, e scendeva con le mani ai suoi fianchi magri.

Zayn ricordava bene come si fossero rivoltati nelle lenzuola quella notte, con i respiri affannosi e i sorrisi stanchi. Ricordava il suono del cuore di Liam battergli in petto quando aveva poggiato la testa su di lui, e delle sue dita affusolate che tracciavano i suoi tatuaggi senza quasi più pensarci, a memoria.

La mattina dopo, Liam aveva dipinto di rosso. Un rosso profondo e scuro, con sfumature di rosa.

Zayn guardava il suo quadro appoggiato allo stipite della porta, e quando Liam si voltò lo guardò come a rassicurarlo. Annuì lentamente e Liam gli sorrise.

Tra loro c'era un tacito parlare, con gli sguardi. I loro occhi si stringevano per minuti interminabili e nessuno dei due se ne pentiva.

Vagavano in quella casa come incatenati l'uno all'altro e non avrebbero mai cambiato quella situazione, per nulla al mondo.

Si appartenevano attraverso i quadri, le sculture, la grafite e la pittura. Si appartenevano con i morsi leggeri sulla pelle e con i baci.

Zayn amava Liam, e Liam dipingeva Zayn.

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è corta e non ho riletto fa cagare ciao.

ars amatoria (one shots)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora