Capitolo 5
Sono le 5pm e io sto ancora aspettando che il mio pub isolato apra.
Stasera ho intenzione di non ricordarmi più niente. Si fa festa, se la faccio da sola va bene uguale no?
Sbuffo, che vita!
Il proprietario del locale, un'uomo sulla cinquantina alquanto malandato a causa di una probabile vita di stenti, accende l'insegna e apre le porte finestre che non dovevano venire pulite molto spesso, perché ricoperte da uno spesso strato di polvere.
Faccio un'espressione schifata, forse è per questo che il proprietario si avvicina a me.
《Che c'è ragazzina? Vuoi bere senza essere vista ed inoltre pure da minorenne, e hai il coraggio di fare questa faccia? Ringraziami per aver aperto un posto lontano da tutti e che ti fa bere!》
Mi scuso velocemente ed entro nel locale che puzza di bruciato e alcol, mentre sento il vecchio sussurare qualcosa sul figlio e sui ragazzi della mie età in generale. I solito burberi anziani.
Senza neanche chiedere niente mi mette davanti una bottiglia di vodka.
《Fai come se fossi a casa tua》
《Come mai bevi bella giovincella? 》dice sdraiandosi sul divanetto all'angolo della sala. Allibita da un comportamento tanto ambiguo a partira dal fatto come mi abbia chiamato "bella giovincella". Ma chi sei il mio bisnonno? Neanche lui è così antiquato di linguaggio.
Lo ignoro e mi verso un bicchierino. Il vetro della bottiglia riflette il profilo del mio viso. Mi osservo per lunghi
secondi, cos'ho che non va? Sono così brutta?Per un secondo mi torna in mente quello che ha detto Beth poche ore fa: "lo schifo come lei".
Lo schifo come me, ripeto mentalmente e mi verso un'altro paio di bicchieri.
Con la coda dell'occhio osservo il vecchio che da sdraiato mi osserva come se mi capisse. Ed è quello sguardo che si compassionevole che mi rivolge che mi convince di quanto posso sembrare debole. Ma io lo sono, debole. Sono debole da far schifo. Porto la bottiglia alla bocca e butto giù tutto il liquido che rimane. Cerco di alzarmi dallo sgabello scolorito. Mi gira la testa da impazzire. Esco dal locale senza salutare. Mi accascio per terra dopo aver percorso qualche metro, scoppiò a piangere. Il marciapiede è talmente freddo da congelarmi le ossa.
Chiariamoci, non sono una che si ammazza per un rifiuto ma in quello che mi è successo in settimana è così incoerente che mi confonde. Le parole di Beth e lo strano comportamento di Ryan mi fanno dubitare di me così tanto da impazzire.
《Cosa ci fai lì per terra?》mi sussurra una voce calda alle spalle.
《Cosa ci fai tu qui? Non è troppo "out" questa zona per voi ricconi?》
《Abby...》dice senza terminare la frase e punta quegli occhi azzurri nei miei. Non posso farmi confondere da questo mare che sembra volermi spiegare il mondo.
《Perché lo tieni in gabbia?》. Mi guarda confuso.
《Il tuo mare, perché? Sai, ti ho osservate in questi anni. Lo vedo quello che vorresti dire. Ti brillano gli occhi come ora. Sono belli quando brillano. Chi sei Logan? Come fai a nasconderti così bene dietro il tuo ricco cognome. Spiegami come. Voglio essere anch'io solo una Santer. Abby è troppo...》
Non mi riesco a completare il mio monologo, perché le sue labbra si scontrano con le mie.
Sento il suo braccio afferrarmi il volto per far combaciare meglio le nostre labbra. Mi sento protetta per quegli interminabili istanti in cui siamo connessi.
Appoggia la sua fronte sulla mia e sussurra:《Ci vuole così tanta forza per essere se stessi, Abby. Sei così tanto "te" da farmi sentire male》.
Sono parole forti che mi fanno rabbrividire.
Mi sento così bene che quanso Logan si alza per andarsene è strano non provare più quella sensazione di benessere.
Lo vedo scomparire nel vicolo.Logan Lerman mi ha baciato e per la prima volta mi sono lasciata inghiottire dai suoi occhi.
E mi è dannatamente piaciuto.
~
Capitolo particolare, spero sia uscito bene♡
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Look forward || Logan Lerman
Short StoryUna storia semplice che insegna che l'amore che si aspetta da una vita non è dove sempre ci aspettiamo. Lo troviamo nelle persone più impensabili che ci travolgono subito lasciandoci interdetti. Abilene capirà subito a chi appartiene il suo cuore o...