Capitolo 9

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Sembra strano dire che mi ci volle un secondo per rialzarmi dal pavimento freddo.
Pagai il conto del mio caffè ad Alex che mi chiese gentilmente se stessi bene.
Sorrisi e me ne andai velocemente.
Non piansi quel giorno, nè quello dopo e non ho pianto nemmeno oggi dopo due settimane.
Nessuno mi aveva cercato a scuola a parte Niko che era passato a casa qualche volta.
Dani era ancora offesa per averle risposto in quel modo e pretendeva delle scuse, stando a ciò che mi diceva Nikolai. E io avevo bisogno di lei, ma non mi sarei comprata la sua amicizia con delle scuse poco sincere.
Una cosa che non mi aspettavo assolutamente, invece, erano i continui messaggi di Logan.
Erano iniziati con un non farò il progetto da solo fino ad un ho saputo del bar, torna a scuola.
Mai risposto a quei messaggi, mai uscita di casa prima di oggi.

Il parco è molto più bello la mattina con il fresco e senza quella moltitudine di ragazzi che ridono e parlano rumorosamente fra di loro.
Gli unici suoni oltre il mio respiro e il rumore dei miei pensieri sono i passi di alcuni studenti che avevano saltato la scuola.
Ero sdraiata sul prato da un paio d'ore a dormire, ma non appena sentii sfiorarmi la spalla delicatamente spalancai gli occhi.
Azzurro.
Non ero pronta a rivederlo.
《 Non mi toccare!》gridai con tutto il fiato che avevo.
《 Non urlare》
《 Non urlare? Ma cosa pensi? Non mi piace farmi trattare male e tu mi hai anche fatto male》dissi indicando la bruciatura sulla gambe procurata dal caffè bollente, che mi aveva tirato addosso Beth.
Ryan tentò di abbracciarmi, lo scansai violentemente scossa da un brivido.
Un brivido di paura. Avevo paura del ragazzo dal sorriso delicato come un petalo di rosa.
Con passo veloce percorsi il viale di ciottoli scuri del parco, rischiando di inciampare più volte presa dalla rabbia del momento.
Un tempo ero brava a gestire le emozioni, ma nell'ultimo periodo la mia testa era una tempesta di sentimenti scuri e asimettrici. Senza forme precise o ben delineate.
Soprattutto ora che l'ho rivisto e che mi sta correndo dietro.
Ma non lo capisce che non voglio che lui mi stia vicino?
Che era colpa sua se ero così confusa?

Uscita dal cancello mi afferrò il polso stringendolo prepotentemente.
《Lasciami subito》affermai con una smorfia di dolore.
《 Ascoltami. Mi dispiace per com'è andata a finire ma è stato bello parlare con te》
Da lì avvenne tutto in un secondo. Io che gli davo uno schiaffo e liberandomi dalla sua presa correvo via attraversando la strada piangendo. Gli occhi pieni di lacrime ed io che cadevo a terra.
A quanto pare questo periodo io e le cadute eravamo molte "amiche".

《Non piangere》mi sussurrò una voce familiare porgendomi la mano per rialzarmi.

Forse Ryan non era più l'unico motivo della mia confusione. Non ero pronta nemmeno a rivedere Logan.

Look forward || Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora