Look forward || Logan Lerman

Capitolo 8

Aspettando l'arrivo del professore presi velocemente il telefono per mandare un messaggio a Logan.

Mentre lo inviavo sentii una fitta allo stomaco, come se mi stessi trovando ad un bivio e fossi costretta a scegliere la direzione giusta.
Ma io non stavo scegliendo tra Ryan e Logan.
La mia scelta era e continua ad essere sempre ed unicamente Ryan.

- Non posso questo pomeriggio.

Ero stata fredda e distaccata, perché in fondo non mi importava nulla di lui, giusto?

Non riuscivo a concentrarmi durante la lezione di letteratura. Pensavo e ripensavo al pomeriggio che avrei trascorso. Come sarebbe stato?
Perfetto.
È così che lo immaginavo.
Sarebbe stato tutto come avevo sempre voluto.
Io e lui, mano nella mano guardandoci negli occhi. Mi sarei persa nel suo sorriso che avrebbe fatto sorridere anche me...

Ma ancora non sapevo che quel pomeriggio sarebbe stato un disastro.

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Lo vedevo attraverso la finestra del l'atrio.
Era lì che mi aspettava appoggiato ad un albero, bello come il sole.
Sorrisi.

《 Cosa hai di meglio da fare oggi?》
Sussultai spaventata.

《 Logan non ti riguarda》risposi.

《Penso di sì, visto che il progetto è anche mio》

《Io non...senti mi dispiace》balbettai mentre lanciavo uno sguardo verso Ryan.
Ma Logan sembrò accorgersene.

《 Non dirmi che esci con quel cazzone!》urlò.

Non risposi. Sembrava quasi che ci fosse rimasto male e questo era impossibile.
Lo scansai con aria saccente e me ne andai lasciandolo li da solo con quel suo finto sguardo da cucciolo tradito.

Corsi verso Ryan e lo salutai con un cenno.
Il solo splendeva nascosto qua e la da qualche nuvola grigia. Il solito vento, tipico di Brosvielle soffiava  leggero sulla mia pelle lasciando delicate tracce di brividi. L'odore dolce dei fiori di campo si sentiva con prepotenza nell'aria risultando quasi fastidioso.
《 Ciao splendore》disse.
Ora svengo.
《 Dove andiamo?》domandai curiosa più che mai.
《Il solito bar può andare no?》
Annui poco convinta mentre apriva la porta del bar di fronte scuola.

Ci sedemmo ad un tavolo appartato mentre il cameriere, mi sembra si chiami Alex, serviva il caffè nelle tazze di cartone.

Ryan si guardava intorno mentre cercava argomenti di cui parlare. Ognuno peggio di quello prima: scuola, famiglia, amici.
Fu proprio in quel momento che qualcuno mi butto giù dalla sedia.
《 Ma che diamine...》urlai alzando lo sguardo. Beth Richardson mi osservava dall'alto dei suoi tacchi vertiginosi con un sguardo cupo.
《Piccolo brutto anatroccolo non osare più avvicinarti a lui!》urlò.
Rivolsi uno sguardo a Ryan mentre Beth mi prendeva a calci nello stomaco.
E invece di fermarla lui rideva. E fu la sua risata che mi trattenne dal farmi piangere, era un suono angelico che proveniva dalla bocca del diavolo.

Mi rovesciò il caffè sui jeans prima di andarsene insieme alla sua compagnia di amici.
Mi lasciarono da sola, tremante e umiliata.

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