È un caldo pomeriggio di febbraio, è strano ma non fa molto caldo in questo mese e io sono qui per la prima lezione di dancehall.
Indosso una gonna a vita alta color rosa confetto, ci tengo molto al mio aspetto fisico a tal punto di svegliarmi due ore prima per rifarmi le sopraciglia, montare ciglia finte, due strati di fondotinta fino a raggiungere la pelle di porcellana e le labbra color rosso fuoco.
Tutte le mattine è la stessa routine.
Sono davanti alla porta del centro giovani ad aspettare la nostra insegnante di nome Linda.
Non so nemmeno che aspetto ha ma sono imbarazzata ad entrare, è pieno di ragazzi che giocano a ping pong e ragazze che vedo in giro la mattina alla stazione, tutto questo lo vedo sbirciando e sperando che non mi vedano.
Accendo una sigaretta per rompere il ghiaccio.
Mi ritrovo nel piano centrale di questa struttura in cui c'è il centro giovani, sotto di me vedo un grandissimo supermercato che si puo raggiungere con delle scale mobili che sono alla mia sinistra, sopra di me invece ci sono molti ragazzi che parlano fra di loro.
Alcuni di loro, sono anche nel entrata di questa struttura e sono a pochi metri da me.
Li vicino intravedo una ragazza che viene verso di me, si presenta dicendo:
-Piacere Linda, sei Sofia giusto?-
-Si sono io, Sofia.-
-Vieni ti presento gli altri-
E cosi mi fece entrare, è un luogo pieno di libri, foto di progetti che hanno realizzato fra di loro.
La stanza è grande e molto colorata.
In mezzo ad essa c'è un tavolino da ping pong con tutti ragazzi intorno, me li presenta tutti ma non riesco a memorizzare nessuno dei loro nomi, oltre a dei bei sorrisi noto che non sono italiani, tutti quanti filippini.
-Il bagno è alla tua destra, la luce si accende da fuori.- disse Linda.
Il mio occhio è preso da una tenda color blu che prende un grande spazio da cui viene la musica ma non ne sono certa.
-È li la sala, facciamo dancehall dalle 15:00 alle 17:30 ma cambieremo presto orario-
mi disse guardandomi.
Si dirige verso la tenda e io la seguo.
Ad una certa non vedo più blu ma graffiti, colori, specchi, ragazzi e ragazze che ballano.
Sono incantata dal movimento di braccia, sedere e gambe. Qualcuno mi sta parlando nell'orecchio ma nemmeno sto seguendo cio che mi stanno dicendo, finché non vedo Linda che mi guarda perplessa.
-Sofia, ci sei? Ti piace?-
Spalanco gli occhi e mi rendo conto che la musica non c'è più e che tutti si erano fermati con lo sguardo diretto verso di me.
Inizia un giro di presentazioni e mi rimane impresso un nome Zakaria.
Un ragazzo alto, cosi tanto che per guardarlo devo alzare il capo.
È particolarmente bello ed iniziai a fissarlo ma senza farmi scoprire.
Iniziamo a provare e noto che lui balla particolarmente bene e che mi osserva ma non gli interessava non farsi scoprire. Linda non mi osserva più di tanto e non mi corregge, ero la principiante della squadra.
L'unica è la ragazza alla sinistra di Linda, Michela.
L ho notata per come ballava e perche Linda ripete spesso il suo nome.
Si avvicina a me e mi fa vedere come muovermi, qualsiasi movimento non è naturale o fatto male, lei me lo corregge e me lo fa rifare finché non è esatto.
Nessuno gli dice nulla, e magari perde anche delle spiegazioni per insegnare a me.
Con questi gesti ho capito che persona è Michela, generosa, pronta ad aiutare il prossimo, con un grande cuore.
La conosco da poco ma lo posso dire.
Il tempo sta passando velocemente, ed è strano che la mia prima volta è cosi corta, il tempo passa proprio quando ti diverti.
Prima di andarmene Linda mi presenta gli addetti della struttura.
Li avevo notati quando sono entrata, erano in delle postazioni con dei computer, avevo notato una bella ragazza con i capelli bruni, con la frangia e vestita con colori autunnali.
Mi porta verso di lei e iniziammo a parlare
-Ti trovi bene qui?-
-Si mi piace molto, sopratutto l'ambiente.
Si sente che siete uniti, sembra una seconda famiglia.-
-Noi siamo una seconda famiglia, questo è un luogo di ritrovo per ragazzi che non si trovano bene a casa o che hanno dei problemi.
Noi preferiamo che stiate qui protetti che in giro, perche vi potete ritrovare in situazioni più grandi di voi e non belle.
Qualsiasi cosa tu voglia fare delle ricerche per la scuola, stampare qualsiasi cosa, fare delle fotocopie, prendere in prestito dei libri o imparare nuove lingue, qui ce tutto.-
Ho accennato con la testa, sono cosi entusiasta di aver trovato un gruppo di amici o forse una famiglia, un luogo dove essere spensierata e felice.

STAI LEGGENDO
Eroinomane,cosi mi chiamano.
FanficSono io in copertina e questa storia parla di me. Una storia completamente reale. Campagna, una casa, un divorzio mai affermato, mai deciso. Mia madre non può decidere da un giorno all altro di uscire di casa, non guadagna abbastanza e l unica opzio...