Pugno a cena.

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La sera spesso viene a cena la migliore amica di mamma.

Mamma, una persona con il cuore d'oro.

Non so come faccia ancora a stare in piedi, lavora e fa la baby sitter dalle 8 di mattina fino alle 8 e mezza di sera, pulisce, assiste la bambina, prepara il pranzo e la cena.

Prima di partire per il lavoro pulisce l'intera casa, la lascia sempre splendente con pronto il pranzo e la cena.

Sopporta tutto questo ogni giorno per noi, oltre a cio che gli facciamo passare.

Non va a letto con mio padre da circa 11 anni, è consapevole del fatto che lui va con altre, ritorna con maglie sporche di rossetto, lo chiamiamo quando va in Marocco e si sentono in sottofondo donne che chiacchierano, puttane direi.

Puttane consapevoli che è sposato e con delle figlie, a tal punto da chiamarlo anche quando lui è in Italia da noi.

Si dice che abbia un figlio laggiù, spero che non sia cosi.

Non lo vorrei minimamente conoscere.

Comunque sia mia mamma non ha amiche e Samira è l unica con cui si sfoga un po.

Siamo a cena e ce anche mio padre a tavola.

La considero strana questa cosa.


Torno in macchina con mamma, salgo le scale e vedo Samira che ride e scherza con papa.

Non penso male, ma mi sembra strano dato che non ride e scherza con noi.

Siamo tutti a tavola.

-Samira, sapevi che è morta la mamma del cieco?- disse mia madre.

-No, devo andare a casa sua per fargli le condoglianze- rispose.

-Io ci sono stata ho fatto le condoglianze a sua moglie, che lui non c era-disse mamma

-Dove sei stata?- chiese mio padre.

Tutti alzammo la testa dal piatto, è noiosa la cena quando ce mio padre.

Non si può ne parlare ne ridere che ti tratta come un insetto insignificante.

Sembrava strano che mio padre rivolse la parola a mia madre.

-Siamo stati dal cieco è morta sua mamma, ho portato con me Selma e Sciana- rispose mamma.

-Non sei stata a lavoro?- controbatte papa.

-No, lunedi ho il giorno libero- rispose mamma.

-Finché stai a casa mia segui le mie regole e se non ti piacciono esci di casa, vai dagli uomini? Mi metti i corni? Non dirmi hai portato Selma e Sciana, bugiarda!!!- urlò.

Io so per certo che sono state con lei, mia mamma anche a lavoro ogni giorno porta una di noi con lei, per non sentirsi sola ma sopratutto per tenere occupata la bambina da cui lavora cosi che può stirare, cucinare e fare le varie faccende.

Mentre ragionavo ho sentito Selma dire qualcosa a mio padre, vederlo alzare e tirare un pugno a mia madre proprio vicino all occhio.

La vedo cadere, sbattere la testa contro il fornello e non rialzarsi più.

Tutto in un attimo.

Una o massimo due volte l anno succedevano cose di questo tipo, ma sempre gravi.

Mi alzai e andai diretta in camera, non mi preoccupai di nessuno, presi il cellulare e chiamai i carabinieri locali.

Tornai in cucina vidi Samira affianco a lei e le mie sorelle in lacrime, non piansi.

Non sapevo piangere piu, troppe lacrime mi sono scese e ora nemmeno questo mi fa più senso.

Ha vinto l incoerenza.

Un altra volta.

E noi un altra volta dovevamo assistere allo squallore e all ansia che da un momento all altro debbano succedere cose di questo genere.

Non mi ha mai messo le mani addosso, mai ma mai e nemmeno alle mie sorelline.

Eroinomane,cosi mi chiamano.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora