La vostra notte è il nostro giorno

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Presi di corsa il giacchetto e correndo sbattei forte la porta di casa.
*Squilla il cellulare*
E:"Oh Gio?"
Gio:"Oh dimme!che succede??"
E:"il solito litigio con i genitori di merda.."
Gio:" Vedemose al solito parcchetto, c'ho una sorpresa. "
E:"Arrivo subito."

Agganciai e infilai il telefono nel marsupio che portavo sempre con me.
Dopo qualche minuto di camminata arrivai al parco.
In lontananza vidi su una panchina Giorgio che era seduto ad aspettarmi.
Camminai verso di lui.
Si alzò e mi venne in contro.
Mise i pugni in avanti e iniziò a farli girare.
Gio:"sotto mano di papà, la weeda dove sta qui o qua? "

Tutta seria mi concentrai a scegliere la mano giusta.

E:"questa"

Dissi indicando la mano sinistra.
Quando aprì la mano restai stupita,con una faccia indescrivibile.
Nella mano non c'era dell'erba. . . . ma un pezzone di fumo spagnolo.

E:"Oh mio dio! Ma scherzi vero?!"
Gio:"No tesoro mio hahahah, è qui davanti a te!"

Mi derise scherzosamente.

E:"Eh...nell'altra mano non c'è nulla? "

La aprì;dentro non c'era nulla.
Ma dopo si voltò; sulla panca c'era uno zainetto nero, che piano piano aprì guardandosi bene attorno.
Era l'una di notte è vero...ma le guardie sono infami e quindi meglio essere prudenti.
Infilò le mani nello zainetto e...

Gio:"TADAAA! "

Tirò fuori una busta d'erba che io di corsa rimettei nello zaino.
Lo chiusi, lo misi in spalla, presi Giorgio per un braccio e iniziai a correre verso una casa abbandonata in cima al paesino.
Finito di correre,con il fiatone gli feci una ramanzina.

E:"Porco dio ma tu sei scemo?!Ma così in un parco aperto mi tiri fuori una bustona d'erba incantevole che se la vedono le guardie ci si bevono come niente?!"

Ci mettemmo seduti nella casa abbandonata, per fortuna c'erano un tavolino e qualche sedia sparsa qua e là.
Iniziammo a tirare fuori tutto l'occorrente...

E:"Truzzo,coltellino,tabacchino, cartine a metraggio e. ..."
Gio:"Eh basta perché la sostanza c'è l'ho io hahaha"
E:"Giusto hahah"

Optammo per una bella messicana.

E:"Ricorda Gio,mai meno di mezzo grammo eh"
Gio:"Ma infatti metto mezzo di fumo,mezzo di erba e ecco qua che siamo a un grammo hahaha"
E:"sei un coglione...ti voglio bene"
Gio:"Cretina pure io"

Sinceramente quando non stavo bene bastavano lui e qualche sostanza strana per stare meglio e sono contenta di ciò.
Giorgio preparò la mista mentre io strappai la cartina e preparai il filtro.

Gio:"Ellie...La cartina"

Era una cartina abnorme mi sentivo rincoglionita solo a guardarla;è divertente.

Gio:"Ellie...il filtro"
E:"Ah Gio hai un po rotto il cazzo hahah"
Gio:"ti voglio bene anche io"

L'ultima frase era quasi masticata perché stava chiudendo il mega joint.
Potrei quasi dire che era un piccolo shuttle.

Gio:"ti do l'onore di accenderla...tutta tua"
E:"Aw grazie"

Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia poi presi l"accendino e poggiai la canna sulle labbra per accenderla.
Lui si mise ad annusare il fumo passivo e fece una faccia indescrivibile mentre disse questa frase...

Gio:"inebriante....quasi meglio di One Milion direi"
E:"che scemo che sei hahah"
Gio:"Ti va di fare un Kiss?"
E:"Eh...perché no?"

Tirai un po così da fare un Kiss bello lungo;lo guardai e ci misimo fronte a fronte.
In quel momento mi sentivo strana non so se era la canna o lui....però stavo una favola.
Spini piano piano il fumo verso di lui e lo aspirò tutto.

E:"Eh bravo Gioggietto lo hai preso tutto"
Gio:"Dai mo te lo faccio io"
E:"va bene"

Gli passai la canna fece un tiro e poi tornammo uno di fronte l'altra.
Mi passò il fumo e poi mi diede un bacio velocissimo.

Gio:"Ti ho rubato un bacio"
E:"Eh..mh.."

Sembravo paralizzata,però ero contenta.
Era stato dolce però cosa voleva significare?

E:"E se me lo restituisci?"
Gio:"come vuole lei"

Sta volta il bacio non fu veloce,ma neanche troppo lento.
Giusto il tempo di assaporare le sue labbra.
Dio che labbra direi.
Dopo quel bacio diventai un po rossa in viso.
Lui invece aveva una smorfietta da saputello,più o meno.
Lo guardai e iniziai a ridere.

E:"ti posso chiedere perché lo hai fatto?"

Lui quasi sorpreso da questa domanda mi guardò.

Gio:"Eh...non lo so,mi è venuto d'istinto"
E:"Ah....istinto giusto.."

Restammo in un silenzio che venne rotto da un rumore proveniente dall'ultima stanza della casa,posto in cui noi andavamo solo di giorno.

E:"hai sentito?.."

Sussurrai con tono preoccupato

Gio:"purtroppo si"

Eravamo impauriti,io più di lui.
Mi avvicinai con la mia sedia alla sua.
Mi strinse forte e io chiusi gli occhi per non vedere cosa sarebbe successo.

Gio:"Hei aspetta che cos'è quello? "

Aprii gli occhi e vidi due palline giallastre,parallele,avvicinarsi a noi quasi ondeggiando.
Giorgio prese il telefono ed accese la torcia.
Era un gatto nero.

E:"mi ha fatto morire..."
Gio:"Hei...vieni qui"

Il gattino iniziò a correre verso di noi e si strusciò sulle gambe del tavolo.
Dopo qualche secondo sentimmo dei passi.
Adesso avevo veramente paura.
Per fortuna poco dopo apparve un ragazzo,mezzo trasandato direi.

X:"chi siete?"
Gio:"io mi chiamo Giorgio, lei Ellie.Tu chi saresti? "
Giu:"piacere Giulio."
E:"tu fumi?:

Giulio guardò il tavolo.

Giu:"Oh si"
Gio:"Oh grande vieni qui allora"

Iniziammo a parlare e fumare tutti insieme.
Era un ragazzo simpatico,a Giorgio piaceva parlare con lui,così si scambiarono i numeri di telefono.

Giu:"Hei amico questa roba è buonissima"
Gio:"grazie tutto merito di Roma"

Ridemmo tutti.

Giu:"ragazzi,io vado"

Disse Giulio mentre si alzava.

Giu:"avete dove dormire,vero?"

Guardai Giorgio come per dire *bello mio,a casa non ci torno*

Gio:"si tranquillo,lei viene da me"
Giu:"perfetto,Bella"
Gio:"Bella"

Poco dopo anche noi ci incamminammo verso casa.
Arriviamo.
Giorgio tirò fuori le chiavi,aprì la porta ed entriammo.
Io mi misi seduta sul divano,mentre lui andò in cucina a prendere due birre.

E:"io ho un po freddo..."
Gio:"aspetta qui"

Salì le scale e andò in camera sua.
Ritornò con in mano una felpa imbottita.
Io andai in cucina.
Tolsi il maglione e infilai di corsa la felpa.
Quando mi girai dietro di me c'era lui..

E:"sai...è vero che siamo a casa tua...però la privacy esiste lo stesso!"
Gio:"Eh dai!non fare la scontrosa"

Lo guardai senza sapere se ridere o altro.
Tornammo in salone e io mi sdraiai sul divano.
Lui accese la TV e per farsi spazio sul divano mi divaricò le gambe e si sdraiò su di me.
Aveva un cuscino personale in quel momento.

E:"stai comodo?"
Gio:"non puoi sapere quanto"

Sì addormentò dopo aver detto ciò.
Prima di addormentarmi gli diedi un bacio sulla fronte e crollai nel sonno.

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-"Gatto nero" Mostro

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