1.
APOV
Lo chiamavano la Belva dell'America e in quel momento ne capisco la ragione. Justin Bieber era proprio come lo descrivevano, un tipo freddo e minaccioso, del tutto diverso dall'uomo che avevo conosciuto prima.Ma io non posso permettermi il lusso di lasciarmi spaventare, sono abituata a questo genere di uomini.«Mr Bieber» salutai, avanzando verso la sua scrivania. Lui non alzò neppure lo sguardo, fisso sul documento che aveva davanti a sé. «Aspettavo che mi chiamasse, ma non l'ha fatto.»
«No, non l'ho chiamata, perciò mi domando perché sia venuta fin qui.»
Deglutii. «Per il nostro matrimonio.»
«Davvero, Mrs Lacroix? Mi sono giunte delle voci in questo senso, ma non ci ho creduto.» Alzò la testa e per la prima volta lo vidi in viso.
Era davvero spaventoso come dicevano. Sul lato sinistro del viso la pelle era devastata. Ebbi l'impressione che vedesse dentro di me. La leggenda nata sul suo conto lo descriveva come un fantasma, e guardandolo capii il perché.
«Ho anticipato la mia visita al suo assistente» replicai, anche se nessuno mi aveva invitata.
«Non pensavo facesse tutta questa strada per ricevere un rifiuto. Ho già chiarito il mio pensiero in merito al matrimonio.»
Raddrizzai le spalle, orgogliosa. «Ritengo di aver diritto a una conversazione di persona. E non sono venuta fin qui per ricevere un rifiuto, ma per far rispettare il contratto. L'accordo di sei anni fa...»
«Prevedeva che lei sposasse Jaxon, non me.»
Il suo ricordo mi procurava sempre un po' di tristezza, sentimento che riguardava una vita stroncata nel pieno della giovinezza, niente più. Benché in qualche modo tenessi a lui, non l'avevo mai amato.
All'inizio la mia perdita pareva che avesse generato un cambiamento totale, che mi avesse aperto nuovi orizzonti e offerto un futuro diverso, ma in realtà niente era cambiato.
Al posto di Jaxon ci sarebbe stato Justin. Sarei stata di nuovo offerta in matrimonio per la salvezza delle mie industrie. Lo avevo accettato. Dopo tutto, il cambio di sposo non contava molto.
Sebbene, incontrandolo di persona, la realtà fosse molto diversa dalla fantasia...Questa storia non riguarda i miei sentimenti. Devo essere pronta ad andare fino in fondo.
«A dire il vero lo pensavo anche io. Ma leggendo il documento con più attenzione...»
Era stato mio padre a gestire quasi completamente l'aspetto legale dell'accordo matrimoniale tra me e Jaxon, perché io me ne ero del tutto disinteressata.
Il mio rapporto con lui era l'effetto di un accordo economico tra i nostri genitori.
Del resto ci eravamo incontrati poche volte ed io avevo accettato il matrimonio per puro senso del dovere verso la Francia, il mio paese.
Solo negli ultimi tempi avevo studiato a fondo l'accordo nei suoi dettagli.«Se si fa attenzione alla dicitura, io sono stata fidanzata con Jaxon, ma solo in quanto erede. Jaxon non può più prendere in mano l'industrie Bieber, perciò sono fidanzata al suo successore, cioè a lei.»
Era strano trovarsi di fronte a lui, dovendo quasi pregarlo di sposarmi, quando in realtà desideravo andarmene immediatamente. Non desideravo queste nozze più di quanto le volesse lui...
Mio padre è in fin di vita e questo mi impone una precisa tabella di marcia. Alla morte di Jaxon il matrimonio è stato rovinato a data da destinarsi, in questi anni mi è stato concesso di occuparmi di ospedali, di lavorare per incrementare l'economia. È stato liberatorio poter dimostrare quello che valgo al di là del mio aspetto.
Ma adesso è finita.
STAI LEGGENDO
Los Angeles' Hidden Legacy. ↠ Justin Bieber
FanfictionLa figlia del miliardario Maxime Lacroix: Astrid, sa da sempre che il suo destino è di essere data in sposa per ragioni economiche. Così, quando compie i suoi ventun'anni, si prepara a incontrare il suo futuro marito, soprannominato la Belva dell'Am...