Nemmeno lei sapeva più da quanto tempo fosse cominciato quell'incubo, si perchè non c'era altro modo per definirlo, si chiedeva in continuazione perchè era capitato proprio a lei e come aveva fatto ad arrivare ad un punto di non ritorno, si ripeteva sempre la stessa domanda. "Come cazzo hai fatto Camila?"
C'era qualcosa di sbagliato in tutto ciò e lo sapeva, non stava bene ed era costretta a fingere ogni giorno per non complicare la vita a nessuno, ma stava raggiungendo il limite ed era certa che sarebbe scoppiata, quello che si portava chiuso dentro era troppo da sopportare almeno da sola.
Un altro giorno era cominciato per Camila e sarebbe stato esattamente uguale a tutti gli altri, fingere di non avere pensieri, essere quella sempre allegra del gruppo, quella che ascoltava i problemi di tutti, nascondendo dietro ad un sorriso i suoi. Si avvicinò alle altre ragazze che la stavano aspettando all'ingresso della scuola.
"Hey" salutò le ragazze con il suo solito sorriso "
"Me lo dici che ti dà tua madre per colazione visto che sei sempre di buon umore" sbuffò Dinah con la sua faccia imbronciata. Camila anziché rispondere le buttò le braccia al collo.
"Allora entriamo?" chiese Ally
"Dobbiamo aspettare Laur lo sai" intervenne Normani
"Eh no, ragazze Lauren oggi non entra" parlò Camila
"Sta male?" le chiese allarmata Dinah
"Si aveva mal di pancia e ha preferito restare a casa, mi ha mandato un messaggio mentre arrivavo a scuola" informò tutte Camila
"La chiamiamo quando ci vediamo a pranzo adesso entriamo" annuirono tutte all'affermazione di Ally e si avviarono.
Era brutto da pensare ma Camila quel giorno quando lesse il messaggio di Lauren si sentì sollevata; come d'accordo si incontrarono tutte al loro tavolo in caffetteria.
"Allora chiamiamo Laur?" propose Mani
"Mila la chiami tu?" le domandò Dinah,
"No" rispose di colpo Camila guadagnandosi degli sguardi strani da parte di tutte "Voglio dire che puoi chiamarla tu tanto io già l'ho sentita stamattina" si affrettò a dare una spiegazione alla sua troppo decisa affermazione.
"Okay" fu l'unica risposta di Dinah mentre continuava a guardarla stranita.
Parlarono tutte con Lauren tutte tranne Camila che si limitò a salutarla e mandarle un bacio, finirono il loro pranzo e appena suonò la campanella ognuna di loro si diresse nelle classi che le spettavano. All'uscita della scuola si salutarono, Dinah e Camila si incamminarono a piedi verso la casa di quest'ultima dove avrebbero passato il pomeriggio insieme per un compito che dovevano svolgere in coppia, arrivate a casa si sistemarono sul letto di Camila, avevano fatto scorta di snack perché Camila non poteva stare per più di un'ora senza mettere qualcosa nello stomaco.
"Quando finiamo chiamiamo Lauren" parlò Dinah
"Ancora? ma che avete tutte oggi voi e Lauren, ha solo il classico mal di pancia mensile non sta mica morendo che devo sentirla ogni ora" sbraitò Camila
"Ma si può sapere che cazzo ti prende a te oggi? mi stai attaccando solo perché ho proposto di telefonare la tua Lolo" Dinah accompagnò la parola tua Lolo facendo le virgolette.
"Non è mia e smettila perchè può sembrarti strano ma pure io posso avere delle giornate in cui do di matto, sono umana pure io cazzo!"
Dinah rimase sbalordita dalla risposta della sua amica e non capiva il reale motivo di quello scatto improvviso "Che hai Chancho?" le si avvicinò togliendole le mani dal viso "Hey Mila allora me lo dici che ti passa per la testa? di me puoi fidarti, andiamo lo sai che ti coprirei pure se avessi fatto fuori Miss King, odio quella donna se così si può definire" finalmente un sorriso comparve sul viso di Camila "Eccolo il sorriso più bello che conosca allora ancora ci riesco a fartene spuntare uno, incominciavo a preoccuparmi Chancho" continuava ad accarezzarle il viso.
"Il sorriso più bello eh? non era quello di Jack?" le rispose Camila mentre lentamente si calmava tra le braccia della sua migliore amica.
"Che c'entra stupida, i ragazzi passano le amiche restano, sarai sempre il mio sorriso preferito comunque non divagare, vuoi dirmi il problema o meglio il nome e cognome di questo problema"
Camila si agitò immediatamente e questo non sfuggì allo sguardo attento di Dinah che subito si affrettò a sistemare al meglio la cosa.
"Va bene Mila facciamo che me ne parlerai quando sarai pronta"
"Non devo essere pronta per nulla DJ adesso muovi quel culo e riprendiamo a studiare che con te ogni scusa è buona per farmi fare tutto il lavoro e beccarti una bella A"
Più tardi quella stessa sera dopo essersi fatta una bella doccia Camila si mise a letto, incominciò a perdersi nei suoi pensieri e nei suoi desideri, solo per qualche ora ogni notte si concedeva la possibilità di credere che un giorno la persona che le affollava la mente si sarebbe accorta di lei e che cominciasse a vederla con occhi diversi, con gli stessi occhi con cui la guardava lei.