"Impossibile" e "insensato" furono le prime parole che passarono per la mente di Tristan, il quale, qualche secondo dopo, scoppiò in una fragorosa risata traboccante sarcasmo.
-E io quindi sarei un angelo?- disse continuando a ridere -anzi, non un angelo, un "Guardiano"- precisò con eccessiva enfasi, schernendo il termine.
-Non solo sono stato così coglione da seguirvi fin qui- si alzò in piedi, aumentando il tono della voce -ma ora sto pure qua seduto tranquillo a farmi sfottere da voi-
-Tristan...- disse Cassidy con calma, e con una punta di tenerezza -...è tutto vero...-
-Certo, come no- rispose ridacchiando -provamelo allora, su! Provatemelo! Siete angeli no? Fatemi vedere le vostre ali- concluse sorridendo, con l'aria di chi è convinto di aver già vinto una scommessa.
Camael sospirò sconsolato.
Cassidy scrollo le spalle -nessun problema- disse semplicemente, e si spogliò il giacchino di pelle nera, rivelando sotto di esso una canotta nera, legata al retro del collo mediante due nastrini in tinta, con un ampia scollatura sulla schiena.
Si alzò in piedi e guardò Camael per cercare il suo consenso, il quale arrivò immediato con un cenno del capo dell'uomo.
La ragazza sorrise, si posizionò in mezzo alla stanza per avere più spazio e si sgranchì le spalle e il collo.
Inspirò profondamente e fissò Tristan sorridendo divertita. Gli occhi glaciali della ragazza incontrarono quelli smeraldini di lui.
D'un tratto, dalla pelle della sua schiena, emersero due ampie appendici lumimose, di circa due metri e mezzo di lunghezza l'una. Le ali di Cassidy erano argentee, con qualche sporadica screziatura nera, con piume lunghe e strette, simili a grosse e morbide spine , ed emanavano un leggero bagliore, anch'esso argenteo. Apparivano tanto minacciose quanto vellutate.
Tristan la fissava sbalordito e con la bocca aperta.
-Tu... voi due...- distolse a fatica lo sguardo da quella meravigliosa visione e guardò Camael, sconvolto -siete veramente angeli...- cadde in ginocchio, ma in un sospiro Cassidy era già inginocchiata di fronte a lui e gli aveva posato con affetto una mano sulla guancia.
-Si... e anche tu lo sei, Tristan- sussurrò lei, guardandolo comprensiva.
-E anche un angelo dal sangue nobile, per giunta- li interrompè Camael -tuo padre, Azazel, è un principe dell'Inferno- spiegò l'uomo, avvicinandosi ai due -sarà pure un demone, ma rimane sempre il demone della guerra- l'uomo guardò il ragazzo sorridendo -e probabilmente hai ereditato anche il suo grande potere. Senza contare che anche tua madre Katherine era davvero straordinaria...e soprattutto, davvero buona-
Tutte queste parole suonavano senza senso nella testa di Tristan. Era davvero un angelo. Figlio di un qualche principe infernale e di un'altra donna angelo. Nulla aveva più senso. La sua vita precedente era stata spazzata via da quelle rivelazioni. Ma allo stesso tempo, proprio quelle rivelazioni erano come la spiegazione di tutto. Nel suo cuore provava come una sensazione di sollievo, di pace, come la conferma che lui davvero non appartenesse al mondo grigio in cui fino ad ora aveva vissuto. La conferma di essere davvero diverso dagli altri ragazzi. La conferma di essere speciale.

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THE GUARDIAN
FantasyTristan Allen, sedicenne di una cittadina del Connecticut, passava la maggior parte del suo tempo rintanato nella camera del piccolo appartamento di periferia, cercando di stare il più lontano possibile dalla madre, che sopportava a mala pena. A cau...