-Indagini notturne-

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L'autunno aveva ufficialmente preso il posto dell'estate. Un vento leggero, ma pungente, spirava tra le strade di periferia. Il cielo era più cupo del solito, avvolto da un oscuro mantello di nuvole, il quale conferiva alla nottata un aspetto sinistro.
Improvvisamente, un boato come di tuono squarciò il silenzio, che regnava nel quartiere deserto ai confini della città, mentre una minacciosa e tetra figura piombava in mezzo allo scarno cortile di una villetta fatiscente.
Azazel si sistemò la giacca di pelle nera, mentre le possenti ali bronzee sparivano nelle sue membra.
Prese a camminare verso la porta di legno bianco scrostato, con i lunghi capelli d'inchiostro che ondeggiavano ad ogni passo. Gli occhi neri scintillarono nell'oscurità e la porta, chiusa a chiave, si aprì silenziosamente senza il minimo problema.
Varcò la soglia con disinvoltura e si guardò attorno, fiutando leggermente l'aria circostante. Una fetida aura violentò il suo olfatto. Azazel ne captò immediatamente la stanza di provenienza e vi entrò.
Una donna giaceva in un letto matrimoniale, protetta dai tendaggi in stile provenzale del baldacchino.
Il demone prese la forma di una lunga ombra, la quale iniziò a strisciare sul parquet, per poi risalire lungo i pali di legno ritorto del baldacchino. Arrivata sulla sommità della struttura intagliata, si calò in parte verso il corpo della donna. Sulla punta dell'ombra, prese forma una sorta di bocca, munita di una chiostra di lunghi, stretti e affilati denti.
-Eleonor...- sibilò il demone all'orecchio della donna, la quale continuò a dormire, nonostante le fosse venuta la pelle d'oca.
-Eeeleonooor- cantilenò a bassa voce l'ombra, ridacchiando divertita.
La donna, strappata dalle braccia di Morfeo, mugugnò qualcosa di incomprensibile, mentre si metteva a sedere, sfregandosi gli occhi. Occhi che poi aprì.
Il silenzio del quartiere di periferia fu un'altra volta spezzato, questa volta da un grido stridulo e colmo di terrore, ma fu solo per un secondo.
Una protuberanza simile ad una mano era emersa dal corpo del serpente d'ombra, e premeva contro la bocca di Eleonor per zittirla.
-Hai proprio il sonno pesante eh Eleonor?- ridacchiò il demone, mentre avvolgeva il corpo della donna tra le sue scure spire -Sono qui per farti qualche domandina riguardo a Tristan-
La madre adottiva di Tristan iniziò a divincolarsi energicamente, ma fu tutto inutile quando l'ombra si contrasse e la immobilizzò completamente.
La testa del demone si assottigliò incredibilmente e iniziò a fluire all'interno dell'orecchio di Eleonor, che teneva gli occhi sgranati in modo disumano e mugolava dal dolore.
Azazel prese a frugare nei ricordi della donna, la quale non sapeva nulla riguardo a dove si trovasse Tristan. Il demone, spazientito dal non aver trovato alcuna informazione interessante, abbandonò quella mente scarna e disgustosa.
La testa del serpente d'ombra ritornò grossa e dentata, mentre riprese a parlare normalmente.
-Sei davvero inutile cara mia- Azazel scosse la testa ridendo -sei una persona così infima da schifare pure un principe infernale come me... però forse per Lucifero risulterai utile... sai, servono sempre delle anime da sacrificare per accrescere il suo potere-
Il corpo della donna era gelido e madido di sudore. Eleonor chiuse gli occhi, arrendendosi di fronte alla propria impotenza.
Il serpente spalancò le enormi fauci e si avventò sulla sua vittima, squarciandole la gola, mentre il corpo veniva stritolato con tale potenza che le ossa e gli organi esplosero in un unico suono macabro. Dalla pelle lacerata dai monconi di ossa, grondavano sangue e pezzi di organi. Azazel sussurrò un'unica parola in una lingua aspra e sconosciuta, e lui e ciò che rimaneva della donna svanirono all'istante in una densa nube di fumo acre. Solo un'immensa chiazza di sangue scuro sulle lenzuola rimase a testimoniare il massacro consumato solo pochi attimi prima.

THE GUARDIANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora