Il mio nome è...

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Il giorno dopo, il ragazzo fu brutalmente svegliato all'alba. La sua testa sbucò da sotto la coperta, i capelli un po sparati in aria, gli occhi ancora mezzi chiusi mentre uno sbadiglio comparì sul volto.
Sembrava che si fosse addormentato da poco, si sentiva letteralmente stanco, come se non avesse dormito per nulla

< Cos..> farfugliò mentre si sedette, stropicciandosi gli occhi per poi guardare il "colpevole".
< Muoviti fagiolino, devo spiegarti un po di cose oggi. Mangia e poi raggiungimi ai campi > disse velocemente Newt, lanciandogli un pezzo di focaccia < L'ho preso di nascosto per te, i ringraziamenti li voglio dopo > e dopo avergli sorriso, andò via, dirigendosi verso i campi.


Il ragazzo mangiò velocemente il pezzo di focaccia e si guardò un po intorno, quel campo sarebbe stata la sua nuova "casa" da adesso in poi. La testa non gli doleva più e la sua memoria non era ancora tornata. Pazienza, Alby aveva detto che avrebbe ricordato il proprio nome dopo un paio di giorni. Eliminò l'idea di essere l'unico sfigato a rimanere senza un nome e si alzò, notando che Chuck non era li. Erano tutti mattinieri da quelle zone?
Dopo essersi lavato un po la faccia, il ragazzo si diresse ai campi, raggiungendo cosi Newt. Tra tutti quelli che aveva conosciuto, Newt era simpatico, non parlava molto come Chuck, non era antipatico come quel Gally ed era molto più alla mano rispetto ad Alby. Chissà, forse lui avrebbe risposto alle sue mille e più domande. Non poté fare a meno di guardare il labirinto, la voglia di scoprire qualcosa di più su quel posto era enorme, come potevano rimanere indifferenti gli altri?

< Eccoti qui, fagiolino. Allora, prima di tutto, devi sapere che qui ognuno ha un proprio compito, nessuno resta a far niente o muore. Ci sono delle regola che bisogna rispettare ma, prima di tutte le altre, ricordati: mai entrare nel labirinto. Intesi? > disse Newt, alzando un sopracciglio , come per far capire al ragazzo che non accettava compromessi
< Si...voglio essere un Velocista! > esclamò subito il ragazzo, da quel che aveva capito, era l'unico modo per poter entrare nel labirinto
< Fagio, non è semplice. Non tutti possono farlo, può essere pericoloso e devi saperti orientare bene e, sopratutto, non devi perderti. E, prima che tu dica altro, no. Ci sono molti altri lavoretti che potresti fare, di velocisti ne abbiamo e presto troveranno una via che ci permetterà di lasciare questo posto. Ora, ti spiegherò un po di cosette. Come ben sai, oltre i Velocisti, abbiamo chi si occupa dei campi, tra cui ci sono io. Di solito sono i figli di Hermes a farlo ma anche i figli di Demetra. Il nostro compito e assicurarci che voi pive non moriate di fame. Poi ci sono i Costruttori, di cui capo è Gally, che hanno il compito di costruire ripari per noi, ci sono i Medicali che sono impegnati a curare le nostre ferite , gli Squartatori che allevano gli animali e provvedono per la carne e..>
< Ci sono anche i Velocisti > si intromise il ragazzo, ormai si era fissato per quel ruolo, sembrava che fossero legati l'uno all'altro
< Sei una vera testa di Caspio, fagiolino. Si, ci sono i Velocisti, che come sai, provvedono a trovare una possibile via d'uscita da questo posto >
< Avete mai provato con altre vie? Tipo arrampicarvi o scendere da dove siamo saliti oppu..>
< Si, fagiolino, abbiamo provato tutto, l'unica soluzione e uscire attraverso il labirinto> concluse Newt, dando una leggera pacca al ragazzo < Seguimi, ti faccio vedere il resto >


Il ragazzo trascorse la mattinata insieme a Newt e imparò un po di cose di quel campo. Seppe che erano ormai da due anni che i pivellini si trovava li senza aver trovato una via d'uscita, ogni mese saliva un pive dalla Botola insieme ad alcuni alimenti e oggetti espressamente richiesti dai pivelli, molti non avevano poteri o avevano difficoltà a usarli. Inoltre, molte volte avevano cercato di usare i loro poteri divini per rompere quelle mura ma , invano. Le mura sembravano risucchiare i loro poteri, senza farsi nemmeno un graffio. La "porta" del labirinto si apriva all'alba e si chiudeva al tramonto, in modo da non far passare le creature che si annidavano al suo interno. Potevano sentire i loro versi, i loro passi o ruggiti ma, nessuno sapeva con esattezza che cosa fossero. Nessuno era mai riuscito a passare una notte nel labirinto e chi l'aveva fatto, non era mai tornato per raccontarlo. Il ragazzo, però, non cambiò minimamente la sua idea, voleva assolutamente essere un Velocista e non smise nemmeno una volta di insistere

The Maze Runner - Il Labirinto Di DedaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora