L'Idra e la figlia di Afrodite

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Thomas si avvicinò ai due ragazzi, Alby sembrava aver perso completamente i sensi. In alcune parti del suo corpo era presente la sostanza verde vista, precedentemente, sull'altro pivello.

< Cos'è successo? > domandò a Minho, chinandosi per guardare meglio Alby
< Non lo so..stavo correndo nel labirinto quando Alby mi ha tagliato la strada, spingendomi contro il muro, di sicuro era impossessato dall'Eidolon e aveva quelle chiazze di veleno sul corpo. Sono riuscito a fargli perdere i sensi, lo spirito è andato via e Alby non si è più svegliato > raccontò Minho con un leggero terrore negli occhi, la paura di aver ucciso completamente l'amico stava aumentando sempre di più
< Non è morto..ne sono sicuro > affermò con sicurezza Thomas,guardandosi poi intorno < Non possiamo nasconderci da qualche parte per la notte? >
<Allora non mi hai capito fagiolino, moriremo questa notte. Non ci sono nascondigli...siamo in un mare di sploff > e, si sedette a terra,ormai privo di speranza.
< Sei troppo pessimista > fu il solo commento di Thomas, alzandosi in piedi per studiare il posto
< Che bella scoperta, sono un figlio di Ade, è nella nostra natura > commentò aspramente Minho, tornando a guardare il corpo di Alby.

Thomas rimase in silenzio,almeno aveva appena avuto la conferma che non era un figlio di Ade, il pessimismo non era nel suo DNA, per fortuna. Non c'era granché nel labirinto, solo mura e dei rampicanti. Guardò attentamente i rampicanti e poi Alby, la sua mente iniziò a lavorare, doveva trovare una soluzione per nascondere almeno il suo corpo e chissà, anche loro

< Avete mai provato ad arrampicarvi li? > domandò Thomas, indicando i rampicanti
< Si ma, non serve granchè...ti raggiungono anche da li....te l'ho detto che siamo spacciati >
< Ce la faremo > disse quasi ad alta voce Thomas, facendo capire a Minho che non bisognava arrendersi subito < Aiutami a portare il corpo di Alby vicino al muro > e senza aggiungere altro, prese le braccia del pivello svenuto.

Minho lo guardò come se fosse un alieno, perchè quel fagiolino insisteva?
Non aveva capito che ormai era finita?
Si alzò in silenzio a prese le gambe di Alby e , insieme a Thomas, lo portarono vicino al muro, mettendolo poi seduto, attenti a non farlo scivolare a terra. Minho guardò Thomas, il quale, stava iniziando a saltare per prendere dei rampicanti e fare strani nodi. Minho si guardò intorno, la paura che una creatura uscisse allo scoperto era enorme, dovevano andarsene da lì e in fretta.
Thomas, nel frattempo, era totalmente concentrato a sistemare i rampicanti per Alby. Aveva pensato di legare il corpo di Alby e sollevarlo, nascondendolo tra i rampicanti e, in caso spuntasse qualche creatura, Thomas avrebbe attirato la sua attenzione, nessuno avrebbe mai trovato Alby se lui faceva da esca. Era un piano folle ma ehi, sempre meglio di niente, no?
Iniziò a legare Alby con i rampicanti, erano abbastanza robusti, di sicuro avrebbero retto il peso del pivello svenuto. O, almeno, era quello che sperava.
Dopo aver finito la prima parte del lavoro, afferrò un altro rampicante e fece segno a Minho di aiutarlo. Iniziarono a tirare il rampicante e il corpo di Alby iniziò a sollevarsi.
Erano a metà del lavoro quando si udirono dei passi che quasi facevano tramare il labirinto e dei ringhi che facevano rizzare la pelle. Qualcosa si stava avvicinando.

< Io non voglio morire > esclamò con puro terrore Minho e, senza curarsi di Thomas e del corpo di Alby, abbandonò il rampicante e corse via.

Thomas maledì mentalmente il ragazzo mentre il rampicante iniziò a scivolargli tra le mani , facendo tornare in basso il corpo di Alby. Cosa caspio avrebbe fatto ora?
Senza andare nel panico, Thomas iniziò a salire sui rampicanti , si sistemò sopra il corpo di Alby e iniziò a sollevarlo. Le braccia dolevano come non mai, le gambe cercavano di non mollare la presa dai rampicanti e, la paura cercò di non manifestarsi in lui mentre i passi della creatura si avvicinavano sempre più. Riuscì a sollevare per qualche metro il corpo del ragazzo, Thomas era al limite delle forze, non poteva fare di più. La creatura era ormai vicina a loro. Cercò di mettere un po di rampicanti sopra Alby, in modo da nasconderlo quando qualcosa ringhiò forte. La creatura era ormai arrivata.
Thomas si girò e rimase per un attimo paralizzato. Era una grossa creatura con nove teste, gli occhi gialli e minacciosi lo guardavano come se avessero appena visto un pollo succulente. Era un'Idra dal colore della notte, il corpo di un serpente e, aveva denti bianchie a aguzzi.
L'Idra ringhiò ancora e una testa iniziò ad avvicinarsi velocemente su Thomas. Il corpo del ragazzo reagì immediatamente, non voleva diventare la cena di quella creatura mostruosa. Lasciò la presa e cadde a terra. L'atterraggio non fu del tutto morbido, senti un braccio pulsare dal dolore ma, in quel momento, doveva solo scappare dalla creatura. Si alzò un po barcollando e sentì uno strano bruciore su un fianco. Guardò giù e, notò che era stato colpito dal veleno verde...era l'Idra ad avvelenare i suoi amici. Riportò lo sguardo sulla creatura, le teste erano pronte a spuntare il loro veleno e, prima che potesse essere colpito di nuovo, iniziò a correre verso la sua direzione. L'Idra spuntò con tutte le sue teste e Thomas riuscì a schivare in tempo il veleno e puntò a passare in mezzo alle gambe della creatura. Era un mossa suicida ma doveva portare l'Idra lontana da Alby. Una delle teste dell'Idra si abbassò velocemente per colpirlo e Thomas riuscì a spostarsi in tempo , facendo poi un salto verso le due gambe. Riuscì , per pura fortuna, a rotolare sotto il suo corpo, uscendo, cosi , dall'altra parte. Si rialzò velocemente e iniziò a correre, schivando la grossa coda della creatura. L'Idra, arrabbiata per essersi fatta scappare la sua preda, si girò e iniziò a seguire il ragazzo.
Le gambe di Thomas protestavano per la stanchezza ma il senso di sopravvivenza era cosi forte che continuarono a correre per gli innumerevoli vicoli del labirinto. Destra, sinistra, ancora sinistra, Thomas aveva ormai perso il senso d'orientamene, la sua mente pensava solo di scappare dalla creatura. Girò appena il viso, l'Idra lo stava raggiungendo e aveva ripreso a sputare il suo veleno, colpendo in pieno la schiena del ragazzo. Thomas urlò per via del bruciore, un po di quel veleno era finito sulla sua pelle, la maglietta non l'avrebbe protetto per sempre. L'Idra allungò una delle sue teste e la fece sbattere contro la parete del labirinto. Alcuni massi iniziarono a cadere proprio su Thomas, il quale, non avendo vie d'uscita, fu colpito in pieno. Cadde terra e si coprì la testa dai pezzi di muro, sangue iniziò a colare dalla testa e il senso di svenire da un momento all'altro era più forte che mai. Sarebbe morto?
L'idra l'avrebbe mangiato?
Thomas non poteva arrendersi, doveva combattere e sopravvivere. Per un momento, pensò a Newt. Come l'averebbe presa il ragazzo se scopriva della sua morte?
E poi, avevano lasciato una cosa in sospeso...
L'Idra, intanto, iniziò a togliere i vari massi dal corpo del ragazzo, convinta che la vittoria fosse ormai sua.
Thomas rimase fermo e immobile mentre riuscì a prendere un pezzo di muro tra le mani e, appena si sentì del tutto libero, si girò velocemente, lanciando il pezzo dritto su uno degli occhi della testa più vicina. L'Idra iniziò a urlare ma le altre teste erano pronte a far banchetto con il suo corpo. Thomas iniziò a gattonare, cercò di alzarsi per poter scappare ma era troppo debole, le gambe tremavano e iniziava a vedere tutto sfocato a causa della ferita sulla testa.
Era davvero la sua fine?

The Maze Runner - Il Labirinto Di DedaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora