1° Fase

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Thomas fu portato nella prigione, non si lamentava della sua punizione, se fosse stato per Gally, a quest'ora era nel labirinto. Alzò la testa e guardò Newt intento a chiudere la cella, dalla sbarre poteva vedere il cielo stellato e sereno, non che lo scenario cambiasse, non c'erano mai nuvole o pioggia in quel posto. Newt era stranamente in silenzio, Thomas iniziò a temerne che anche lui si fosse lasciato abbindolare dalle parole di Gally e, chissà, forse si stava anche pentendo di non averlo ascoltato e di averlo salvato dalle sue grinfie.
Newt alzò lo sguardo e, come se avesse letto i pensieri di Thomas, accennò un piccolo sorriso

< Non ti incolpo per quello che sta succedendo, Tommy > disse con sincerità, sedendosi davanti alla cella < E, anche se hai lavorato con chi ci ha messo qui dentro come dice Gally,quello che penso di te non cambia. Sei una ragazzo come noi e hai dimostrato più di una volta di voler trovare una soluzione per portarci via da qui...è questo che conta, ora, non il passato. Manderò qualcuno più tardi con la cena, domani inizierai a fare il Velocista come volevi > e, fece un piccolo occhiolino per poi alzarsi e andare via.

Thomas rimase con un piccolo sorriso stampato sul volto, le guance erano leggermente rosse e dimenticò il resto, pensando solamente a Newt. Si poggiò al muro della prigione e rimase li, in silenzio, tra i suoi mille pensieri.
Alla fine, si addormentò.

Era in un labirinto, lo stesso del precedente sogno. Iniziò a correre per trovare una via d'uscita finché un voce di donna non lo fermò. Era la stessa voce dell'altra volta, la quale, ripetè le stesse parole. Thomas riprese a correre per scappare dai serpenti che uscirono dalle siepi , bloccandosi, infine, davanti a un Minotauro che teneva bloccato Newt. Thomas iniziò a correre velocementre, doveva salvare Newt a ogni costo ma, qualcosa non andava. Il Minotauro sembrava sempre più lontano , Thomas correva a più non posso ma mai riuscì ad avvicinarsi alla creatura. Alla fine, il Minotauro prese per il collo Newt e, con un gesto netto e deciso, gli staccò la testa. Thomas iniziò a urlare mentre vedeva rotolare la testa di Newt. Crollò in ginocchio e iniziò a piangere quando due occhi gialli apparvero davanti a lui. Thomas guardò gli occhi e non sentì più il suo corpo. Era bloccato. Davanti a lui iniziarono a scorrere altre immagini: Minho divorato dall'Idra, Chuck colpito da una freccia , Alby fatto a pezzi. Thomas voleva urlare e salvare i suoi amici ma, il suo corpo sembrò pietrificato, non poteva far nulla, era del tutto impotente

Urlò e si svegliò dal suo incubo, il respiro affannoso e la maglietta del tutto appiccata al suo corpo sudato. Si guardò intorno, era nella prigione , per fortuna.

< Ehi, tutto bene? Ti ho sentito urlare > domandò con preoccupazione Chuck, era seduto davanti alla cella con un piccolo fagotto tra le mani
< I-Incubo > balbettò appena Thomas, avvicinandosi alle sbarre
< Doveva essere veramente spaventoso...tieni, ti ho portato la cena > e detto questo, fece passare tra le sbarre il fagotto.

Thomas ringraziò Chuck e iniziò subito a divorare la cena accompagnato da un bicchiere di vino, allungato con acqua, preparato da Chuck. Parlarono di quello che era successo quel giorno, Alby si stava riprendendo mentre la ragazza era ancora addormentata. Seppe che Gally cercava di convincere tutti che il colpevole di tutta quella situazione era di Thomas ma, pochi lo credevano.
A un certo punto, Thomas iniziò a rabbrividire, la temperatura era scesa di colpo e non fu il solo ad accorgersene. Chuck iniziò a strofinare le mani lungo le braccia per riscaldarsi mentre piccole nebbioline iniziarono a uscire dalle loro labbra.
Perchè la temperatura si stava abbassando?

< N-non è m-mai accaduto qualcosa d-del ge-genere > balbettò dal freddo Chuck.

Ed era vero, il tempo nel Campo non era mai cambiato. La temperatura era sempre piacevole, né troppo calda e né troppo fredda...fino a quel momento. Chuck si alzò e andò a cercare gli altri, promettendo a Thomas di ritornare da lui con qualche coperta.
In effetti, nella prigione il freddo si sentiva molto, Thomas non sarebbe sopravvissuto una notte li o avrebbero ritrovato un ghiacciolo al posto del ragazzo. Thomas si rannicchiò e cercò di scaldarsi come meglio poteva, la prigione si stava completamente ghiacciando, il naso era rosso dal freddo e alcune parti del corpo iniziarono a congelarsi. Guardò oltre le sbarre e notò che che si stavano formando delle lastre di ghiaccio.
Chuck tornò accompagnato da Newt e un altro pivello.

The Maze Runner - Il Labirinto Di DedaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora