La fine dell'incubo o...l'inizio di un altro?

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Il cuore di Thomas si pietrificò nel vedere le statue.
Ogni statua raffigurava un pivello: c'era una identica a Teresa, una uguale a Newt, a Minho...e, capì.
Capi che quelli erano i suoi amici...qualcuno li aveva pietrificati. Quasi tutti avevano gli occhi spalancati per la sorpresa, Newt aveva un po la fronte corrugata mentre la bocca di Minho era leggermente spalancata, come se stesse iniziando a dir qualcosa. Il pivello non ci mise molto a capire il colpevole...e, infatti, c'era una donna girata di spalle intenta ad accarezzare il viso pietrificato di Chuck. Thomas si girò e chiuse gli occhi, il cuore aveva ripreso a battere mentre la sua mente iniziò a lavorare. L'istinto non sbagliava, se la donna si fosse girata ,lui sarebbe stato la prossima statua. Medusa...ecco chi era.
Thomas iniziò a ricordare qualche particolare di lei: sapeva che poteva pietrificare chiunque con i suoi occhi, aveva serpenti al posto dei capelli e, adorava collezionare statue.
Cercò di respirare lentamente e non perdere il controllo della situazione, era solo e doveva fare di tutto per salvare i suoi amici. La paura di perderli per sempre era forte ma, non poteva farsi vincere da essa.
Doveva rimanere concentrato per trovare una soluzione e salvare i suoi amici.

< Oh, ma guarda, sai già che non devi guardarmi. I tuoi amichetti non ci sono riusciti. Non mi meraviglio, il cervellone della situazione sei tu, no? > disse Medusa con una mezza risata divertita mentre si girò per guardare il ragazzo, o, meglio ancora, le sue spalle < Non voglio ucciderti e nemmeno renderti statua o...almeno...non per ora. Voglio parlare un po con te >

Thomas rimase in silenzio, gli occhi chiusi e i nervi tesi come corde di violino. Era sempre stata lei a parlare nei suoi incubi, i serpenti che uscivano dalla siepi erano quelli presenti ora nei suoi capelli e, quando non riusciva più a muoversi, era per via del potere di Medusa. Ancora una volta, l'incubo aveva predetto il futuro. L'unica differenza?
Non era ancora stato pietrificato e sperò che non accadesse sul serio.
Era l'unica salvezza per i suoi amici.

< Zeus ti ha mangiato la lingua, Thomas? > domandò divertita Medusa mentre si avvicinò piano al ragazzo.
< No > disse con decisione Thomas, scacciando via la paura
< Non sei curioso di sapere perchè ti ho risparmiato? >
< Si...> rispose con sincerità il ragazzo.

Brividi corsero lungo il corpo del pivello appena Medusa si mise davanti a lui. Senti uno dei suoi serpenti accarezza il volto mentre un altro iniziò a sibilare vicino all'orecchio. Non doveva assolutamente aprire gli occhi o per lui sarebbe stata la fine. Infatti, li strinse ancora di più mentre Medusa afferrò il suo mento, facendogli alzare il viso.
Girò appena il volto e Medusa rise per poi lasciare il suo viso e allontanarsi da lui, camminando per la stanza con tranquillità

< Ti ho risparmiato perchè meriti un trattamento migliore...chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei incontrato il figlio della mia acerrima nemica >
< Non capisco...> mormorò appena Thomas , anche nell'incubo lei diceva di odiare sua madre...ma...perchè?
E, soprattutto, chi era sua madre?
< Non capisci? > domandò divertita Medusa < giusto, tua madre non ti ha riconosciuto, non si smentisce mai...> e, scoccò la lingua sul palato, come per gustare quel momento
< Allora...chi è? Perchè la odi? > domandò duramente Thomas, era stanco di non sapere chi fosse il suo genitore divino
< Sei intelligente, puoi arrivarci da solo. Ti do un piccolo suggerimento...i miei capelli, la mia bellezza..rovinati da tua madre> sibilò con rabbia Medusa.

Thomas iniziò a pensare... c'erano molte leggende su quella creatura e, una di quelle, raccontava che Medusa fosse un tempo una bellissima donna fino a quando, dopo aver giaciuto nel tempio di una divinità con Poseidone, quella divinità non si fosse vendicata di lei. Altri racconti, invece, narravano che Medusa avesse sfidato una divinità, dicendo di essere più bella di lei. In entrambi i racconti, la divinità in questione era...Atena.
Il cuore di Thomas si fermò...Atena era sua madre?
No, non poteva essere cosi...o, si?
Infondo, era sempre stato il cervellone di tutti , era bravo con le armi...rispecchiava a pieno le qualità della dea in questione.

The Maze Runner - Il Labirinto Di DedaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora