[Capitolo 3]

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Il tribunale le ricordava il Roundview college in una fredda giornata di pioggia. Effy ricordava bene le giornate di pioggia al Roundview college. Le ricordava come giornate lente e umide. La pioggia sottile batteva sui vetri spessi delle finestre, ed Effy, semplicemente, non vedeva l'ora che suonasse l'intervallo. Non succedeva niente di straordinario durante quelle giornate. Ed era proprio questo che, Effy Stonem, si aspettava da quella giornata, assolutamente niente di straordinario.
Insomma, qualcuno molto più importante di lei avrebbe deciso se mandarla dritta in carcere o farle scontare qualche altro tipo di pena e lei sarebbe dovuta stare semplicemente ad osservare, come fosse uno sketch teatrale. Effy non era abituata ad osservare. La sua vita era stata una continua partecipazione. Ma da un po di tempo aveva imparato anche questo. E aveva stranamente scoperto che osservare le piaceva, le piaceva tanto.
Effy era arrivata, forse troppo presto, a un punto della sua vita in cui non le importava cosa sarebbe successo dopo, nulla aveva una reale importanza ormai. Dal momento in cui si sedette su quella poltrona, accanto all'avvocato che dichiarava di assisterla, non ascoltò nulla di ciò che tutta quella gente diceva. Soltanto, a volte, con molta tranquillità, osservava le lancette dell'orologio che aveva al polso e il loro continuo e frenetico muoversi. Aspettando con ansia, che arrivasse "l'intervallo".

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