[Capitolo 4]

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Le ore passavano davvero lentamente. Iniziò a piovere e la pioggia batteva molto forte.
A volte, però, le sarebbe piaciuto tornare indietro, a una di quelle giornate. Avrebbe voluto tornare a Bristol, assaporare aria di casa. Ma ricordi fin troppo amari le avrebbero lacerato il cuore. Freddie, i suoi vecchi amici, sua madre, di cui non aveva notizie da ormai diversi anni. Non riusciva a pensare a quella vita senza dover trattenere le lacrime, non ci riusciva.
Perché, in fondo, quella vita le piaceva tanto.
Ad Effy Stonem piaceva il rischio, la paura. Le piaceva vivere una vita all'insegna della leggerezza. Ed era anche innamorata di Freddie McClair. E aveva una marea di amici, ma in realtà ne aveva solo alcuni. E le mancavano tutti, uno per uno.
Le mancava Cook, non aveva più avuto sue notizie da quando Freddie se ne era andato.
E JJ, le mancava così tanto anche JJ. Forse adesso aveva una famiglia, magari dei figli, le piaceva l'idea di un piccolo JJ che gattonava in corridoio, lo trovava così tenero.
Pandora le mancava tantissimo. Non gliel'aveva mai detto, ma dio, le voleva così tanto bene. Thomas e Katie, anche loro le mancavano così tanto.
Ed Emily. Emily e Naomi erano le ultime due persone vere che aveva visto nell'arco dell'ultima settimana.
Emily stava piangendo, e Naomi non aveva più i capelli.
Aveva come la sensazione di avere lasciato delle cose incomplete e non poteva permettere che la arrestassero o che le facessero del male.
Effy aveva trasgredito un mucchio di leggi e codici morali da giovane, ma non le era successo mai nulla.
Adesso era entrata nel mondo degli adulti e aveva deciso di adattarsi e fare finta di somigliare a tutte quelle persone. Ma il fatto è che quel mondo non è il suo, non le appartiene. Quindi alla fine, ne è risultata intrappolata.
La sentenza sembra non finire mai. Tutta la gente sembra difendere a pieno la propria idea. Non si capisce chiaramente, ancora, quale potrebbe essere l'esito finale di quella giornata.
Il suo avvocato, Mrs. Marenson, sembra davvero decisa a portare avanti la propria opinione, come se potesse servire a qualcosa.
È come se Effy avesse l'istinto di dirle di smetterla, che non aveva senso continuare, che a lei il carcere andava bene, che sentiva, in qualche modo di meritarsi una cosa del genere.
Ma decise di non farlo. Decise di continuare ad ascoltare, o almeno fingere di farlo, tutte le idee ferme e decise che Mrs. Marenson portava avanti durante quella gelida giornata.

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