Capitolo 5

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I due finirono in un parco non molto lontano da li.

"E questo?? era da molto che non passavo di qui!!" commento Stash appena furono arrivati, osservando quel posto.

Nonostante non fosse un parco particolarmente famoso faceva comunque la sua figura: era contornato da aiuole, panchine ed infine una grande fontana.

All'interno, poco distante, faceva capolino un locale colmo di gente.

"E' ancora aperto!! sono anni che sta in piedi quella baracca" sorrise il ragazzo sorpreso.

"Scommetto che avete talmente tanti impegni da non potervi muovere più per la città come prima" gli sorrise aurora.

"Si è così, ma questo posto mi è sempre piaciuto, calmo e tranquillo ma allo stesso tempo caotico. Anch'io venivo qui, suonavo per ore da solo su una panchina quando volevo stare solo, quando le cose non andavano ancora per il verso giusto e non sapevamo dove sbattere la testa, e tornavo con i ragazzi la sera quando volevamo divertirci e quando dovevamo esibirci. Poi la nostra vita è cambiata" raccontò Stash.

"Mi fa piacere che tu abbia apprezzato la mia idea!! Ti ho portato qui proprio per questo, puoi stare lontano dagli occhi della gente e passeggiare o infilarti nella mischia" disse la ragazza.

"Se mi infilassi li non ne usciremmo più!! amo stare con chi segue la mia musica ma ora sono qui con te, perché voglio stare in tua compagnia, e li dentro sarebbe un casino" rise Stash.

Aurora si sentì lusingata da quelle parole.

"Grazie per il pensiero" gli sorrise.

"Grazie a te per l'idea" rispose al sorriso lui "Dimmi un po' , vieni spesso qui? Fai sport o passeggi?" aggiunse incuriosito, mentre passeggiavano sotto la luce dei lampioni.

"Queste sono parole grandi diciamo provo a fare un po' di jogging, quando posso mi piace stare all'aria aperta, anche quel poco che può offrire una città caotica come questa, tu?" lo osservò Aurora.

"Oh io proprio no, nemmeno se non avessi impegni con la band!!" esclamò lui.

"Anche sofia è così, se aspettassi che lei avesse voglia di accompagnarmi resterei fresca" scherzò la ragazza "solo che ogni tanto mi piace distrarmi e non pensare" sorrise.

"Cosa ti ha portata a Milano?" le chiese improvvisamente il cantante.

Aurora si immobilizzò a quella domanda, se c'era un argomento del quale non voleva parlare era certamente quello, anche perché non voleva mentirgli.

Stash si accorse di quel cambiamento.

"Non volevo metterti a disagio" aggiunse.

"No, tu hai solo posto una domanda come un'altra con l'intenzione di fare conoscenza" lo rassicurò la ragazza.

"Proprio quella sbagliata giusto?" la osservò lui.

"Vedi, io sono venuta qui come tu e i ragazzi per dare un senso alla mia vita e ai miei sogni, voi cercavate il successo ed io la mia libertà" raccontò Aurora.

Stash la vide nervosa e cambiò discorso, chiedendosi comunque cosa ci fosse dietro quelle parole.

"Capisco.... e dimmi, ti trovi bene? da quanto tempo siete qui tu e sofia?" le chiese.

"Oh molto meno di voi!! circa qualche mese" sorrise lei.

Ecco, finalmente era tornata a sorridere, pensò lui.

"Mi trovo bene, per fortuna grazie ai miei studi di stilista ho trovato lavoro in una boutique di moda, sono una apprendista ma di me sono contenti, sofia invece ha fatto l'artistico e facendo la barista è riuscita ad affittare lo spazietto di una mostra per i suoi quadri, è bravissima"

"Ma che bello!! e cosi sei una stilista scimmietta birichina" esclamò Stash sorpreso.

"Ahahah be ne devo fare di strada ancora" esclamò lei divertita.

Mentre parlava di quell'argomento, Stash notò una luce negli occhi di lei, come quando lui parlava della musica.

"Quindi se ho bisogno di consigli in merito posso rivolgermi a te" le chiese.

"Oh io mi diverto a creare outfit per me e per gli altri, scegliere gli abbinamenti migliori, ogni tanto partecipo a qualche concorso del genere, però tu te la cavi bene, non hai bisogno di me" rispose divertita lei.

"Sappi che mi aspetto lo stesso trattamento!! Allora....ti va un drink?" propose Stash "tu cosa bevi di solito?"

"Certo!! Dimmi cosa vuoi e lo vado a prendere" sorrise lei "mhm io vado per i cocktail alla frutta"

"Almeno sono alcolici?" scherzò lui "comunque stai travolgendo tutte le regole di un appuntamento, hai scelto il posto e ora porti tu da bere? Guarda che ci tengo a certe cose, sono comunque un napoletano a Milano"

"Sembra il titolo di un film, pensaci se vi proporranno di farne uno" scherzò Aurora "comunque per me non è un problema"

"Ahah addirittura un film?! Non esageriamo....intanto pensiamo alla serata: potremmo continuare a chiacchierare su una panchina e sulla via del ritorno fermarci per questo drink, ovviamente offerto da me" propose Stash.

"Ahah be se insisti" scherzò Aurora.

I due ragazzi passarono il resto della serata a parlare di molte cose....il contesto era semplice ma tra loro il feeling era inevitabile....non avevano bisogno di grandi cose per avere una bella serata.

Aurora non voleva esaltarsi troppo ma era da molto tempo che non si sentiva così apprezzata, si era quasi dimenticata di cosa significasse sentirsi così.

Alla fine della serata si salutarono sotto il portone di casa sua.

La ragazza sperava nella possibilità di un secondo incontro ma anche che fosse lui a precederla, così da non doversi esporre lei.

"Siamo arrivati, è stata una bella serata e mi ha fatto piacere passarla con te, buonanotte....scimmietta" sorrise Stash prendendole una mano.

"Lo è stata anche per me....ci sentiamo?!" azzardò infine lei.

Gli occhi di lui che la osservavano da vicino erano così profondi....e la sua mano calda....

"Certo, mi piacerebbe" rispose lui continuando a guardarla dritto negli occhi.

Si fissarono per un attimo, poi lui le lasciò la mano e fece per andarsene.

"Buonanotte anche a te" lo salutò Aurora.

Lui le sorrise di nuovo e si voltò, andando via.

La ragazza salì in casa e fece attenzione a non svegliare Sofia.

L'aveva trovata addormentata sul divano e conoscendola pensò che probabilmente l'avesse aspettata per sapere tutto ma facendosi tardi il sonno era sopraggiunto anche sulla sua curiosità.

Aurora l'aveva coperta per poi infilarsi in camera.

Quella notte nei suoi sogni sopraggiunsero le ultime vicissitudini che l'avevano resa protagonista e con lei Stash, poi la dolcezza dell'appuntamento che era appena stato.

Era serena quando il suo inconscio le portò alla mente anche gli eventi precedenti a tutto....e si senti afferrare da mani che non avrebbe più voluto sentire addosso.


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