Capitolo 12.

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*Hermione*

Hermione quella notte non chiuse occhio. Non ci riuscì. Era stato tutto così strano... Tutto così "surreale" per lei;

Perché non avrebbe mai pensato che quel ragazzo dagli occhi grigi come il ghiaccio, avesse un cuore. Non avrebbe mai pensato che quel ragazzo, potesse provare attrazione per lei.

Eppure, sebbene tutto le fosse sembrato un sogno, non lo era. Perché lei e Malfoy si erano davvero baciati e avevano davvero espresso i loro sentimenti e non con le parole, ma con dei piccoli gesti, senza neanche rendersi conto che,

quegli sguardi,

quei baci,

quelle carezze,

quei brividi

non erano null'altro che gesti e cose dettati dal cuore di entrambi.

Erano l'inizio di qualcosa; di un'amore forse...

E la fine di qualcos'altro: Del loro odio.

***

Come ogni ordinaria mattina (occhiaie per il sonno mancato a parte), scendo giu' in sala grande per fare colazione assieme ad Harry e Ginny.

Arrivata al tavolo dei Grifondoro, siedo accanto a quest'ultima, noncurante del fatto che pochi posti più a destra, Ronald e Lavanda Brown si stanno sbaciucchiando come se non ci fosse un domani.

Una scena disgustosa... Ma che ormai, sono abituata a sopportare e non mi fa più alcun effetto, perché da quando Malfoy è diventato come un chiodo fisso per me, Ronald mi è indifferente... Tuttavia prima di tornare amici come prima, preferisco far passare un po' di tempo.

-Non saprei Harry... Voglio dire, non credo che Malfoy si sia immischiato in qualcosa di così importante...

Sussura Ginny.

-So cosa ho visto, e devo scoprire perché continua a entrare nella stanza delle necessità e a cosa gli serve l'armadio svanitore a magie sinister!

-Oh ciao Hermione!

Esclamano all'unisono dopo di essersi accorti della mia presenza.

-Giorno ragazzi! Ho interrotto qualcosa?

Dico desiderosa di sapere perché Draco fosse il protagonista dei loro discorsi mattutini.

-Harry è convinto che Malfoy sia un mangiamorte.

-Malfoy? Un mangiamorte? Suvvia non dire sciocchezze Harry! Sarà anche un odioso e presuntuoso furetto, ma lui un mangiamorte?

Dico tutto d'un fiato, cercando di nascondere la mia espressione sorpresa e dolorante per via della forte fitta allo stomaco in seguito alla "magnifica" notizia.

-Hermione, suo padre è un mangiamorte!

Volgo lo sguardo al tavolo dei Serpeverde, in cerca del biondo platino, ma lui non c'è. Dopo di che, riprendo a parlare.

-E con ciò?

-Beh mi sembra ovvio che il padre voglia fargli seguire le proprie orme, no?

-Harry, è solo Malfoy... Non può essere un mangiamorte... E ora scusatemi ma devo andare. A più tardi ragazzi!

-Hermione ma non hai mangiato nulla!!

Senza ascoltare le urla di Harry e Ginny, vado in biblioteca. C'è ancora tempo prima dell'inizio della lezione e, magari potrei leggere un po' giusto per scacciare via i pensieri...

"Draco un mangiamorte? Non posso crederci. Non può essere vero..."

Prendo un libro a caso dal primo scaffale e leggo il titolo:

"Storia del quidditch."

Nonostante il quidditch non sia mai stata una mia grande passione, comincio a leggere il libro.

Almeno, avrei smesso di pensare per un po'.

Almeno, non avrei sospettato di Draco in quella trentina di minuti.

***

*Draco*

Cosa mi abbia spinto a dirle tutte quelle cose e a baciarla di nuovo, è un mistero. Ma se c'è una cosa che so, è che nel momento in cui le mie labbra erano sulle sue, mentre i nostri respiri si fondevano, mi sentivo la persona più felice del mondo e, mentre le dicevo che per colpa sua stavo impazzendo, mi sentivo finalmente Draco. Perché in quel momento non ero Draco Lucius Malfoy,

ero Draco, soltanto Draco, e non ero mai stato più libero e sincero in vita mia.

Perché non mi importava quale fosse il suo sangue e quale fosse il mio,

ma mi importava solo di lei, della Granger.

E forse si, abbiamo fatto uno sbaglio. Ma che importanza ha? Nessuna.

Finalmente dopo tanto tempo (forse troppo), ci siamo trovati.

Finalmente abbiamo capito che nonostante l'odio ci abbia sempre divisi, c'è qualcosa di più al primo posto.

Prima di tutto e dopo di niente, tra noi vi è un altro sentimento, del tutto diverso dall'odio, ma forte quanto lo era stato esso per ben cinque lunghi anni.

***

Eppure... Qualcosa mi preoccupa;

Cosa accadrebbe se lei scoprisse che sono un mangiamorte e che devo uccidere Silente?

Quale sarebbe la sua reazione se scoprisse che sono in combutta col male e non posso tirarmi indietro?

-Draco?

Scuoto la testa riacquistando la solita espressione indifferente.

-Si Blaise?

-E' ora di colazione, andiamo?

Annuisco, cominciando a camminare assieme a Blaise per arrivare in sala grande, con la speranza di silenzio totale da parte di quest ultimo durante il tragitto.

-Sai Draco, non posso fare a meno di notare che sei alquanto cambiato negli ultimi giorni... Sei sicuro di stare bene?

Ecco.

-Cambiato? Che intendi dire? Spiegati Blaise.

-Beh... Ultimamente te ne stai sempre per i fatti tuoi e rifiuti anche le attenzioni di Pansy, che almeno fino all'anno scorso non sembravano dispiacerti per nulla! Insomma, che ti sta succedendo Draco? E' per lui? Per il Signore oscuro che ti comporti così?

Dice sussurrando l'ultima frase per paura che qualcuno possa sentirci.

-La cosa buffa è che anch'io mi pongo una delle tue stesse domande: "cosa mi sta succedendo?"

Mi guarda fisso, con un'espressione di disappunto.

-E il fatto è che non so neppure io cosa diamine mi sta succedendo.

Concludo io.

-D'accordo amico, tranquillo... Ma sappi che per qualunque cosa puoi contare su di me. E ora, andiamo a colazione.

Mi dice dandomi un'amichevole pacca sulla spalla... Per poi riprendere a camminare verso la sala grande.

E' bello sapere che ho qualcuno su cui contare Blaise, ma scommetto che se solo tu sapessi ciò che sta succedendo tra me e la Granger, mi rinnegheresti come amico.

***


But look, it stopped snowing. (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora