Capitolo 13.

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*Draco*

Per tutta l'ora di incantesimi, non ho fatto altro che pensare. Pensare a cosa sarebbe accaduto se avessi svelato il mio segreto alla Granger. Sarebbe scappata via da me a gambe levate o avrebbe cercato di capirmi dandomi conforto?

Ma la verità, è che nella mia mente riecheggia anche un'altra domanda: "come si può dare conforto al proprio nemico?"

Per tutti questi anni non ho fatto altro che deriderla e mettermi contro di lei,

e ora? Ora sono un mangiamorte, ma un mangiamorte che pur di proteggerla sarebbe pronto a farsi spaccare tutte le ossa, una per una.

Un mangiamorte che farebbe qualunque cosa per lei...

Ma come farò a proteggerla?

-Draco!

-Cosa vuoi Pansy?

Dico scocciato, fulminandola con lo sguardo come a fargliela pagare per aver interrotto i miei pensieri.

-E' solo una mia impressione o la mezzosangue non ti ha staccato gli occhi di dosso per tutto il tempo a lezione?

Mi alzo di scatto avviandomi verso l'uscita dell'aula tentando di liquidare Pansy senza nemmeno una parola.

-Aspetta Draco! Ho un messaggio per te.

-Sono tutt'orecchie, parla. E spero per te che sia qualcosa d'importante questo messaggio.

-Blaise mi ha chiesto di dirti che il professor Piton ti aspetta nei sotterranei, adesso.

Dice avvicinandosi di più a me con un tono di voce leggermente offeso.

-Magnifico.

Riprendo a camminare, questa volta verso i sotterranei.

Da quando il Signore oscuro in persona mi ha affidato il compito di assassinare Silente, Piton ha cominciato a starmi col fiato sul collo solo per salvare la sua viscida pellaccia ovviamente.

Ricordo ancora quando mia madre e mia zia Bellatrix gli fecero pronunciare il voto infrangibile.

Deve proteggermi e assicurarsi che io porti a termine il compito che mi è stato affidato, altrimenti, se io fallissi, sarebbe la sua rovina.

Pagherebbe con la vita.

***

Arrivato nei sotterranei mi guardo intorno... E' uno dei posti a Hogwarts che più preferisco; completamente deserto e con poca luce, il luogo migliore in cui posso sentirmi a mio agio.

-Signor Malfoy.

Scorgo una figura dai capelli unti e neri che si stagliano sul suo volto, forse apposta per coprire i suoi occhi altrettanto neri e inespressivi come il mantello che lo avvolge tra la luce fioca presente nei sotterranei.

-...Professore.

Dico con aria sprezzante rivolto al professor Piton.

-Seguimi.

Riluttante, seguo in fretta Piton fin dentro uno stanzino vuoto accanto all'aula di pozioni. Eravamo solo io e lui, in quella piccola stanza dalle mura umidicce e il pavimento impolverato...

-Immagino tu sappia perché ti abbia convocato qui, signor Malfoy.

-Posso immaginarlo.

Dopo qualche attimo di silenzio, riprende a parlare con un fare ancora più serio del solito.

-Non posso fare a meno di notare che ultimamente ti sei alquanto distratto dal compito che ti è stato affidato e..

-Ma io...

-Non interrompermi.

Annuisco, incitandolo a continuare. Gli risponderò a dovere quando avrà finito.

-E la tua mente sembra assiduamente concentrata su altre questioni ben poco importanti, come su una certa mezzosangue.

Resto interdetto girando i miei occhi (che dapprima erano rivolti al pavimento) verso le sue iridi corvine, che lasciano trasparire disgusto in questo preciso momento, esattamente dopo aver pronunciato la fatidica parola: "mezzosangue."

-Io so cosa stai pensando, Draco. E si, le lezioni della tua zietta Bellatrix sull'occlumanzia non ti sono servite a molto. Ho letto i tuoi pensieri e qualunque cosa ci sia tra te e la Granger deve finire.

Inutilmente, nonostante lo sforzo immane cerco di riacquistare il completo controllo dei miei pensieri, ma è impossibile, anzi, tardi. Ormai Piton aveva visto me e la Granger. Aveva scavato tra i miei pensieri più nascosti e aveva trovato esattamente tutto ciò che non doveva trovare, inclusi anche i miei piani per uccidere Silente.

-Hai la minima idea di ciò che potrebbe accadere se il Signore oscuro venisse a conoscenza di tutto ciò? Tu e i tuoi genitori vi ritrovereste morti ben prima di aprir bocca per anche solo giustificare questo tuo scempio!

-Quindi?! Ciò che ha visto nella mia mente sono affari miei!

Gli urlo contro totalmente adirato, senza la minima paura che potesse esserci qualcuno ad ascoltare.

-Sono anche affari del Signore oscuro, quindi evita la signorina Granger o sarò costretto a provvedere io. E ti avverto Malfoy, pur di allontanarti da quella mezzosangue per salvaguardare la tua incolumità, sarei pronto a tutto.

Conclude con un tono di voce nuovamente calmo, ma ancora più serio di prima, per poi andarsene lasciandomi lì in quello stanzino a riflettere, con le sue ultime parole rimaste lì a rimbombarmi in testa.

"E ora cosa faccio?"


But look, it stopped snowing. (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora