Tratto da:Orhiara-tutta la verità.
Intervista a Shinra Kishitani, amico (forse l'unico) del VERO mostro di Tokyo di Shuji Niekawa.
Quando guardi nell'abisso, l'abisso guarda in te. Lo disse Nietzsche e mai parole furono più vere, per me, quando incrociai quegli occhi. Avevano un colore surreale: un castano tendente al rosso che, sotto i neon scoppiettanti dell'aula semi deserta, risplendevano come di fuoco.
Era iniziata male quella prima mattinata di scuola. Quando avevo aperto gli occhi svegliato, dalle mani poco gentili della donna che orami da anni viveva con noi, avevo posato gli occhi sull'uggioso cielo di settembre. "Si metterà a piovere" avevo pensato mentre mi dirigevo a scuola, avevo pensato proprio così il primo giorno della seconda media.
Me lo ricordo quel giorno. Camminavo verso il distretto di Shinjuku con la cartelletta in mano e la mia bella divisa linda e pinta. Camminavo lentamente e tutto il viale con me, pareva come se il tempo si fosse dilatato e ora eravamo tutti in una specie di slow motion. Ricordo di aver salutato qualche compagno e giù di lì ...
Signor Kishitani non potremmo ...
Oh sì scusi, tendo a divagare ... allora ... tornando al momento in cui conobbi Izaya Orihara, strano nome lo so, glielo hanno sempre detto ...
(ride)
Insomma fu un momento pittoresco. Fra realtà e sogno, anzi trattandosi di IzaIza direi incubo.
(ride nervoso e si accende una sigaretta)
Non mi risultava fumaste ...
Ho iniziato dopo quel giorno ... comunque che dicevo? Ah sì ... mi ero perso ad osservare i suoi occhi pensando che se il male, il male assoluto, si fosse reincarnato avrebbe avuto sicuramente quegli occhi.
Ci fissammo per un po' ... io da una parte lui dall'altra del tavolo del club di scienze.
A quel tempo sembrava ancora un bambino nonostante fosse in prima media, sembrava impossibile che quel visino angelico si stesse contorcendo a quel modo. Perché sì mi stava sorridendo.
(pausa)
Pensai allo stregatto di Carroll ... il suo sorriso ... per tutti gli anni in cui sono stato suo ... conoscente amico è troppo, Izaya non aveva amici. Insomma per tutti quegli anni, e sono stati parecchi si fidi, io ho sempre pensato a quel gatto quando sorrideva.
Non era solo un sorriso malvagio ... era qualcosa di più.
Cos'altro mi può dire a proposito di Orihara Izaya?
Per quel che lasciava trasparire della sua vita privata, so che viveva una situazione familiare disastrata. Ma non ne conosco i dettagli, come ho già detto varie volte e anche alla polizia ... Izaya non parlava mai di sé, non credo che l'abbia mai fatto.
Ho sempre saputo cose superficiali su di lui ...
Un esempio ...?
Beh ... gli piaceva stare nella vasca con tanta schiuma, anche ore ... dormire fino alle due del pomeriggio e addormentarsi non prima delle quattro ... aveva un debole per il metal, e guardavamo sempre i power ranger alla tv il sabato mattina; bigiando la lezione della signorina Kushieda la professoressa di ginnastica. Amava i film e spesso il weekend lo passava o al cinema o sul divano. Sono stata la prima persona a sapere della sua relazione con Shizuo ...
A proposito di questo ... quanto ha influito la relazione sentimentale fra Heiwajima e Orihara negli eventi dell'otto ottobre di due anni fa?
Sentimentale eh ...?
(pausa)
Anche io mi ero illuso che ci fosse del sentimento ... invece era solo ... posso dire quella parola sul giornale ...?
Non c'è alcun problema ...
Oh ... beh ... sì insomma era solo sesso.
(si zittisce)
Tutto qui?
Da parte di Shizuo sì.
E da parte di Orihara?
(silenzio)
Signor Kishitani ... gli eventi dell'otto ottobre ...
Mi dispiace interromperla signor Niekawa, ma ho un appuntamento ... sono pur sempre un medico.
(si alza)
Arrivederci, spero troverà quello che cerca.
-fine della registrazione, ore 18.46, 29 luglio 20xx-
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ORIHARA-tutta la verità
Fiksi PenggemarIzaya è finalmente riuscito nella sua guerra. La testa di Celty si è risvegliata, Tokyo nel caos.