Quel mercoledì mi svegliai triste.
Così triste non mi ero mai sentita.
Cosa avevo fatto?
Ero soltanto una merda.
Ma oggi avrei riparato.
Perché tutto si può riparare.Michele's POV
Ieri quando mi svegliai la vidi.
Per un attimo mi sentii felice.
Felice di averla accanto.
Poi mi ricordai cosa aveva fatto.
E allora l'incazzatura fece la sua parte.
Ma quando se ne stava andando vedevo le sue lacrime.
Sentii una parte di me spezzarsi.
E lì mi sentii male.
Mi disse se potevo non evitarla.
Mi disse che non restisteva un giorno senza guardarmi.
Allora io chinai la testa.
Per non far vedere gli occhi lucidi.
Da quando Sofia era entrata nella mia vita mi sentivo completo.
Era lei la persona che ti faceva sorridere senza motivo.
Quando ci ingozzavamo di sushi e con i bastoncini facevamo i trichechi.
Quando ci abbracciavamo. Lei pensava che fossi io a proteggerla. E così era.
Ma anche lei mi proteggeva.
Lei amava i miei abbracci.
E io amavo i suoi abbracci.
Le mani intrecciate.
I nostri baci.
Sofia era il pezzo mancante del mio puzzle.
E con lei tutto era perfetto.
Sembrava l'inizio di qualche felicità.
Ma perché?
Perché l'ha fatto?
Decido di non pensarci più.
Oggi alle 18:00 prove.
Corro a prepararmi per la scuola, scendo,prendo l'autobus e arrivo con 2 minuti di ritardo a scuola.
Entro.Sofia's POV
A scuola, le prime ore passano sempre.
Per fortuna Michele è una classe più grande di me, così per adesso non vedo il ragazzo che ho ferito.
La ricreazione la passai in classe, non mi andava di vedere i suoi occhi stamattina.
Li avrei visti di pomeriggio.
Così mentre Lea era abbracciata a Sharif.
E le altre con i propri ragazzi.
Io me ne stavo tutta sola.
In una classe fredda.
A stringere me stessa con il maglione e a pensare che anche io avrei potuto essere circondata da un abbraccio, dal suo abbraccio.
Quello di Michele.
Quello protettivo e rassicurante.
Il suo abbraccio.
Poi ad un certo punto sporgendomi, lo vidi.
Tutto solo.
Accanto al murales.
Fumava una sigaretta, aveva lo sguardo nel vuoto.
Poi lo spostò e lo vidi che fissava con gli occhi dentro la finestra.
Fissava la finestra?
No me.
Allora mi rimisi subito a posto.
Non volevo guardarlo fino a oggi pomeriggio.
Ma perché lui mi stava fissando?
Mi chiedo cosa pensa quando mi guarda.
Era incazzato con me?
O no?
Suonò la campanella e tutti entrarono.
Fini la scuola e a casa mi preparai per andare da Michele.
Lo so, sono le 15:00 ed è presto per prepararmi.
Arrivate le 18:00 uscii di casa.
Mentre camminavo per strada, pensavo a tutti i nostri momenti, i nostri baci, i nostri abbracci, quando tutto non andava bene ma lui c'era.
C'era e non se ne sarebbe andato.
Ma l'ho fatto andare via io.
E adesso non so se ritornerà.
Sento alcune lacrime rigarmi il viso, me le asciugo e mi precipito davanti casa sua.
Devo vederlo per dirgli quanto ho bisogno di lui.Salve!
Innanzitutto voglio ringraziarvi per tutte le visual e i voti!
Grazie, grazie mille di cuore...
Manca poco!
- Rose