Sì, direi che m'ha perdonato eccome,non ha neanche la forza di proferire la più minuscola sillaba per quanto l'ho sfinito. Adesso è accasciato contro il mio petto che odora di sesso mentre io mi sono impregnato del profumo dei suoi capelli, morbidi anche se ora un pochetto sudaticci. Sorrido all'idea.
-E se ci facessimo una doccia assieme?-dico, sottolineando appositamente la parola "doccia".
Lui, per tutta risposta, scoppia a ridere e mi schiocca un bacio che naturalmente ricambio.
-Direi che per oggi ne ho già ricevute abbastanza, di docce.- sta al mio stesso gioco, marcando sull'ultima parola.
Non insisto, sono stanco anche io, per quanto possa sembrare strano.
Si alza dal letto e ricomincia a vestirsi mentre io mi godo il magnifico panorama, di un corpo così adorabilmente perfetto e cosa più importante, totalmente mio. Lui nota ciò.
-Perchè mi guardi così?-
Cosa sono quelle? Guance arrossate?
-Nulla, pensavo.- rispondo, forse più freddo di quel che m'aspettavo.
-A che cosa?- torna a stendersi accanto a me, evidentemente curioso.
-Fra due settimane ci saranno le selezioni sul più "popolare" della scuola. Che è tra l'altro il motivo per cui abbiamo sempre avuto divergenze fra di noi. Cos'accadrà quando vincerai quell'assegno? Semplice: tuo padre farà la sua scenetta solita annuale e cambierete per l'ennesima volta città. Tu cambierai numero di telefono e non sarai più rintracciabile ed io, rimarrò solo come un completo idiota.-
In quel momento un sacco di tristezza mi travolge e mi sento così stupido, arrabbiato, fuori di me. Non mi sono mai permesso di amare qualcuno, non mi sono nemmeno mai permesso di affezionarmi ad una persona all'infuori di Zayn ed ora la situazione è ben diversa e fingere che non sia reale non sarebbe nemmeno possibile. Ci sono dentro fino al collo, desidero stare con Louis e se vincesse, cosa che come ogni volta accadrà, io rimarrei davvero solo. Non ho amici, Zayn non potrà stare con me avita ed io ho perso la testa per la persona meno indicata. Ma non è colpa sua bensì mia che ho permesso a qualcuno di abbattere i miei muri, quelli che finora mi hanno sempre fatto da corazza e che speravo lo facessero sempre. Solo dopo ho capito, che non si può mettere niente davanti ai sentimenti perchè se forti, questi il muro lo distruggono in meno di un secondo. Posso negarmelo quanto voglio,posso fingere che non m'importi, posso ingannarmi – fingere di ingannarmi – e uscirmene fuori con le solite frasi, ma la verità è evidente. La verità è reale ed io, non posso cambiare le cose semplicemente perchè Amore ha prevalso su Ragione. Mi sento un perfetto idiota, mi sta vedendo in un modo che avrei preferito non uscisse mai ed è troppo tardi lo stesso. Eppure, anziché criticar mio dire qualsiasi cosa di negativo – cosa che io stesso farei con me- , mi stringe la mano accarezzandomi le nocche.
-Sono più che maggiorenne, decido io cosa fare della mia vita.- e il suo tono di voce, seppure sia una frase che avrei potuto considerare sottintesa, mi calma. E' davvero sicuro di ciò che dice.
-E cosa vuoi fare?- non posso fare ameno di domandargli, puntando proprio in quel momento i miei occhi ai suoi.
-Godermela con te.-
E io so che seppure l'abbia fatto intendere come un fine secondario, c'è sotto altro.
La settimana passa molto rapidamente e adesso sono più in ansia che mai. Louis mi ha tranquillizzato come nessuno aveva mai saputo fare, ma più il giorno della selezione si avvicina, più non posso fare a meno di pensarci. Noto con piacere che il mio fascino non ha fallito seppure non sia stato molto presente – specialmente con la testa – a cercare di farmi piacere e la cosa mi rende contento, anche senza sforzarmi resto il migliore.
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Una parola di troppo. ||Larry||
FanfictionHarry, il più conosciuto della scuola, sicuro di sé come pochi, bocciato diverse volte, una schedina penale macchiata. Qualità: il fascino. Difetto: l'egocentrismo smisurato. Louis, il secondo più conosciuto della scuola, fa concorrenza ad Harry da...