Il giorno seguente arriva dopo quelli che sembrano essere anni, forse per l'eccitazione, forse per la voglia immensa di avere un incontro faccia a faccia con Tomlinson. E maledetto me, lo chiamo per cognome anche nei miei pensieri.
Gli do appuntamento alle sette del mattino davanti scuola e sono così esaltato che per poco non inizio ad impazzire date le mie fantasie mentali, forse fin troppo evolute. Non sono nervoso perchè so di avere la situazione in pugno ma è naturale, Styles ha la meglio su tutto, come e quando lo vuole.
-Facciamola breve, Styles. Che cosa vuoi da me?-
Una voce mi chiama e la riconosco subito, è la mia bellissima preda. Il vento che scorre lento sulle pelli d'entrambi, il cielo buio che ancora non dà luce ai primi raggi del sole -data la stagione-, quel silenzio tombale... E' tutto lo scenario di una visione erotica che finora ho sempre e solo avuto nei miei pensieri.
-Tomlinson, buongiorno. Vuoi che ti offra la colazione?-
-Quale parte di "facciamola breve" non ti è chiara?- sbotta lui, fingendosi indignato.
Ma io lo riconosco il suo nervosismo: i denti stretti, le occhiaie, il fatto che sta stringendo in continuazione la sua maglietta. E per finire, i piedi ancorati a terra di chi ha paura di compiere un solo passo di troppo, sapendo che può essere fatale. Ne approfitto al volo per avvicinarmi al suo corpicino snello e lo sento rabbrividire non appena soffio un flebile bacio al suo collo, per poi sentirlo tremare non appena le mie labbra si depositano al suo orecchio.
-Mani sopra la testa, Tomlinson.- sussurro con un tono di voce basso, quasi impercettibile.
E lui, seppure molto contrariato, lo fa, eccome se lo fa. Lentamente le sue braccia arrivano fin sopra i suoi capelli e i suoi occhi mi supplicano di dargli più informazioni, di dirgli cosa voglio da lui affinchè se ne possa andare. Ma non sarà così semplice, è da anni che spero di averlo in pugno, non lo lascerò scappare così velocemente. Faccio un breve giro attorno al suo corpo, forse due ed il primo schiaffo sulla sua natica si deposita con fretta, rudezza, eccitazione. Dalla sua bocca percepisco un ansimo smozzato, forse dalla sorpresa o forse, perchè al piccolo Tomlinson sembrano piacere determinate cose. Ma questa volta, voglio andar oltre le mie fantasie, voglio vederlo impazzire, voglio portarlo all'esasperazione. Così, due, tre, quattro schiaffi colpiscono rudemente quello che scopro essere un ben di dio e seppure il buio sottostante e il fresco, so che sta sudando come non mai. Una risata roca mi fuoriesce e non posso che soffermarmi dietro di lui, cerchiandogli la vita con le braccia e premendogli la mia erezione contro i suoi glutei sodi, mentre una mia mano scende in basso, fino alla patta del jeans. Incomincio ad accarezzare ed è proprio lì che finalmente, il bel liscio proferisce parola.
-Styles... Ti prego...- dio, esistono parole più erotiche di queste?
-Ti prego cosa, piccolo?-
-Lasciami andare, per favore...- okay, forse queste fanno una concorrenza.
Per tutta risposta, il palmo entra dentro la stoffa del pantalone e lo sento, è così duro, è duro per me. Porta la testa all'indietro sulla mia spalla e piagnucola, mi sta supplicando ed è come un sogno erotico che s'avvera. Ma il mio corpo non si ferma, sta comandando i miei movimenti e in breve tempo, ho il cazzo di Tomlinson in mano. E non m'importa niente se da lì a minuti può arrivare qualcuno, in questo momento non faccio altro che pomparlo, dargli piacere gratuito. Lui geme, si lascia andare a me e non tenta più di fermarmi, aspetta da bravo bambino che possa portarlo all'orgasmo, ma proprio nel momento in cui sta per scoppiare, mi fermo radicalmente e gli blocco i polsi talmente forte da farlo urlare. Lo vedo inginocchiarsi con le braccia sempre bloccate a causa mia e nei suoi occhi c'è un mix d'emozioni assieme: rabbia, esasperazione, totale perdita del controllo.
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Una parola di troppo. ||Larry||
FanfictionHarry, il più conosciuto della scuola, sicuro di sé come pochi, bocciato diverse volte, una schedina penale macchiata. Qualità: il fascino. Difetto: l'egocentrismo smisurato. Louis, il secondo più conosciuto della scuola, fa concorrenza ad Harry da...