Capitolo 2.

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3 anni dopo, 19 anni
Alyssa stava correndo il più velocemente possibile per riuscire a prendere l'autobus prima che partisse lasciandola sola al suo destino di 15 km corsi così velocemente da lasciarla senza fiato, da farle bruciare i polmoni e da farle chiedere se sarebbe morta subito dopo essersi fermata o mentre correva per arrivare dalla vera se stessa e dalla sua ancora.
Dall'altra parte della città, invece, Luke stava tranquillamente seduto a bere un caffè da starbucks, era certo che la sua migliore amica sarebbe arrivata in ritardo quindi non aveva fretta; si era abituato in quei tre anni ai suoi continui ritardi ma sapeva benissimo che sarebbe sempre arrivata quindi non si preoccupava più di tanto, in quel tempo aveva anche imparato a conoscere ogni sua sfumatura e comportamento, come lei aveva fatto con lui.
Come spesso capitava la rossa si era addormentata sul divano mentre guardava una puntata di grey's anatomy e quando si era svegliata mancavano 5 minuti all'arrivo dall'autobus, la cui fermata distava 4 isolati da casa sua; inutile dire che nemmeno il tempo di infilarsi le ciabatte che stava già correndo per le strade di Sidney sicura che sarebbe arrivata in ritardo anche quel giorno, come sempre. Per puro miracolo l'autobus era in ritardo e quindi la ragazza ebbe il tempo di riprendersi e di sistemarsi la chioma in una lunga coda disordinata.
Alle 17;46, con 26 minuti di ritardo, era nel loro angolo di paradiso sulla spiaggia dimenticata, a parlottolare con Luke e a spiegargli il motivo del ritardo
"È incredibile che tu passi più tempo con il dottor Shepherd che con me" il ragazzo si finse offeso sporgendo platealmente il labbro inferiore.
"Considerando la mia ossessione per la serie TV non è incredibile Lukey. Come mi possor far perdonare?" Anche la ragazza ora aveva il labbro fuori, un'azione che entrambi facevano spesso. Scoppiarono a ridere prima di scambiarsi un abbraccio che duró qualche minuto.
"All time low" ad ogni loro incontro, una volta a testa, decidevano un gruppo o cantante che avrebbero ascoltato per tutto il tempo che stavano insieme. Uno sceglieva l'artista, l'altro le canzoni. Alyssa ci pensó qualche secondo prima di decidere la canzone con cui avrebbero iniziato il pomeriggio
"Something's gotta give" sorrisero ricordando la prima volta che l'avevano ascoltata insieme 3 anni prima.
"Ti ricordi? Siamo cambiati così tanto, siamo cresciuti così tanto, insieme." Il biondo le strinse la mano dolcemente e le lasció un bacio tra i morbidi capelli che ora erano sciolti e lasciati al vento.
"Insieme, io con te e tu con me. Sempre e comunque" la canzone partì e loro non poterono che cantarla insieme mentre il mare si abbatteva sui loro scogli, quegli scogli che in quei 3 anni avevano guardato cambiare forma e modellarsi come loro.
***
Le situazioni nelle loro rispettive case erano cambiate ben poco ed entrambe le famiglie volevano allontanare i due ragazzi ma non ci riuscivano: il loro legame avrebbe abbattuto anche un tzunami. Loro continuavano a vedersi e non saltavano mai un giorno in cui fossero entrambi liberi perchè l'unica cosa che avrebbe rotto la loro amicizia sarebbe stata il non presentarsi di uno dei due. Mentre la sera calava velocemente Alyssa e Luke facevano tranquilli il bagno nonostante l'acqua gelata, avevano imparato a combattere il freddo e fuori li aspettavano delle calde coperte, "hai mai pensato di prendere una tenda e trasferirti qui?" Il biondo che nel frattempo stava portando i capelli completamente bagnati lontano dalla fronte inizió a parlare. "No, sinceramente no ma sarebbe una bella idea se non ci fosse l'acqua che porta via la tua casa" la risposta era una mezza risata. "Possono anche portarmela via se mi lasciano te" quegli occhi che a vederli facevano paura si scontrarono lasciando che dei sospiri si facessere spazio nel silenzio notturno. Entrambi sapevano che effetto gli facesse guardarsi e infatti lo evitavano, portava il batticuore e gli elefanti quella specie di contatto, perché alla fine era un contatto, in quel momento i loro cuori so scontravano formandone uno solo.

Mare//luke hemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora