Capitolo 6.

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Non ci posso credere. É lui.
L'uomo del tavolo, l'uomo dagli occhi grigi con cui mi ero scontrata.
Rimasi incantata, era stupendo e gli occhi brillavano ancora di piú al sole.
"Thomas!" chiamó Cristian.
Il mio sguardo si posó prima su mio cugino, poi sull'altro uomo.
"Aspetta" chiesi confusa "tu sei Thomas?"
"Si, sono Thomas e tu sei la ragazza che da spesso testate a quanto pare" disse.
Arrossii. "Mi devi scusare" dissi a lui imbarazzata.
"Vi conoscete?" ci chiese Cristian avvicinandosi.
"Beh in realtá ci siamo giá... Scontrati" disse Thomas con un sorriso ironico stampato in faccia.
"A dir la veritá ci siamo visti solo il giorno stesso in cui sono atterrata qua, stavamo prendendo lo stesso tavolo al centro commerciale e ci siamo scontrati" spiegai a mio cugino.
"Interessante" ci disse lui, facendoci l'occhiolino.
Alzai gli occhi al cielo.
"Comunque io sono Desiré, la cugina di Cristian. Spero che ti faccia piacere pranzare con noi oggi" dissi porgendogli la mano, che poi mi affrettai a ritrarre dato che era colma di foglie di basilico.
"Beh, da come avrai capito sono Thomas e, no, non mi dispiace pranzare qui" mi disse.
"Perfetto, cari" disse Cristian con fare femminile "pomiciate dentro".
Lo spinsi sulla spalla e entrai in casa buttando la pasta in pentola e mettendo il basilico nel sugo.
"Mangiamo fuori?" chiesi ai ragazzi e loro in risposta mi annuirono.
Mi aiutarono ad apparecchiare e mangiammo il nostro pranzo.
"Sto scoppiando" disse Cristian buttandosi completamente indietro sulla sedia in vimini.
"Si, abbiamo fatto una bella mangiata" disse Thomas.
"Ci vuole una dormita" ridacchiai ai due.
"Sul serio" disse Cristian mentre Thomas si limitó ad annuire.
"Penso che mi fermeró qui a dormire, non posso guidare in queste condizioni" disse serio Cristian.
Io e Thomas cominciammo a ridere.
"Cristian, non sei mica ubriaco!" gli urlai ridendo ancora.
"No, ma ho un abbiocco" disse chiudendo gli occhi.
"D'accordo, ma dopo mi porti al mare allora" decisi.
Lui quasi dormendo mi promise di farlo e sparecchiammo tutto.

"Beh, credo proprio che andró a casa" disse Thomas.
"Non vuoi venire al mare con noi?" gli chiesi.
"Ma non ho il costume..." disse guardandosi i pantaloni.
"Te ne farai prestare uno da Cristian! Dimentica sempre qualche costume da me. Ti riposi un po' anche tu e poi andiamo" dissi rivolgendogli un sorriso timido.
"Non voglio disturbare" disse lui.
Scossi la testa. "Non disturbi affatto" gli dissi, ma sembró pensieroso.
"Insomma" sussurrai "non vorrai mica lasciarmi sola con quel pazzo di mio cugino".
"Ti ho sentita, infame" disse Cristian uscendo dal bagno.
"Su, giocavo" dissi con una risata timida.
"Resta!" disse Cristian a Thomas.
"E va bene" cedette.

Portai Thomas e Cristian al piano di sopra con me, mostrandogli i letti.
"Bene, i letti sono due. Voi uomini dormite insieme oppure Cristian dorme con me" spiegai ad entrambi.
"Opto per la prima, dormire con un uomo non é una delle mete della mia vita" disse spingendo l'amico.
"D'accordo" dissi.
Ci sistemammo nei nostri letti e subito dopo cademmo in un profondo sonno.

Mi svegliai con il corpo tonico di Cristian completamente addosso a me. Sentivo caldo ed ero scomoda quindi decisi di scendere.
Thomas stava ancora dormendo profondamente.
Mi fermai ad osservare gli occhi chiusi beatamente e la bocca socchiusa che formava una piccola onda. Era davvero un bel ragazzo ed ero stupita di averlo incontrato prima del previsto.
Scesi le scale riflettendo su di lui. Era davvero un tipo silenzioso, ma forse era timido solo perché non mi conosceva.
Chiusi tutte le porte dietro a me, stranamente felice e mi sedetti sul divano con la chitarra sulle gambe.
Cominciai a suonare e cantare un pezzo di All of me. Chiudendo gli occhi e sentendomi in pace con me stessa. Alla fine della canzone riaprí gli occhi e sobbalzai.
"Scusami non volevo spaventarti" disse Thomas.
"Scusami tu, probabilmente ti ho svegliato" dissi dispiaciuta.
"É stato un buon risveglio in realtá" mi disse avvicinandosi "sei davvero molto brava".
"Ti ringrazio" dissi scostandomi la chitarra di dosso.
"Saró maleducato, ma posso chiederti quanti anni hai?" disse sedendosi accanto a me.
"Ne ho 19" dissi sorridendogli "invece tu?"
"Ne ho ben 25" mi rispose.
"Cristian é su in coma ancora?"gli chiesi.
"Neanche una bomba lo sveglierá" disse tirandosi indietro i capelli.
"Per oggi niente mare" dissi sorridendogli.
"Invece io propongo di andarci noi due, sarebbe un modo per sdebitarmi per la tua ospitalitá" mi disse "non vorrai lasciare la tua pelle cosí candida tutta l'estate".
Gli sorrisi. "Ovvio che no! In quel cassetto ci sono i costumi di Cristian, prendine uno e cambiati pure. Io vado a prepararmi" scattai.

Dopo essermi preparata in fretta, lasciai sul comodino un biglietto per Cristian e scesi.

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Spazio autrice.

Ciao a tutti! Spero vi sia piaciuto questo nuovo capitolo dove Desiré incontra (scontra) Thomas per la prima volta, che poi si rivela la seconda. Commentate pure e se vi piace mettete una bella stellina ci tengo!❤

Il ghiaccio nel cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora