I thought you were changed.

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-Harry-

Anno nuovo vita nuova, dicono.
Fino ad oggi non ho fatto che ritener stupido questo detto siccome ho ritenuto ogni anno simile all'altro.
Quest'anno invece questo detto non mi sembra poi così stupido.
Da quest'anno in poi so che la mia vita sarà diversa, forse migliore.
Mio padre è in prigione, io ho più amici oltre a Liam ed ho il ragazzo più bello del mondo.
Nulla potrà più rendermi infelice adesso.
Nemmeno la partenza mi spaventa più, forse dovrebbe ma mi sembra così lontana e inesistente adesso.
«Uffa!» Sollevo lo sguardo dal bancone, che ero intento a pulire con uno strofinaccio, quando Ed si siede su uno sgabbello e sbuffando poggia il capo sul bancone. Ridendo poso lo strofinaccio nel lavandino «che succede? » chiedo divertito. «Louis! Non capisco perchè ritarda sempre! Dovrò maneggiare il suo orologio così magari arriverà in orario.» Rido scuotendo il capo ed, iniziando a lavare qualche tazzina, dico «Allora fallo, fai un piacere anche a me, magari se arriva in orario tu la smetti di lamentarti» Ed mi lancia un occhiataccia ed io scoppio a ridere «Non scherzare con me riccio, io sono serio» scrollo le spalle «Anche io Rosso» Ed scoppia a ridere e mi si riempe il cuore di gioia nel sapere che sono riuscito ad alleviare la sua rabbia. Qualche ragazza in lontananza chiama "Cameriere!" e Ed torna a sbuffare
«Suvvia, forza e coraggio e va a prendere quelle ordinazioni » Ed alza gli occhi al cielo mentre si solleva dalla sedia «Mi chiedo perchè tu non prendi mai ordinazioni » rido scuotendo il capo «Io pulisco, sto alla cassa e prendo le ordinazioni da qui » Ed fa volteggiare una mano in aria come per farmi smettere di parlare «Sese, sono tutte scuse. » e poi si allontana.
Scuotendo il capo finisco di pulire le ultime cose mentre penso a Louis.
Effettivamente Ed ha ragione. Non capisco perchè Louis debba tardare sempre. Cosa lo terrà così impegnato?
Magari dorme. Penso sorridendo al pensiero.
«non so perchè tu stia sorridendo ma spero tu stia pensando a me» alzo di scatto il capo quando riconosco questa voce e una tazzina mi casca nel lavabo. Nick ride difronte a me mentre, imprecando, raccolgo la tazzina «Cosa diavolo ci fai qui?» dico con durezza cercando di non guardarlo. Ogni volta che incrocio il suo sguardo orrendi ricordi mi affiorano la mente.
Non devo guardarlo.
«Sono venuto a trovare il mio unico e vero amore » sospiro irritato roteando gli occhi nelle orbite «Vattene » dico a denti stretti guardandolo per la prima volta negli occhi da quando è venuto. Lui mi sorride e la cosa mi disgusta, poi i suoi occhi cadono sul mio petto «Harry Styles» deglutisco coprendomi il cartellino. «Hai un bel nome, bello come te» oh maledizione.
«Nick » dico furioso digrignando i denti e poggiando con un tonfo le mani sul bancone per avvicinarmi di più a lui «Va via e non lo ripeterò nuovamente» Nick fa un ghigno poggiando le braccia a sua volta sul bancone e mentre si fa avanti con il busto verso di me sussurra «Adoro questa tua cattiveria» deglutisco quando si inumidisce le labbra con la lingua «Mi eccita» sento l'aria mancarmi. Indietreggio mentre lo guardo con occhi sgranati.

Sto per chiedergli se farà male ma la mia voce mi viene spezzata da un urlo di dolore. Gli occhi escono al di fuori delle orbite e si riempono di lacrime mentre lui entra e esce entra e esce senza alcuna preoccupazione di ferirmi.

« Harry cosa ti prende? » sobbalzo quando Ed al mio fianco mi riporta alla realtà. Lui mi guarda confuso e preoccupato. «Perchè stai piangendo?» mi strofino con forza la faccia. Sto piangendo? «Il tuo ragazzo è un tipo strano» dice Nick. Ed si gira di scatto mentre mi afferra un braccio «lui non è il mio ragazzo cosa ti salta in mente?» devo riprendermi. Allontano Ed da me «Va tutto bene Ed, ho avuto un ammancamento » lui arriccia il naso mentre mi scruta il volto. Mi stringo nelle spalle «Forse hai bisogno di una pausa» scuoto il capo e tremando afferro uno strofinaccio «Sto già meglio» Ed si morde il labbro mentre mi guarda indeciso. «va bene, sta attento » poi si volta verso nick e con durezza dice «Lei cosa vuole?» nick scoppia a ridere «Siete sempre tutti così simpatici qui? Gradirei una tazza di caffè grazie » Ed mi lancia un occhiata ed io annuisco iniziando a prepararla. Mentre lui torna a servire i tavoli.
«Cosa è successo amore? Le mie parole ti hanno turbato? Ti turba sapere cosa provochi al mio cor-» «il caffè lo vuole zuccherato o amaro? » dico con voce tremante per farlo smettere. Adesso sono di spalle a maneggiare con la macchinetta. «Dolce grazie» sospiro e mentre gli servo il caffe gli porgo anche lo zucchero. La porta sul retro si apre e da lì irrompe Louis. Sospiro sollevato. Adesso torno a respirare. In sua presenza riesco a sentirmi meglio, in parte. Louis quando mi vede mi sorride «Hey» sussurra dandomi un bacio sulla guancia. Chiudo gli occhi beandomi di questo gesto. Quando Louis si allontana mi guarda stranito «Harry ma hai pian- » «Louis, finalmente!» urla Ed venendo nella nostra direzione. Louis si gratta imbarazzato la nuca mentre si subisce i lamenti di Ed. Sorrido nel guardarli che quasi mi dimentico di nick. «Cameriere » dice alterato Nick attirando l'attenzione di tutti noi, ma lui sta guardando solo me «Si dia il caso che io sono qui per esser servito» fingo un sorriso «di cos'altro ha bisogno?» Ed nel frattempo lo sento andar via. Nick mi guarda accigliato « È il tuo ragazzo?» mi chiede indicando con il capo Louis. Mi volto verso quest'ultimo e noto dal modo in cui sta guardando Nick che ha sentito ciò che mi ha appena chiesto «scusa? » chiede sollevando un sopracciglio e poggiando una mano sul fianco «Questo non è affar tuo» dico a Nick digrignando i denti. Voglio che se ne vada. Non voglio che Louis sappia di lui.
«Fanno 3€» dico con durezza. Lui fa un ghigno e prende i soldi dal suo portafogli per poi poggiarli sul bancone. Io gli do lo scontrino mentre lui si solleva dallo sgabbello.
«Ci si vede in giro» dice facendomi l'occhiolino. «Spero di no» sussurro, ma lui riesce a sentirmi e scoppia a ridere «Ripeto:io amo questo lato di te, amore» «Va via dannazione» dico a denti stretti. Lui solleva le braccia in segno di scuse per poi girare i tacchi ed uscire da qui. Faccio un lungo sospiro ritornando a respirare. Le mani mi tremano ancora.
«non so cosa diavolo sia successo ma dopo noi due dobbiamo parlare!» dice Louis accigliato indicandomi severamente contro mentre si incammina verso i tavoli.
Oh diamine, mi ero scordato di lui.

The Heart Wants What It Wants [ Larry Stylinson ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora