Dylan

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Benedetta's pov

Sbuffo, perché non riesco ad oppormi a questo ragazzo ?
Ci sediamo al primo tavolo.
- la potresti smettere di sbuffare, ora mi sono rotto anch'io, se ti va puoi andartene - mi indica la porta, lo guardo e non riesco a capire questa sorta di bipolarismo. Ma ha il ciclo?! No perchè fino a cinque minuti fa mi "pregava" di seguirlo e ora mi "caccia" da qui, ma andiamo.
- ma stai scherzando ?! Porca troia ma ti rendi conto di quello che stai dicendo ?! - mi alzo sbattendo le mani sul tavolo e tutti si girano a guardare me e Benjamin. La cameriera, tra l'altro piuttosto giovane, sulla ventina, sceglie questo momento per avvicinarsi a prendere le ordinazioni.
Ha i capelli biondi e leggermente mossi e gli occhi castani.
Ha un blocchetto e una penna, sta masticando una gomma e porta dei vestiti diciamo piuttosto attillati.
- cosa volete ordinare - appoggia una mano sul tavolo e si piega in direzione di Benjamin.
- lasciaci in pace - esulto mentalmente per la risposta di Benjamin che ha spento completamente la cameriera che se ne va sculettando. Mi da già sui nervi.
- Sì hai ragione, è che sono nervoso ok? Ora siediti e parliamo come in un normale appuntamento - ha detto "appuntamento" ?
- no, tu... e va bene - non so nemmeno cosa gli voglio dire, è che con lui sento tante di quelle cose: rabbia, felicità... boh non so che dire.
Si passa una mano nel ciuffo, un gesto che trovo adorabile, lo rende ancora più fantastico, perché sembra più indifeso...
-... te invece? -
- eh? - comincio a giocare con le mani e credo di essere diventata rossa perché mi sento andare a fuoco sotto il suo sguardo e soprattutto sotto i suoi occhi verdi.
Sorride e ripete la frase:
- io prendo un cappuccino te invece ? -
Ah tutto qui e io che pensavo ad una domanda esistenziale.
- una spremuta d'arancia e... - guardo velocemente il menù e il mio occhio cade su: "muffin con crema al cioccolato e panna" il mio dolce preferito, peccato che c'è la panna a cui sono intollerante. Cioè non è che sono intollerante alla panna ma non la digerisco e poi rischio di vomitarla.
Arriva la cameriera che rinizia a flirtare con Benjamin.
- allora cosa ordini - gli mette una mano sulla spalla e gli sussurra qualcosa all'orecchio. Benjamin sorride malizioso e le guarda la scollatura.
- cappuccino - risponde schietto ma il suo sguardo dice tante cose.
- te invece - mi guarda con disprezzo, quella ragazza mi sta sul cazzo.
- una spremuta e un muffin al cioccolato ma senza panna -
Benjamin mi guarda sconcertato.
- come senza panna ?! -
- sono diciamo intollerante - gli sorrido e alzo le spalle leggermente.
La cameriera se ne va sculettando, ancora. E Benjamin le guarda il culo.
Non so come siamo finiti così, a parlare "civilmente" quando in realtà dovremmo parlare di come si comporta.
Però farei la figura della cretina che si illude, perché di fatto lui non mi ha mai detto cose del tipo che mi ama, quindi non ne ho il diritto, per lui sarò solo un gioco da conquistare perché tra di noi non è successo ancora niente, mentre tutte le ragazze che l'hanno incontrato l'hanno già baciato e cose così.
- allora beh... cosa mi racconti di te - il suo sguardo è penetrante e mi mette in soggezione.
- niente, cioè non voglio riparlarne -
- ah sì - si rabbuia, forse pensa di avermi fatto ricordare qualcosa.
- però non sai che i miei genitori sono divorziati -
- ah ehm... ok? -
- senti ma te cosa... - vengo interrotta da un vassoio che viene poggiato con forza davanti a me, alzo lo sguardo e incontro gli occhi castani di quella cameriera che mi sorride falsamente.
- lei ha chiesto un muffin senza panna - lo dice duramente tanto che mi sorprende . Non mi ero nemmeno accorta che il mio muffin è completamente pieno di panna.
- ops scusami, te lo riporto subito - respiro profondamente, un tono più falso di così non esiste. Se ne va sculettando di nuovo.
- troia - borbotta Benjamin.
- ma se prima ci flirtavi spudoratamente - perché non sono stata zitta ?!
- gelosa... - ammicca verso di me e io arrossisco violentemente, non poteva avere azzeccato più di così.
Mi squilla il telefono e il mio cuore perde un battito.
È Dylan.
Cosa faccio rispondo ??
- chi è? Il tuo ragazzo? -
- no perché? -
- sei tutta agitata e sei diventata rossa - a quell' affermazione arrossisco ancora di più.
Mi decido e scorro il dito sul verde.
- pronto? - oddio sembro troppo incerta.
- ciao come stai? -
- bene te -
- chi è? - Benjamin doveva parlare proprio in quel momento ?! Ma me lo fa apposta.
Gli faccio segno di stare zitto.
- sei con un ragazzo? -
- sì, ma solo un amico - guardo Benjamin e inizio a giocare con il bordo del tovagliolo. Anche lui comincia a giocare con il suo anello e ha lo sguardo basso. Giurerei che sia deluso, ma conoscendolo non lo è per niente. Poi borbotta qualcosa.
- ...ok? -
- eh? Non ti stavo ascoltando - non riesco a staccare gli occhi di dosso da Benjamin, è tremendamente perfetto, tutto concentrato con il suo anello.
- ...sabato ok? -
- scusa non ho ancora capito - perché devo sempre fare delle figure di merda ?!
- oh ma allora sei sorda o cosa ?! Cazzo peggio di mio nonno, in genere le cagne hanno un super udito ma tu sei un'eccezione - urla così tanto che Benjamin alza di scatto la testa e mi prende il telefono di mano.
- ripetilo ancora una volta e stasera dormi per sempre - sorrido come un'ebete, mi sta difendendo.
In momenti come questo mi dimentico il perché mi incazzo con lui, arrivo in camera mia che sono talmente arrabbiata che vorrei urlare e poi lo vedo, lui mi parla e tutto passa, come se poco prima non lo odiassi. Il punto è che lui mi fa dimenticare che fuori esiste il mondo.
Lo guardo, si sta incazzando.
Non capisco cosa dice Dylan ma non è qualcosa di bello, mi viene voglia di piangere.
Il ragazzo che mi piace o forse mi piaceva mi ha dato della cagna, lui è stato la causa del mio "problema", lui e quelle troie.

Quando ti ho visto per la prima volta... || Benjamin Mascolo || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora