Capitolo 14.

1.1K 78 16
                                    

Arrivo davanti al Everything James e vedo una ventina di persone tra fotografi e giornalisti. Oh merda! Cosa volete che dica, avevi ragione vocina maledetta. 

Ma maledetta ci sarà chi ti ha partorito. Che stronza che sei, io cerco trattarti bene e tu ricambi con tutto l'amore possibile eh. Brava, complimenti.

"Roxy, Roxy.." Sento chiamarmi da qualcuno di loro e mi giro per vedere ma non so, è come se mi chiamassero tutti, non capisco molto

"E' vero che non eri la vera ragazza di Jon McCollin?" mi chiede un uomo.
Mi chiedo ancora come facciano a sapere il mio nome?

Sto per mandarlo a fanculo quando sento a malapena la suoneria nel mio telefono provine dall'interno della mia borsa. Lo prendo non dando retta a tutti loro. E' Niall.

"Niall" 
"Roxy non azzardarti a venire in redazione, c'è l'inferno fuori"
"Mi sa che è troppo tardi ormai"
"Oh merda, sei bloccata fuori vero?"
"Vorrei dirti di no, ma è così"
"Sta ferma lì, sto arrivando"
Chiude la chiamata, e solo adesso mi rendo conto che le persone qui fuori si sono triplicate. Ma insomma non sono una Kardashian, non sono Paris Hilton, e non credo nemmeno di essere Barack Obama, quindi cosa vogliono da me tutti questi, ma soprattutto cosa se ne fanno di un servizio su di me? Non sono nessuno, solo una povera stupida caduta nelle grinfie di un maledetto ragazzo.

"Roxy come è stata la notte passata con Jon?" Una merda, non è nemmeno un missile a letto. Vorrei dire tanto per fargli cadere la faccia a terra. Ma se non voglio complicarmi la vita devo ignorare tutte le domande che mi arrivano all'orecchio. 
Come è stata? Mi viene troppo da ridere.. Ma se ha un fagiolino al posto del cazzo come vuoi che siano le notti di sesso con questo qui?

"Hai mai incontrato la sua ragazza di presenza?"

"Sei stata vista con lui a degli eventi in passato, è da molto che avete una relazione clandestina?"  Clandestina la bagascia di sua mamma. No va, ma avete visto che cesso a pedali ha creato? Pensare che nemmeno ha gusto nel vestire, di sotto mette i pantaloni di nonno e sopra la felpa, per far vedere che lui è uno sportivo. 

Queste sono solo alcune delle troppe domande che sento. Non sto capendo più nulla, so solo che mi gira la testa, potrei cadere sull'asfalto da un momento all'altro e questi maledetti flash non fanno altro che peggiorare la situazione. Mi manca l'aria.

Sto per mollare quando sento un clacson che continua a suonare insistentemente, quasi mi è preso un colpo. Vedo la gente allontanarsi poco a poco mentre si crea un varco davanti a me e vedo una Audi rs5 rossa con i vetri oscurati. Ovviamente è Niall. Corro verso l'auto ed entro dal lato del passeggero. Giusto il tempo di chiudere la portiera che lo vedo fare retromarcia alla velocità della luce, tanto che subito dopo si sente un odore di pneumatici andati in fumo. 

"Va tutto bene?" mi chiede una volta allontanati da lì.

"Adesso si"

"Come stai?"

"Bene"

"No, tu non stai bene."

Ben detto amico, lei non sta per niente bene. Però credevo la prendesse molto peggio da come era partita, invece sta reagendo al meglio delle sue possibilità. Fanculo, parlo come uno di quei merda di medici, ci manca il 'noi abbiamo fatto del nostro meglio, il paziente ce la farà' , mi sto proprio rincoglionendo.

"E' vero, non sto bene, però nemmeno male male. Alla fine sono riuscita a dormire, stamattina sono riuscita a nascondere le occhiaie. Lui non si è fatto vivo, e dentro me provo tanto odio. Direi che va bene così. Mi sono promessa di non piangere per lui, spero di mantenerla." Lui sospira senza dire nulla.

Love GhostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora