Capitolo 15.

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"No, Niall, non mi va di venire a lavoro"
"Tu invece vieni. Ti ricordo che Liam non è tollerante come me"
"Non mi importa, ormai è fatta"

"Sta zitta e preparati, fra quindici minuti sono da te"  chiude così la chiamata.

Sono due giorni che non vado a lavoro, credevo di star superando tutto alla grande invece è stato così solo il primo giorno, dopo sono crollata in una fase depressiva. Ho avuto la fase triste, la fase insonne, la fase del non appetito e adesso pure quella dei sensi di colpa e del non me ne fotte un cazzo del resto del mondo. Ma infondo è così, è stata colpa mia, dovevo trasferirmi qui insieme a lui, non dopo quasi un anno, è normale l ui si è sentito solo ed ha cercato di meglio.

"Tu sei un'idiota, lasciatelo dire"

Cosa vuoi stupida vocina.. Mi sono pure aumentate le allucinazioni in questi giorni, la casa che si pulisce da sola è magnifica e pure il tè caldo sul tavolino in salotto senza ricordarmi di averlo preparato.

Io sono magnifico, se non ci fossi io a prendermi cura di te, e Niall che ti sta dietro come un cagnolino io vorrei vedere come andresti avanti.
"Devi smetterla di darti la colpa, tu non hai fatto nulla di sbagliato, è colpa sua, ha fatto tutto da se'. E adesso zitta e vatti a preparare"

Avvolte non sembri nella mia testa, e questa cosa mi preoccupa.

Forse perché è così bambolina, ma non voglio farti impazzire adesso. 

Invece di andarmi a preparate mi butto di nuovo sul divano, ma a differenza di prima accendo la tv imbattendomi nella visione di un film d'amore.
"Tu sei scema, seriamente, non puoi guardare queste cose quando hai il cuore spezzato"

Sei diventata sentimentale?

Non sono una femmina cazzo, sempre al femminile mi parla. Avvolte mi fa pensare davvero che sia stupida.

Il suono del campanello mi fa alzare svogliatamente. Apro la porta senza vedere chi sia e torno sul divano con in mano la scatola di fazzoletti e le mie lacrime agli occhi, sicura che sia Niall il tizio che sta entrando.

"Ma che diamine.. ti avevo detto preparati non piangi. Cosa hai adesso?"

"Perché lei se ne frega, non lo ama e lui la ama lo stesso?"

"Ma chi?" mi chiede confuso.

"Quelli del film" dico e Niall si avvicina sbattendosi una mano sulla fronte e poi spegne la tv.

"Io lo amavo davvero, invece adesso eccomi qui da sola"

"Non sei sola, e poi nemmeno io ho una ragazza, non per questo mi ammazzo, ho tempo per trovarne una e la stessa cosa tu. Troverai uno mille volte migliore di quello"m

"Non è giusto" mi lamento "Siamo tutti e due soli, perché? Nessuno ci vuole?"

"Oh ma smettila, ora basta con queste cazzate, andiamo" Mi prende per la mano e mi trascina fino al piano superiore. "Fatti una doccia, veloce per favore" mi spinge dentro al bagno e chiude la porta. Sono sola pure qui dentro adesso.

"Eh che palle, adesso basta, fai questa benedetta doccia e zitta!"

Fanculo! Non ti sopporto quando fai così.

Eh.. pensa io, giorni che hai il mal d'amore e devo sorbirti così come sei senza nemmeno potermi lamentare.

Non ho altra scelta, quindi faccio la doccia, cercando di non fermarmi a pensare come farei di solito in questo momento. 

"Veloce Roxy!!" Lo uccido fra poco.

"Sono qui, ora esci che devo vestirmi" dico una volta entrata in camera avvolta da un telo color crema. Lui va' fuori ed io mi avvicino al letto, notando che mi ha già preso i vestiti e persino le scarpe, ma come ha fatto? 
Mi vesto senza nemmeno pensare al trucco e scendo sotto, maledetti tacchi li odio oggi.

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