17•HONIRO

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Rihanna's pov

Tornai da Luca dopo la piccola discussione con quell'idiota di Giulio, mi faceva saltare i neuroni quel deficiente, eppure sembrava volesse davvero farmi un complimento, ma lui è come nelle sue canzoni, dannatamente forte, depresso e depravato quindi era meglio rinunciare a trovare della dolcezza in lui, eppure una parte di me, era convinta che qualcosa di diverso ci fosse perché altrimenti non mi avrebbe aiutato con l'attacco di panico e non si sarebbe preoccupato per il messaggio di Stefano.

"Lascialo perdere Giulio è un cazzone ma lo fa a posta" ridacchiò Luca

"Tranquillo, piuttosto ho incontrato delle tue fan all'aereoporto, pensano sia la tua ragazza"

"Cosa?"

"Beh si lo so è assurdo"

"Facciamo una foto e scrivo che sei mia sorella, che ne dici?"

"Okay almeno così non devo preoccuparmi di essere ammazzata da loro"

"Ma cos..?"

Iniziammo a ridere, gli spiegai cosa mi dissero e facemmo la foto, ebbi molti commenti di ragazzi che fantasticavano sulle mie tette, fu esilarante vedere Luca che rispondeva dicendo che se commentavano ancora le mie tette li uccideva tutti, era tardissimo ma restammo lo stesso a discutere fino alle cinque del mattino, ero preoccupata per quello che sarebbe potuto succedere con Stefano e Riccardo, Luca disse che avrebbe cambiato spacciatore e di stare tranquilla ma non ci riuscivo, alla fine se ne andò dandomi un bacio sulla fronte.

Quella mattina mi ero svegliata con una voglia matta di preparare i pancake mentre gli altri erano a tavola mezzi morti, improvvisamente mi si avvicinò Giulio dal nulla, una strana luce negli occhi, gli puntai il matterello contro e lui alzò le mani in segno di tregua.

"Sono venuto in pace"

"Non me la racconti giusta"

"E' per la camera"

"Ancora con questa storia?" sbuffai

"Si, ancora con questa storia. Cosa posso fare per riaverla indietro?"

"Ho detto che la camera è mia e sottolineo mia"

"Ho un idea"

"Dimmi questa tua stupida idea"

"Oggi è lunedì e quindi inizia la settimana"

"Uh bravo hai imparato i giorni" lo sfottei arruffandogli i capelli

"Fammi parlare cazzo"

"Ok Ok spara"

"In questa settimana io dovrò fare qualcosa per sorprenderti così che tu possa ridarmi la camera"

"E cosa ti fa pensare che ti dia la camera?"

"Lo so io" ammiccò "ci stai?"

"Ci sto ma non cantare vittoria, non è così facile come pensi"

Tornò tutto contento a tavola e io distribuii i pancake, subito dopo Giulio mi disse di andarmi a vestire perchè mi avrebbe portato a fare un giro, mi rassicurai di essere abbastanza vestita e scesi di sotto, salutammo tutti sotto i loro sguardi straniti e entrammo in auto, c'era il CD di Mostro 'The Illest' in replay così lo alzai a tutto volume e potetti notare un sorrisetto sul suo volto.

"Ti piacerà dove ti sto portando"

"Tu mi preoccupi" scossi la testa divertita

Arrivammo in una via chiamata Pio VII, mi guardai intorno, c'erano palazzi moderni e non, bambini che giocavano per strada e magazzini semichiusi, mi girai e non potetti credere alla mia vista, davanti a noi c'era un palazzo con mattonelle marroni e sotto di esso lo studio dell' Honiro, mi comparve un sorriso e mi girai a guardare Giulio.

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