Lacrime

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Bea pov's
Corro via, appena non mi vedono più corro via, ho fatto appena in tempo, le lacrime mi rigano già le guance, perché? perché? Perché mi è successo questo?? Perché a me??
Corro, corro, arrivo in un piccolo parco, mi siedo su una panchina, non c'è molta gente, mi siedo e guardo a terra, muovo i sassolini con i piedi, ne prendo una manciata e gioco a lanciarli davanti a me, sempre più lontani......
- che fai? Lanciare i sassi è diventato il tuo divertimento?- questa voce è troppo famigliare
- zio!- grido andando incontro a un uomo alto e non troppo giovane, mio zio e Gregory Smith, si! Proprio l'investigatore! Lui è il fratello di mio padre! Praticamente il mio secondo padre....
- ero solo un po' triste- dico
- e lanciare i sassi tira su il morale?- chiede lui sorridendo gentile
Rido - no, non credo!-
- pensavi a tuo padre?-
- be si!- sorrido stà volta - Mi sono allenata con Axel e Mark, quelli della Raimon.-
- che ne dici di andare dal signor Hillman a mangiare qualcosa per tirarti su il morale?-
- siiii!!!!-
Andiamo in centro e facciamo per entrare nel negozio quando ci vedo dentro tutti quelli della Raimon, no!
Mi giro e me ne vado correndo ma Axel mi ha visto, la squadra no, ma lui si! Mio zio capisce e mi saluta prima di entrare nel negozio, lui ormai lo hanno visto...
Giro l'angolo, sento dei passi veloci dietro di me, c***o! Scommetto che è Axel!
Qualcuno mi prende per un braccio e mi obbliga a fermarmi, mi giro e incontro i suoi occhi marroni.

Axel pov's
Siamo dal mister Hillman a parlare di come battere la Royal quando un signore entra nel locale, Gregory Smith, un'altra figura compare dietro di lei, incrocio i suoi occhi verde smeraldo, Beatrice! Appena ci vede se ne va via! No!
- ragazzi ho dimenticato una cosa!- mi invento una scusa e corro fuori, è talmente veloce che ha già quasi girato l'angolo, la raggiungo e la prendo per un polso, lei si gira e io incrocio i suoi occhi, sono lucidi....
- che hai fatto?- chiedo d'impulso
- che te ne frega!- risponde lei acida cercando di liberare il braccio che le tengo stretto, ma non è molto decisa e io non glielo mollo
- allora? Me lo vuoi dire?- continuo a insistere
- sono problemi miei!- una lacrima le solca la guancia, ma?!?!?!? Che succede!
- lasciamo perdere.....- dico solamente, prendo dalla tasca un biglietto, è un biglietto della partita di domani, non sapevo cosa farmene e be.....mi è venuto in mente adesso che....
- tieni!- le dico porgendoglielo, lei lo guarda incurisita
- che cos'è?- chiede
- è un biglietto della partita di domani, io non lo uso perciò....-
Sorride - grazie....scusa per prima....è solo che è un....-
- tasto dolente.....- continuo io, la conosco la sensazione, come con mia sorella.
Ci sediamo su una panchina e parliamo ancora per un po', è veramente simpatica.....
Guarda l'ora dell'orologio della piazza e scatta in piedi- o mamma! È tardissimo! Mio zio mi uccide!- comincia a correre
- ciaooooo- mi grida - a domani!!-
Sorrido e la saluto, poi torno a casa.

Ho perso la testa....❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora