"Mamma io sto uscendo quindi..." dissi davanti allo specchio
Mi guardai per altre 198726 volte, senza capire se andavo bene o meno.
"Ehi bella!" disse Chanel uscendo dalla camera
"Come ti sembro?" dissi mordendomi un labbro e guardandola
"Fantastica! Ma dove devi andare eh?" disse aggiustandomi il colletto della giacca di jeans
"A-a cena."
"Con chi ah?"
Rompipalle.
"Mi stai facendo il terzo grado?" dissi scendendo in cucina
"Ovviamente!" disse seguendomi
"Tesoro stai uscendo?" disse mia madre guardandomi bene da capo a piedi
"Beh si... Mi spiegate perché mi state squadrando?" dissi acida
"Che fa ora ti incazzi?" disse mia sorella sedendosi a tavola
Presi la borsetta e aprì la porta di casa.
"Mi sembra anche ovvio, avendo due antipatiche pettegole in casa."
E uscii...
Non le sopportavo quando dovevano fare tante domande... Ma tante domande.
Guardai verso il cancelletto del giardino di casa e lì trovai James pulito e pettinato che si aggiustava il giubbotto di pelle nera.
Mi bloccai un attimo per guardarlo, poi camminai verso di lui.
Avevo un vestitino a fiori con scollo giù per la schiena e un paio di scarpe non troppo alte.
Molto semplice.
Lui stette a guardarmi per qualche secondo poi capì che mi stava fissando e distolse lo sguardo.
"Dove hai detto che mi porti?" disse ridendoci
"In una pizzeria... È un posto piuttosto tranquillo e carino, mi ci portava mio nonno..." dissi arrossendo
"Allora, la scorto, signorina?" disse porgendomi il braccio
"Si, mio cavaliere..." dissi prendendo il suo braccio e camminando verso la sua moto
Percorremmo quasi tutta la città fino ad arrivare alla pizzeria.
***
"Sei stupenda.." disse prendendo un sorso di birra
Alzai lo sguardo e arrossii di botto.
Eravamo in un tavolino nel giardino della pizzeria e stavamo gustando due fantastiche pizze mentre il grande schermo trasmetteva la partita...
"Grazie..." risposi addentando una fetta di pizza
"Allora, raccontami... Come va per ora a scuola!?"
"Va, anche se le lezioni sono sempre più stancanti. E le tue?"
"Sono piuttosto stancanti anche le mie e inoltre i miei compagni sono piuttosto scorbutici.."
"Come mai vi siete trasferiti?"
"Lavoro... Sono quasi sempre impegnati, non è tanto bello."
"Ti trovavi meglio in America?"
"Amavo quel posto..."
"Io sono qui da sempre... Sia da quando mio padre se ne è andato.."
"Come mai...?"
"Preferisco se parliamo d'altro..." dissi abbassando lo sguardo
"Come preferisci..." disse arrossendo
Ci ripensai. Forse parlare con lui mi avrebbe fatto bene anche se.. non lo conoscevo bene...
"In realtà.." dissi sospirando
Lui alzò lo sguardo e mi sorrise lievemente.
"In realtà mio padre non è una brava persona."
"Se vuoi non per forza devi parlarne.."
"Solo questo... Ero piccola e ho sempre avuto paura di quello che c'era fuori casa. Avevo paura delle persone che bevevano, delle persone che trattavano male altre persone... Sono stata, da sempre, una persona che passava le giornate a guardare fuori dalla finestra invece di andare a giocare con la neve con gli altri bambini" dissi tutto d'un fiato
Lui mi guardava, guardava i miei occhi, guardava i miei movimenti.
"Oh... Scusa, sono andata un po' oltre.."
"Nono, non ti scusare." sorrise abbassando lo sguardo
Finita la pizza pagai e presi il giubbotto.
"Che ne dici se ti porto in un posticino?" propose lui
"Spero non sia un covo per alcolizzati, perché altrimenti scappo"
"Non scapperai, fidati" disse porgendomi la mano
Guardai la sua mano; quella mano mi avrebbe portata in un posto tranquillo? Mi avrebbe tenuta al sicuro?
"Okay..." dissi sorridendo e prendendo la sua mano che riscaldó la miaContinua❤️
Scusate il ritardo, ho avuto esame!
Spero vi piaccia!
Simo.
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Please Be Good
Fanfiction"James, non può essere vero..." "Sto solo cercando di proteggerti..." "Lo stai facendo nel modo peggiore.."