Please Be Good

Do it.

"Qui le cose stanno peggiorando. Lui sta provando a fare qualcosa di davvero assurdo." gridó mia madre dentro la porta dell'ufficio di uno dei tanti detective con cui aveva parlato.
Erano passate ben 2 settimane e a quanto pare tutte noi continuavamo a essere in pericolo.
"Ci stanno intorno... Credono di poterci fare del male quando staremo sole. Ma perché proprio adesso e perché non prima?" disse ancora
...
"Ehi, caffè?" disse Chanel sedendosi accanto a me nella sala d'aspetto
"Mi sa che la caffeina mi scorre nelle vene da almeno 2 settimane, quindi si grazie" risposi ironica
"Novità?" chiese porgendomi il caffè macchiato
"Urla e solo urla. Vorrebbe capire anche lei cosa fare." risposi stanca
"James?" chiese
James era da più di una settimana chiuso nel suo ufficio con mille detective e capi ufficio attorno. Ogni tanto lo si vedeva in corridoio con un caffè e una cartella del caso in mano.
"Come sempre lì." dissi puntano il dito su una porta color cielo in fondo al corridoio
La porta dell'ufficio si aprì e il colorito del viso di mia madre era simile a quello di un grosso pomodoro.
"Andiamo. Vi spiegherò dopo." disse gelida
Tornate a casa. Crollammo sul divano, esauste.
"La cosa sta diventando sempre più spiacevole mi sa." dissi piano
"Mi faccio un caffè, volete?" chiese mia madre stropicciandosi gli occhi
"Mi serve." dissi chiudendo gli occhi
"Già, non sarebbe male." rispose Chanel
Preparato il caffè andammo in mansarda.
"Volevo parlarvi, in privato." disse mia madre
Ovviamente, ci eravamo spostate, perché con la guardia fuori non c'era possibilità di parlare senza che qualcuno ascoltasse.
Nella mansarda piena di libri e librerie, era posto un pianoforte non troppo grande, coperto da un telo.
"La situazione é peggiorata." disse fredda
"Che significa? Dobbiamo andare da qualche altra parte?" chiese Chanel subito
"Il fatto è che ci sono delle spie, persone che noi magari pensiamo siano fidate, ma invece riferiscono dove ci troviamo, che facciamo e con chi siamo, a vostro padre." disse lei
"Chiamalo come vuoi, ma non chiamarlo padre." sbottó guardando fuori dalla piccola finestra Chanel
"Em, é arrivato James." annunció
Scesi le scale e uscii fuori, chiudendo piano la porta alle mie spalle. Mi coprii con la vestaglia, era sera tardi ormai.
Scambiai un occhiata con la guardia di turno e lo salutai con un cenno.
James con il suo giubbotto di pelle nera era davanti al cancello ad aspettare.
"Ehi." dissi piano
"Ehi, senti freddo?" disse togliendosi la giacca per lasciare una semplice maglia a maniche corte nera che metteva in risalto i muscoli
"Un po'.. Come va? Non ti ho visto per quasi una settimana..." dissi cercando il suo sguardo che vagava per la strada, alla ricerca di qualcosa
Presi il suo viso tra le mani e lo voltai verso di me.
"Ti serve una pausa, ok? Sei talmente stressato." dissi guardando i suoi occhi blu oceano guardarmi
"So che é pesante, i-io non volevo che dovessi prenderti cura di me." dissi piano
"So che é difficile, perché anche io non credevo che dovesse essere così difficile. Eri strano, ma mi piacevi. Ora sembri un uomo vero e proprio per la tua età e ho come paura che questo sia un problema." dissi tutto d'un fiato
Lui mi osservò, guardavo ancora i suoi occhi e dopo poco mi staccai
"Beh, forse é giusto così no? Tu sei un detective... Io sono la persona da salvare... È impossibile.." farfugliai
"Cosa stai dicendo?" chiese lui ridendo
"Em? Tu mi piaci. E anche molto. Vorrei poter uscire con te, poterti offrire magari una cenetta a lume di candela, come se stessimo uscendo come dei semplici adolescenti." disse ridendo con occhi sognanti
"Per ora é difficile, come hai appena detto. Ma passerà." disse prendendo le mie mani nelle sue
"Oddio, sembra strano... Ma dio, quanto ti vorrei baciare." disse abbassando lo sguardo e ridendo
"E allora fallo no?" dissi arrossendo di botto
Lui alzò gli occhi, stupefatto. Mi squadrò e poi, sempre tenendomi per mano, mi diede un leggero bacio sulle labbra.
Quel bacio fu la cosa più dolce che ricevetti.

Continua❤️
Un altrooooooo wowowowowow, thanks always.
Love.
Simo.