1. Si serve

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"Frank! Nelson!" urlò il tenente Hammer.
"Soldato Frank, soldato Nelson, venite subito qui! Coprite questa maledetta postazione!"
I due uomini hanno paura di uscire dalla buca. Se tirano fuori la testa, non fanno in tempo a battere le ciglia che il loro cranio viene trapassato da decine di proiettili. Se rimangono nella buca, prima o poi una bomba cadrà sui loro capi. Anche se non succedesse, la corte nazionale li condannerebbe per tradimento. I due soldati lo sanno, sanno tutte queste cose. Devono agire, devono decidere in fretta. Devono tentare.
"Nelson.." disse Frank, "dobbiamo uscire da qui e raggiungere il tenente, ho paura proprio come te, mi sto pisciando addosso ma gli serve il nostro aiuto. Come tu mi dicesti prima di arrivare qui nel Pacifico, dobbiamo servire il nostro paese. Pronto?"
Nelson esita per un secondo, guarda il suo compagno con occhi impauriti. Fucile in mano, insieme si catapultano fuori dalla buca. Sono 30 metri di corsa, 30 interminabili metri con il cuore in gola. Il respiro si fa affannoso, le gambe tremano come il terreno viene bombardato senza sosta. Schivano proiettili, uno ha preso di striscio Nelson. Cercano di evitare le esplosioni; questo possono farlo, ma non possono evitare di vedere i loro compagni spezzarsi o riempirsi di proiettili. Le uniformi di Frank e Nelson si fanno sempre più rosse man mano che si avvicinano al tenente.
Eccolo lì, dentro una buca più avanti che si fa scudo con i corpi dei suoi uomini caduti nello scontro. Nelson raggiunge Hammer, ma Frank non c'è ancora; è rimasto indietro. Si gira per vederlo ed eccolo che corre per fare gli ultimi sette metri. Una frazione di secondo dopo, sente il fischio di un proiettile alle sue spalle e il suono strozzato di una voce. Si rigira e incrocia lo sguardo del tenente. È uno sguardo perso, pieno zeppo di paura e dolore. Hammer è diventato una fontana di sangue, e le sue pupille non si muovono già più. Nelson è allibito e neanche un istante dopo viene spinto da una forza esplosiva dentro la buca. Quella forza veniva dalle sue spalle, dalla parte dove Frank stava correndo verso di lui. Stanco, sanguinante e debole, alza la testa per trovare il suo compagno. Eccolo lì, disteso per terra, immobile con il corpo e senza una gamba, rumoroso con le corde vocali. Urla dal dolore e dalla disperazione. A Nelson si ferma il cuore; il suo amico era appena stato colpito da una bomba. Prima il tenente Hammer, ora Frank.
"Frank! Cazzo Frank! Merda Frank! Mio Dio no! No, no, no, no, Frank!" grida Nelson. Non fa in tempo a dire qualcos'altro che lo raggiunge la gamba dell'amico dal cielo, a un centimetro di distanza. Indietreggia spaventato, si rannicchia nella buca mettendosi le mani tra i capelli, singhiozzando; tenta di convincersi che tutto questo è solo un brutto sogno, che non sta succedendo per davvero. "Servire il paese?" ha ripensato.

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