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Settimo giorno. Settima volta che Lynette aprì l'armadietto. Settimo bigliettino bianco che scivolò a terra.

"E non succedeva mai niente di interessante. Niente. La gente era limitata e diffidente. Tutta uguale. E io dovevo vivere con queste teste di cazzo per il resto della mia vita. Pensavo."

Tu sei diversa.
Tuo Fletcher.

Lynette aggrottò la fronte. Come poteva considerarla "diversa" quando era solo il frutto di lunghi esperimenti usciti troppo bene.

Si sentiva solo un oggetto e tutti la consideravano come tale, perciò quelle parole colpirono la ragazza nel profondo. Nessuno le aveva mai parlato così. Nessuno tranne il suo Fletcher.

Charles Bukowski's phrases; afi {completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora