Combattere per vivere

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– Guard point!
Hya, Hya, Hyaaaaaaa! –

Il procione respinse l'assalto di uno di quei cosi; pur essendo così piccolo e gentile, nascondeva quel suo lato forte che il ragazzo dai capelli verdi non si sarebbe mai aspettato. Come diavolo era riuscito a fare una cosa del genere? Si era... Trasformato, l'aveva visto coi propri occhi. La prima opzione plausibile era che si trattasse di un'altra di quelle creature mutaformi, magari capace a intendere e volere, ma con un'analisi migliore si poteva ben capire che non era affatto così; "TonyTony" e quelle creature erano... Troppo diversi. Visibilmente.

« Grazie ragazz- ehm, procione... Chopper... Insomma, quello lì »

– Di niente, mi raccomando, cerca di non farti male! E...
NON SONO UN PROCIONE!! –

« My apologies. Attenzione, ne arrivano altri! »

Mentre Chopper, da un lato, si apprestava a colpire quei due mutaforma che avevano ferito il ragazzo prima, dall'altro quest'ultimo era impegnato a combattere una di quelle creature.
I quattro tubicini che gli partivano dalle scapole si attaccarono ad un mutaforme, rallentando la sua corsa fino ad annichilirlo proprio com'era successo per il "cinghiale" prima – anche se era grande, era solo uno, concentrando tutti e quattro i tubi su di lui era riuscito a togliergli le forze rapidamente.
Intanto però uh altro di quei cosi gli venne addosso mentre non aveva ancora finito con il precedente, quindi sfruttò le ramificazioni che partivano dalle caviglie per darsi una spinta sulla terra.

« Wire Wire: Slash! »

La testa del mostro venne trapassata da un tubicino rosso spuntato fuori direttamente dal palmo della mano, molto sottile ma resistente. Nella fatica di procreazione di tubicini, si era permesso un attimo di riposo nel quale girò le pupille in direzione del piccolo procione con la testa grossa. Notò che quello adesso aveva una forma ominide, e stava colpendo con un pugno (o colpo di zampa è più corretto?) uno di quei mostri.
Chopper però probabilmente se ne era reso conto, infatti voltò interamente lo sguardo verso il ragazzo, dopo aver sconfitto uno di quegli esseri a fatica.

– Quel potere... –
Azzardò il procione.
– È un frutto del diavolo, vero? –

Il ragazzo fece un sospiro di ammissione. E Chopper rise.

« Slash! »

Trapassando con un altro tubetto proveniente dal palmo un ulteriore mostro, fece leva su questo ritraendolo per avvicinarsi lui stesso al procione, mentre anche i tubi che lo tenevano per le caviglie si ritiravano in queste.
Quando il giovane atterrò, Chopper mutò nella prima forma che aveva visto di lui, quella "con la testa grossa".
Egli era intento a far altro però, mise infatti le zampe a forma di rombo, urlando probabilmente un nome, o qualcosa del genere, prima di riprendere il discorso con il giovane.

– Questi mostri... sono forti. E non capisco perché questa mutazione non sia registrata nel catalogo degli animali. Proverò a chiedere a Robin o a Brook se ne sanno qualcosa. –
Annuì con convinzione, approfittando del momento in cui le creature stavano constatando il pericolo visti i compagni già caduti.

« Chi scusa? »

– Oh, nessuno. Te ne parlerò più tardi! Adesso sistemiamo questi ultimi cinque!
Kung fu point! –

Detto questo, senza preavviso alcuno roteò verticalmente su se stesso, trasformandosi in una sorta parallelepipedo longilineo dalla forma simile a quella di un uomo con giusto qualche problema di peso-forma, o almeno così la pensava il ragazzo dai capelli verdi.
Prima non aveva avuto modo di notare come avvenisse la mutazione, ma adesso che l'aveva visto, tutto aveva ancora meno senso di prima. Com'era possibile?

« Come... »

– Eheh! –
Abbozzo un sorrisetto
– Anche questo... è un frutto del mare –

Il giovane allora sorrise. Non si sentiva più solo, per qualche strana ragione. E continuava a fissarlo come se i loro destini fossero congiunti, mentre le stesse domande venivano ripetute nella testa del giovane come un font: "anche lui avrà avuto i miei stessi problemi per essere accettato?", "come è riuscito a trasformare la disperazione in speranza?"
Rimase lì a fissarlo rintontito come un'idiota, non accorgendosi di un mutaforme che lo stava per azzannare alla spalla.

– A-attenzionee!
Woocho! –

Lo colpì con ottima mira e rapidità con un colpo del palmo, prendendolo sui denti e quindi scaraventandolo via, oramai inerme.

– R-reagisci, forza! –

Il ragazzo scosse la testa, finalmente svegliandosi da quella sorta di dormiveglia che l'aveva intontito, preparandosi a reagire; una di quelle creature gli venne incontro, allora la agganciò a ventosa con tutti e dieci i tubicini provenienti dalle dita. Con l'ottima presa instaurata, poté farlo roteare finché non lo lasciò volare via contro uno dei suoi simili,!ma venne scaraventato contro un albero per il rinculo della forza centrifuga.
La vista si appannò. Vide il suo amico in un fiume di sangue a causa dei tre restanti mostri che l'avevano braccato, così "TonyTony" era divenuto di dimensioni enormi – non poteva vederne bene la struttura, anzi, non poteva vedere bene niente. Mentre egli si accasciava a terra, con la schiena contro l'albero, confuso e disorientato, il procione adesso gigante urlò qualcosa di incomprensibile, sia per l'udito ovattato del giovane che per la voce adesso mostruosa dell'ex-procione. Sfondati con un singolo colpo di palmo i tre mostri rimasti, tornò nella forma con la testa grossa, a terra. Svenuto. Il giovane voleva tanto aiutarlo, ma le braccia non rispondevano più ai suoi comandi. Era atterrito.

Ad un tratto, una donna corse verso i due. Aveva i capelli lunghi, di un particolare arancione brillante. Portava un semplice reggiseno color verde acqua e varie sfumature impercettibili per un semi-deceduto come quel ragazzo, e dei jeans attillati grigi. Strillò qualcosa, e un bagliore giallo costrinse il ragazzo dai capelli verdi a socchiudere gli occhi per il fastidio. Riaperte le palpebre del minimo indispensabile, poté notare una creatura prima rialzatasi in piedi adesso fulminata a morte, come se avesse ricevuto una scarica ad alto voltaggio.
La donna corse verso Chopper, il quale era già rinvenuto; poi ella indicò il ragazzo... E nulla.

Il vuoto più totale ricoprì la visuale del giovane dai capelli verdi.

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Messaggio random dell'autore (?)
Ciao gente!
Volevo chiedervi se la storia vi piaceva così la continuo!
Scrivetemi nei commenti, grazie!

Comunque per eventuali problemi, se non capite la dinamica di questo frutto del diavolo/mare, il frutto Wire Wire, non vi preoccupate, verrà svelato tutto di qui a poco!

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