Capitolo 11: la festa a sorpresa

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Dopo una tappa al centro pokémon, Elia e Sapphire si diressero alla piazza della sede della Devon SPA per prendere parte alla festa. Il sole estivo stava tramontando sul mare e lo tingeva di un giallo intenso mentre si preparava a lasciare il posto ai raggi argentati della luna. I Wingull e i Pelipper danzavano in cielo per l'ultima volta sopra la città prima di ritirarsi coperti dal buio della notte che avanzava.
-Sei sicura di ricordarti la strada? Sono ormai diversi minuti che girovaghiamo per la città senza meta.- si lamentò Elia.
-Scusami, pensavo fosse più facile orientarsi tra le case.- gli rispose Sapphire.
-E se chiedessimo a qualcuno? Tra poco sarà buio!-
-No, ho tutto sotto controllo. Dunque, qui se non sbaglio a destra...-
Continuarono a girare finché il Sole non fu completamente sparito e i due si ritrovarono in un vicoletto completamente al buio.
-Allora? Tutto sotto controllo?- chiese Elia ironico.
-Per tua informazione la piazza dovrebbe essere da quella parte!- esclamò indicando una delle uscite del vicolo. Purtroppo, però, in quel momento una voce amplificata proveniente dalla direzione opposta risuonò per le vie della città.
-Buonasera a tutti, mi fa piacere che stasera vi siate riuniti in tanti...-
-Ok, capo, sbrighiamoci. Siamo già in ritardo.- disse Elia afferrando la mano della ragazza e iniziando a correre.
Girarono in un paio di stradine strette ed infine sbucarono nella piazza. Un'enorme piazza all'ombra dell'edificio più grande dell'intera città: La Devon SPA. La piazza era rettangolare con i lampioni che emanavano una debole luce arancione soffusa e che la dividevano in tre rettangoli lunghi e stretti. Infine, una fontana rotonda al centro completava il tutto. Sul lato dell'edificio era stato allestito un grande palco mentre nel resto della piazza vi erano tanti tavoli ordinati e ai lati stavano le classiche bancarelle in cui si poteva trovare qualsiasi sorta di prelibatezza. La piazza era ghermita gente e Pokémon chi vestito elegante e chi invece in modo semplice ma tutti erano silenziosi e ascoltavano la persona che stava parlando dal palco. Era una vecchietto che indossava un completo viola formale con tanto di cappello bianco a coprire il grigio dell'età che non traspariva per niente dal suo modo di parlare rapido e brillante.
Sapphire diede un pugno sulla spalla di Elia. -Ma sei scemo?!- sussurrò. -Con quale malsana idea mi hai fatto correre con questo vestito?-
-Non è colpa mia se hai scelto una gonna lunga, almeno adesso non siamo totalmente in ritardo.-
Sapphire mise il broncio ed Elia sorrise divertito.
-Ascoltiamo anche noi, dopo cercheremo Kira.-
L'uomo infatti stava proseguendo con il suo discorso.
-... Vedo numerose facce sia conosciute che sconosciute qui, nella piazza di Ferrurgipoli e anche pokémon naturalmente. Spero che tra di voi ci siano molti allenatori perché è proprio per voi che sono qui stasera, oltre che per riempirmi la pancia, si intende.-
Il pubblico rise.
-Ma... Come si dice, prima il dovere e poi il piacere anche se nel mio caso è esclusivamente un piacere poter presentare l'ultima funzione del pokénav progettata dalla Devon SPA. Io sono Pierangelo Petri e sono qui per presentarvi lo sfidafonino!  Ma in cosa consiste questa nuova applicazione del pokénav? In pratica consiste in un telefono interno che permetterà di contattare i vari proprietari, il cui contatto è stato registrato, qualora dovessero organizzarsi per una lotta o anche per affari o scambi o feste o molto altro. Utile no? Inoltre la funzione permette...-
-Sapphire, che cos'è un pokénav?- sussurrò Elia all'amica.
-È un piccolo dispositivo portatile su cui è possibile vedere la mappa della regione, la tua posizione e molto altro. Inoltre puoi tenere sotto controllo i miglioramenti dei pokémon nelle varie discipline delle gare e ottenere informazioni sugli allenatori più famosi e sui tornei. Insomma offre un sacco di possibilità agli allenatori.-
-Wow! Sarebbe un bel vantaggio averlo!-
-Già! Mio padre ne possiede uno però al momento solo alcuni allenatori possono vantarsi di possederlo, tra qualche anno forse molte più persone potranno acquistarlo.-
-Immagino che i prezzi non siano favorevoli...-
-Già.- Sapphire tacque.
-... Ed in più stiamo lavorando per aumentare le funzioni del pokénav estendendo anche la posizione dei contatti sulla mappa oppure le video-chiamate e molto altro! Ultima cosa. Se vorrete acquistare un pokénav con lo sfidafonino incluso, potrete prenotarlo direttamente alla reception della Devon SPA domani mattina. Per stasera direi basta con le parole. Che la festa possa cominciare!-
La folla cominciò ad animarsi. Le luci vennero alzate in modo da garantire maggiore visibilità e tutti si fiondarono alle bancarelle sia gli uomini che i pokémon.
-Ehi eccovi!- esclamò Kira avvicinandosi ai due. -Pensavo vi foste persi!-
-Diciamo più o meno.- disse Elia prima di ricevere una gomitata da Sapphire.
Kira ridacchiò. -Capisco.- rispose ironica.
-Finalmente vi ho trovato!- esclamò un'altra voce familiare.
-Petra! Ciao, come va?- chiese Sapphire.
-Tutto bene, tutto bene.- rispose. -Voi piuttosto come state? Questo è stato un pomeriggio di fuoco!-
Elia osservò la capopalestra e Kira. Avevano ancora lo stesso vestito della mattina a differenza di Sapphire che aveva fatto mille storie per agghindarsi e Petra teneva in mano un sacchetto con dentro delle patatine fritte che consegnò con un sorriso tirato a Kira.
-Tieni, te lo sei meritata. Ma che bel vestito, Sapphire! Dimmi un po' dove l'hai trovato?- domandò tutta eccitata Petra spingendo la povera ragazza dagli occhi blu verso una bancarella.
Elia guardò Kira.
-Che c'è?- chiese lei con la bocca piena di patatine.
-Niente, mi chiedo solo come tu abbia convinto una tipa così orgogliosa come Petra a comprarti le patatine.-
-Le ho scommesse durante la nostra lotta. Era così sicura di vincere che ha accettato subito. Mi sa che oggi le hai scombussolato la giornata!-
-Sembrerebbe.-
-Senti un po', ma tu e "Phir" state insieme?- chiese masticando rumorosamente.
-Phir?! Comunque no. Se vuoi puoi provarci tu.-
-Spiritoso.-commentò sorridendo. -Sei un tipo strano lo sai?-
-Credimi, non sai quanto.-
-Immagino, una persona normale non reagirebbe in quel modo dopo aver preso il punteggio massimo.-
"Ma cosa vuole questa qua?" Pensò Elia indispettito.
-Una persona normale non scommetterebbe delle patatine quando in tasca non ha soldi per pagarle in caso di sconfitta.- rispose indicando le tasche completamente piatte dei pantaloni marroncini della ragazza.
-Hai ragione, sei bravo, non c'è che dire. Patatina?- disse porgendone una.
-Ok.- la prese.
"Infondo non è un'idea malvagia" pensò.
All'improvviso un grido echeggiò nell'aria. Elia e Kira si voltarono verso l'origine del trambusto e videro due figuri vestiti di blu e nero con una bandana in testa correre verso il vecchietto che aveva tenuto la presentazione spintonando tutti i presenti.
-Vai Carvanha!- esclamò il primo lanciando una pokéball verso il presidente della Devon da cui uscì un pesce che Elia non aveva mai visto. Aveva il corpo a forma di palla la metà sotto blu e quella sopra rossa e le pinne gialle sia quella caudale che quelle laterali. Sul davanti aveva degli enormi denti aguzzi che si aprirono non appena focalizzò il presidente.
Gli addentò una mano.
Il vecchietto ovviamente gridò di dolore e si mise ad agitare la mano finché il pokèmon venne scaraventato verso il proprietario che lo prese al volo e gli prese un pacchettino dalla bocca prima di scappare verso il bosco insieme al suo complice.
Elia e Kira si guardarono e contemporaneamente si lanciarono all'inseguimento degli uomini mascherati saltando sui tavoli per evitare la folla.
Sapphire e Petra arrivarono poco dopo.
-Presidente! Come sta?- chiese subito Petra precipitandosi a soccorrere il vecchietto.
-Quell'uomo mi ha rubato i pezzi importantissimi che dovevo inviare a Selcepoli! Ed inoltre...- sollevò lentamente la mano mostrando la ferita sanguinante.
-Non sembra grave.- commentò Petra. -Se la faccia medicare presto però. Noi intanto cercheremo di recuperare i pezzi.-
Sapphire si guardò intorno e vide in lontananza Elia e Kira che correvano verso la via principale della città.
-Andiamo Petra! Di qua!-
Lei annuì ed entrambe cominciarono l'inseguimento.

Elia e Kira correvano sulla via principale della città mentre le due figure si avvicinavano sempre di più.
-Treecko, vai con semitraglia!!!- disse facendo uscire il geco dalla pokéball.
Gli inseguiti però non si fecero prendere dal panico ed uno di loro si fermò e lanciò una strana palla nera da cui esplose una nuvola di fumo densa come un attacco nebbia. I due ragazzi però non si fermarono, anzi, accelerarono e in un attimo uscirono dalla nube, impenetrabile con lo sguardo, e si ritrovarono ai margini di un bosco.
-E adesso?- chiese Kira.
-Fai silenzio un secondo.- rispose Elia tendendo l'orecchio verso il bosco.
-Da quella parte!- esclamò dopo un paio di secondi.

Sapphire e Petra erano arrivate alla nube che, ormai, aveva raggiunto le dimensioni di un edificio ed aveva iniziato a diradarsi.
-Rimpiango di essermi messa la gonna... Chi è quello?- domandò Sapphire indicando una figura appena distinguibile al centro della nuvola.
-Potrebbe essere Elia?- azzardò Petra, ma all'improvviso, la figura uscì rivelando un uomo con una bandana che tossiva a più non posso.
-Sei uno dei ladri, non è vero?- chiese Petra.
Lui rise fra un colpo di tosse e l'altro. -Non avete la minima idea contro chi vi siete messi. Vai Carvanha!- l'uomo fece per lanciare la pokeball ma Petra fu più veloce e con un calcio la spedì lontano prima che potesse fare qualcosa.
-Sapphire, tu prosegui, io penserò a questo idiota.-
-Ok.- rispose Sapphire sparendo nella nube di fumo.
-Molto bene.- disse Petra -Sono sicura che alla polizia farà molto piacere sapere contro chi ci siamo messi. I casi sono due.- e prese una delle sue pokeball mentre con un piede schiacciava a terra la mano del ladro. -O parli adesso, o ci penserà il mio Nosepass a farti parlare, scegli con cura.-

Elia procedeva spedito fra i rami degli alberi. I suoi sensi erano acuiti al massimo ed erano rivolti alla ricezione degli spostamenti della donna in fuga.
"Il vecchietto quando è stato aggredito era vicino ad un tipo vestito da marinaio."
Pensò.
"Non so cosa possano aver rubato ma deve essere importante, sarà il caso che lo prenda."
Elia saltò sopra ad un albero e continuò a correre sopra ai rami usando anche le braccia.
I suoi occhi splendevano di una luce bordeaux.
E fu in un momento che sbucando in una radura, spiccò un salto rapidissimo ed atterrò sopra alla donna che fece cadere la refurtiva qualche metro più avanti mandandola in mille pezzi.
La ladra gemette di dolore.
-E adesso cosa farai?-
Disse Elia, ironico, seduto sulla sua schiena.
-Stupido! Adesso vedrai di cosa è capace il Team Idro!-
Improvvisamente, dai cespugli sbucò fuori un Mightyena che azzannò l'avambraccio sinistro del biondo costringendolo ad allontanarsi dalla donna.
Dal bosco spuntò un altro uomo vestito nello stesso identico modo e con la stessa identica bandana nera in fronte che richiamò il pokémon.
-Bravi, vi eravate dati un punto di incontro.- disse Elia da seduto mentre premeva sul braccio che iniziava a sanguinare.
L'uomo guardò la donna a terra.
-Raccogli tutto e portalo al tenente.-
-Subito, tu però stai attento. Questo ragazzino è testardo.-
-Scusate! Sono ancora qui...- ironizzo Elia.
-Non ti preoccupare, adesso ti sistemo io!- esclamò l'uomo.
"Sarà tosta, stavolta." Pensò stringendo forte la pokéball di Treecko.
-Sarei proprio curioso di sapere perché avete rubato quei pezzi.-
-Se te lo dicessi, poi dovrei ucciderti.-
-E questo va contro la tua morale da super criminale?-
-Se si può evitare è meglio, no?-
Elia sospirò.
-Anche se la tua amica riesce a scappare non permetterò a te di andare via illeso, sii consapevole si questo.-
-D'accordo. Fai uscire il tuo pokémon e vediamo cosa sai fare.-

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