Martin stava cercando di domare le fiamme con l'aiuto del suo pokémon e fino a quel momento era riuscito ad impedire che il fuoco raggiungesse la foresta. Era riuscito ad isolare l'incendio, il resto era solo questione di tempo: i pompieri sarebbero arrivati a momenti.
La coppia vestita di rosso era fuggita profetizzando una spietata vendetta di un qualche capo ma lui li aveva ignorati. Quella pericolosa situazione si stava risolvendo bene, o almeno così pensava.
Sapphire lo raggiunse.
-Devi assolutamente spegnere l'incendio!- strillò allarmata.
Lui la freddò con un occhiata. -Non è possibile. Posso soltanto impedire al fuoco di propagarsi ma non posso estinguerlo. La casa crollerà comunque e brucerà fino a domattina minimo.-
-No, no, no! Non è possibile!-
-Cosa?-
-Un mio amico è entrato lì dentro per salvare dei pokémon ma non è ancora uscito!-
In quel momento la casa collassò su se stessa.
-No!!!- Urlò Sapphire e scattò verso la costruzione in un ultimo disperato tentativo di salvare Elia ma venne bloccata da Martin.
-Purtroppo il tuo amico non ce l'ha fatta.- disse freddo come il ghiaccio. -Fattene una ragione.-
Sapphire stava iniziando a piangere quando un involucro ovale simile ad una botte contornata da un bagliore azzurrino uscì fluttuando dalle macerie in fiamme e si andò a posare poco lontano spegnendosi.
-OH MIO DIO!!!- Urlò la ragazza in preda allo stupore.
Dalla botte uscì per primo Treecko che si stese a terra visibilmente stanco, poi uscì Elia a fatica e sporco di fuliggine. Sapphire corse verso la botte con le lacrime agli occhi un po' per il calore del fuoco ed un po' per qualcos'altro. Gli saltò al collo facendolo cadere per terra. Puzzava di bruciato.
"Emotiva la ragazza." pensò Elia ironico.
-Mi hai fatto spaventare! Non fare mai più una cosa del genere!- esclamò sollevata ma lui si portò un dito alla bocca, segno di stare in silenzio.
-Sta dormendo.- sussurrò all'amica indicando un batuffolo bianco e verde con un cornino rosso sulla testa.
-Che pokémon è?- chiese sussurrando.
-Penso sia un Ralts.- rispose.
-Un Ralts hai detto?- domandò Martin che nel frattempo rimasto in disparte stupito appena dalla scena soprannaturale.
-Ciao anche a te, persona che non ho mai visto prima.- disse Elia sarcastico.
-I Ralts sono rari da queste parti. Di un po' lo vuoi tenere?-
-Non lo so, probabilmente tornerà dai suoi simili appena si sarà svegliato.-
-In questo caso.- Martin afferrò il pokémon ancora svenuto, lo gettò a terra e fece uscire nuovamente il suo Mudkip dalla pokéball.
-Fermo! Cosa vuoi fare Martin? Quel pokémon ha bisogno di cure!- esclamò Sapphire incredula.
-Siccome i Ralts sono rari io ne voglio uno e siccome questo è già indebolito ne approfitterò per catturarlo!-Poi si rivolse a Mudkip. -Usa pistolacqua!- ordinò.
Il pokémon guardò perplesso l'allenatore.
-Cosa c'è? Non mi hai sentito? Usa l'attacco pistolacqua!-
Mudkip obbedì e fece partire un getto d'acqua contro Ralts ma Elia, con uno scatto fulmineo, gli fece scudo con il suo corpo.
-Perché ti sei messo in mezzo? Non avevi forse detto che non lo volevi?- si arrabbiò il ragazzo.
-Anche se non diventerà mio amico non posso permetterti di agire in questo modo!- rispose Elia con determinazione.
-Le persone che trattano i pokémon come proprietà vanno fermate! I pokémon sono compagni ed amici. Non te lo hanno insegnato?-
Le parole gli erano uscite da sole dalla bocca e non si capacitava di come avesse fatto a ricordarsi un concetto simile. "Forse ho già vissuto con i pokémon prima d'ora. Mi hanno educato al rispetto, altrimenti non si spiegherebbe la mia rabbia verso questo atteggiamento."
-Quanto sei patetico!- commentò Martin. -Andiamo Mudkip!-
Si misero in marcia con il pokémon che guardava timoroso l'allenatore.
-Martin, aspetta!- gridò Sapphire. -Grazie per avermi aiutata! Ti ringrazio di cuore!-
Lui fece un gesto con la mano senza nemmeno girarsi e sparì nella boscaglia.
In quel momento, la stanchezza delle azioni compiute crollò addosso ad Elia tutta in una volta e lui cadde in ginocchio esausto.
Sapphire gli venne vicino.
-Tutto bene?- chiese preoccupata.
-Non tanto.- rispose a fatica. -Mi fanno molto male le mani.-
Solo in quel momento la ragazza le vide: i palmi erano notevolmente ustionati e le dita erano gonfie. Aveva bisogno di cure, immediatamente. Lo aiutò ad alzarsi.
-Un ultimo sforzo! Dobbiamo tornare in paese, lì ti rimetterai in sesto.-
Si fece mettere un braccio sulle spalle facendo attenzione a non toccargli le mani e si misero in cammino seguiti da un stanchissimo Treecko con in braccio il Ralts svenuto.
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I segreti del mondo Pokémon
FanficElia un ragazzo di 15 anni si sveglia in cima ad un albero senza ricordare nulla sul suo passato tranne un simbolo: tre piccole palline bianche a sfumatura rosa disposte a triangolo con la punta verso l'alto. IMPORTANTE: nella storia non si menzione...