~Capitolo 8~

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Evan's pov

Dopo aver passato un pò di tempo nel bosco ritornai al college ma sentii una brutta sensazione. "Dannazione" in pochi secondi mi ritrovai in camera di Sarah. La vidi stesa sul letto e notai subito il barattolo delle pillole vuoto. Mi avvicinai a lei e mi morsi il polso "Ti prego, Ti prego, Ti prego..." urlai frustrato e la guardai preoccupato mentre le feci bere il mio sangue.
Tossì, alzandosi velocemente sul busto e si guarda intorno, guardandomi. "Come sei entrato...? Che ci fai qui?"
" Stai bene?" la guardai preoccupato e ignorai le sue domande " Ma che cazzo ti passa per la testa?" Alzai la voce per poi notare le mie mani ancora sporche di sangue secco e cercai di nasconderle.
Non lo so...ho esagerato con le pillole. "mormorò, continuando a guardarmi.
La guardai per un minuto senza dire niente per poi andare in bagno e prendere tutte le pillole che aveva "Bene.." ritornai da lei dopo aver lavato le mani "Queste non le usi più."
"Mi servono quindi dammele. " ribattè, guardandomi "
" Per cosa? Per ucciderti? Stammi a sentire..." Mi avvicinai e la guardai "Sei già fortunata ad avere una vita e non permetterò che qualcosa o qualcuno ti faccia del male" dissi freddo" Tu vivrai che ti piaccia o no
"Sono ancora viva!" Disse, alzando la voce " Ma perché devi sempre entrare in camera mia?! " disse continuando ad alzare il tono della voce.
"Dovresti ringraziarmi invece di urlarmi contro" La guardai gelido.
"Perchè devi essere sempre così stronzo..." abbassò la testa per poi portare le gambe al petto e guardare il pavimento.
"Perchè sono così quindi fattene una ragione " mi diressi verso la porta.
"Lo farò..." disse , alzando la voce per farsi sentire
" Bene " uscii dalla stanza e cammina verso la classe.

Sarah's Pov

Presi il telefono, notando l'ora così mi alzai per andare in classe, essendo per la prima volta in anticipo e mi sedetti in un posto libero, in fondo alla classe. Presii libri e subito dopo notai Evan entrare in classe e sederi davanti a me.
Entrò il professore di Fisica " Ragazzi abbiamo cattive notizie... " guardò la classe "Dei compagni sono spariti e non riusciamo a trovarli"
Vidi Evan irrigidirsi, sentendo quelle parole mentre tamburella le dita sul tavolo.Sgranai gli occhi per qualche secondo e mi alza velocemente "Io... devo andare al bagno. " dissi, alzandomi velocemente e scappai in bagno senza aspettare nemmeno la risposta del professore " No no, non è vero..." borbottai, guardandomi allo specchio. Non poteva essere stato lui.

Evan's pov

Continuai a guardare il professore mentre rimasi impassibile.
"Se sapete qualcosa dovete dirmelo " il professore guardò la classe e notò il mio sguardo.

Sarah's pov

Devo prendere il quaderno di Evan...mormorai, mordendomi il labbro per il nervosismo e dopo essermi lavata le mani ritorna in classe, sbattendo contro il banco del ragazzo, facendo cadere il quaderno all'interno della mia grande borsa " Ehm... scusa..." dissi per poi sedersi al mio posto.
Girò di poco la testa e fece un sorrisetto "Non lo farei se fossi in te"
Rimasi in silenzio e strinsi il bordo della sedia, essendo nervosa.
"Per oggi non si fa lezione" notai che il professore guardava Evan "Potete andare"
Evan scosse la testa e si alzò per poi dirigersi verso la porta.
"Evan vieni qui" il professore incrociò le braccia e guardò a terra cercando di non guardarlo negli occhi.
Mi alzai, andando fuori dalla porta e la chiusi alle mie spalle, poggiando l'orecchio su di essa per sentire la conversazione.

Evan's pov

Feci una risata vedendo che abbassava lo sguardo e mi avvicina "Che c'è? Non ditemi che avete paura di me" risi e posa le mani sulla cattedra "Questa storia finirà molto male per lei se non la smette.
"Che cosa hai fatto, Evan?" alzò lo sguardo e cercò di guardarmi.
Ad un certo punto vidi la porta aprirsi e Sarah quasi cadere "Io... scusate..."
" Abbiamo finito" dissi freddo e sorpassai la ragazza senza degnarle di uno sguardo per poi uscire dalla classe.

Sarah's pov

"Oh... okay. "dissi con un filo di voce, annuendo e corsi velocemente verso la mia stanza, chiudendomi dentro e aprii il quaderno di Evan iniziando a leggere subito.
Data:23/03/2015
"La sete ha avuto la meglio su di me e ho ucciso dei ragazzi per cibarmi del loro sangue. Ho portato i corpi nel bosco e li ho fatti a pezzi e devo dire che mi sento davvero bene. Non volevo farlo ma ormai il danno è fatto .Sto cercando di stare attento per non dare sospetti ma c'è quel professore ficcanaso che di sicuro sospetta qualcosa. Giuro che lo ucciderò e appenderò i suoi resti in classe per far vedere a tutti cosa succede se si intromettono"
Deglutiie girando il quaderno, mordendomi il labbro inferiore e sfogliai le diverse pagine vuote per poi leggere diversi nomi e cognomi e poi un 'Sarah'. Qualcuno bussò alla mia porta "Apri"sobalzai sentendo quella voce e nascosi il quaderno sotto il cuscino " Che vuoi! " urlai, alzandomi cautamente dal letto per poi prendere il coltellino dal cassetto e portarlo dietro la schiena per nasconderlo. Poi aprii.
"Hai qualcosa che mi appartiene" disse,entrando e con uno scatto veloce mi prese il coltellino "Ma dai" rise e guardò il coltello "Non hai nulla di meglio?" si guardò intorno "Dammi il quaderno."
"No, non ho nulla. Esci dalla mia camera..." dissi, guardandolo e inarcai un sopracciglio quando vidi che mi prese il coltellino." Evan, cazzo, ho detto che devi andartene!"
"Dammi il mio quaderno e vado via" si girò verso di me.
"Non ho il tuo quaderno." dissi continuando a guardarlo e chiusi la porta, tamburellando le dita sul legno.
Fece una risata e si avvicino mentre mi guardò negli occhi "Dammi il quaderno" strinse i denti
"Ho già detto che non ho il tuo fottuto quadernino . " dissi e alzai gli occhi al cielo
" Lo cerco da solo" cercò dentro i cassetti "Ma dove potrà mai essere." sorrise divertito e guardò sotto il cuscino per poi prenderlo.
"Perchè c'è il mio nome in quel quaderno? "chiesi, mettendomi contro la porta per evitare di farlo uscire.
Si avvicino e mi guardò "Non sono cose che ti riguardano e ora fammi passare perché devo fare una cosa"
" Non esci da questa camera finché non mi rispondi. Vuoi uccidermi, per caso? "chiesi, guardandolo a mia volta e deglutii.
" Se continui a farti i fatti miei lo farò di sucuro" mi guardò gelido "Ho detto che non sono fatti tuoi ed è meglio se lasci perdere"
" C'era il mio nome. Pretendendo di saperlo." continuai, giocando nervosamente con le mani.
" Non è così che funziona "fece un sorrisetto "Quindi lasciami passare"
Simulai una risatina falsa e scussi la testa, avvicinandomi a lui " No no, forse non hai capito tu come funziona. Adesso tu mi dai una fottuta spiegazione. Non farmi diventare cattiva. " dissi, cercando di avere un tono di voce più sicuro possibile anche se al solo pensiero di ciò che poteva succedere mi spaventava a morte e per questo mi morsi il labbro, segno che ero preocupata.
" Ho scritto il tuo nome perché mi andava di farlo" ribattè. "E ora c'è qualcuno che mi aspetta quindi lasciami passare" si fermò a pochi centimetri da me mentre continuava a guardarmi con i suoi freddi .
Rimasi praticamente immobile davanti al ragazzo, cercando di dire qualcosa di sensato mentre provavo a sostenere lo sguardo di ghiaccio di lui. Abbassai solo dopo pochi minuti lo sguardo sulle sue labbra
Il suo sguardo si soffermò soffermo sulle mie labbra e le accarezzò con il pollice "Non giocare con il fuoco" sussurrò per poi spostarmi lentamente e uscire dalla stanza.

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