Capitolo 11

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-Allora, dobbiamo andarcene immediatamente. La cosa è troppo spaventosa. -disse Giorgia mentre scendeva le scale.
-Se non te lo ricordi, siamo chiusi qui dentro. -gli disse Alessandro.
-Non mi importa voglio uscire. Subito.
-Come credi di potere scappare di qua? - chiese Sara.
-Dai, è solo uno stupido scherzo. La conoscete anche voi Sharon. Lei vuole sempre scherzare. - disse Alessio.
-Non si scherza sulla morte. Non è uno scherzo. In questo castello c'è qualcosa di molto terrificante. - disse Nicolò .
-E quindi? Cosa avete intenzione di fare?- chiese Alessio.
-Non lo sappiamo. Ma di sicuro non resteremo quì dentro a essere uccisi da quella...cosa. - disse Alessandro.
-Quella cosa è una ragazza molto stupida che vuole solo spaventarci. Capisci? - disse Sara.
Sharon si materializzò alle sue spalle e le disse:
-A chi hai detto stupida? Sei davvero orribile. Sei una pessima amica. Ti odio!
Poi urlò.
Urlò tantissimo.
Quel urlo spaventò a morte i cinque che rimasero pietrificati senza dire ne fare niente.
Pensavano che se si sarebbero mossi quella creatura che non era certamente più la loro cara amica sarebbe passata all' azione e li avrebbe uccisi subito.
Dopo lei sparì di nuovo lasciando per terra delle forbici con un biglietto.
-C'è... c'è un altro biglietto. - disse Giorgia.
Nicolò lo raccolse, poi lo passò ad Alessandro che lo lesse:
- Ecco cara amica mia. Tra poco queste forbici saranno conficcate nel tuo collo. Aspetta e vedrai. Tra poco ti unirai a me e fidati sarai felice.
-O mio Dio. - disse Sara iniziando a piangere. -Ho paura. Tanta paura.
-Forse è meglio se sconfiggiamo questo mostro. Non può minacciarci. - disse Alessio.
-Per me invece dobbiamo solo scappare e non farla arrabbiare. - disse Nicolò.
-Va bene. Ma intanto dobbiamo fare in modo che non trovi Sara e che non le faccia del male. - disse Alessandro.
-Ok. Di sopra ci sono molte stanze. Andiamo. - disse allora Giorgia.
Gli amici la seguirono cercando di non fare rumore per non attirare l'attenzione di quella pazza.
Non sapevano chi era.
Non sapevano come salvarsi.
Ma sapevano che dovevano scappare.
E sapevano anche che non era Sharon.
Era un diavolo.
Un diavolo che gli avrebbe fatto molto male se non riuscivano a mettersi in salvo.
Speravano che la porta si aprisse.
Speravano che un po'della loro amica fosse rimasta nel suo corpo e che li avrebbe aiutati.
Pensavano anche a quanto sarebbe stata bella quella serata se non avessero accettato quella sfida.
Probabilmente ora sarebbero stati su un divano a guardare la televisione e a ridere e scherzare.
Invece erano in un castello abbandonato cercando di soppravivere.

Il castello stregatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora