Capitolo 17

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"Ditemi che siamo quasi arrivati" sospirò Giorgia.
"Siamo quasi arrivati"disse Alessandro.
"Davvero?"chiese conferma la ragazza.
"No"

Nicolò scoppiò a ridere beccandosi uno sguardo di riprovero dalla ragazza castana.

"Non ci trovo proprio niente da ridere"sbottò.
"È solo che ammiro Alessandro e il suo modo di essere costantemente allegro e spiritoso anche nei momenti di difficoltà."dichiarò il ragazzo sorridendo."Se non ci fosse lui saremo tutti spaventati a morte, come già siamo, e presi dallo sconforto. Grazie ad Ale mi sento un po' più rilassato."

"D'accordo hai ragione. Ci serve qualcuno che ci ridia il buon umore, è solo che... "balbettò lei.

"Che cosa? Dai diccelo Giorgia, puoi fidarti di noi."intervenne allora Alessandro.

"Che... sentite il punto è questo. Nessuno crederà mai che siamo rimasti bloccati in un castello e che uno spirito si è impadronito del corpo della nostra migliore amica e che lei, non si sa per quale oscuro motivo, abbia deciso di lasciarci scappare ma dia la caccia ad Alessio e Sara."disse lei tutto d'un fiato.

"Hai ragione, come storia è assurda"confermò Ale."Ma è proprio quello che è accaduto."

"A me questa storia mi sembra di averla già sentita..."azzardò Nicolò.
"Già sentita? Che intendi?"

"Non lo so con precisione... mi sembra già di aver ascoltato un racconto con questa trama"continuò lui.

"Oddio! Hai proprio ragione! È ovvio che hai l'impressione di averla già sentita, è la nostra storia!"gridò incredula Giorgia.
"La nostra storia?"Alessandro era sempre più incredulo.
"Il tema che il nostro gruppo ha inventato per il compito della professoressa Palmer. Ricordi?"

"Ma... Ma se è davvero così significa che i nostri amici moriranno e Sharon scomparirà misteriosamente dopo aver commesso l'omicidio!"gridò terrorizzato Ale.

Il quel momento era davvero spaventatissimo e non riusciva a trovare nemmeno una battuta per sdrammatizzare la situazione. Si trattava di un fatto davvero gravissimo.

"Ma la nostra era solo fantasia, uno stupido tema. Come è possibile tutto questo?"domandò ai compagni.

"Io avrei una teoria ma è davvero ridicola"sospirò Nicolò.

"Condividila con noi. Tanto tutta questa faccenda è ridicola."sospirò Giorgia.

"Vi ricordate che prima che finissimo di leggerlo è arrivato un terremoto e tutti i fogli andarono perduti?"

I due annuirono.
"Bene. La mia teoria è che, non  so perchè o come mai, ma tutte le cose dette si sono sparse nell'aria creando tutto ciò."

Gli altri lo fissarono per diversi secondi poi Alessandro disse:
"È ridicolo."
"Io te lo avevo detto che era una stupidaggine ma se provi a pensarci è successo davvero."

"Ehi, se ci pensate però non siamo riusciti ha finire la lettura perciò c'è ancora speranza!"disse Giorgia felice."Se si avvereranno solo le cose lette vuol dire che non ci saranno morti ma tutto si risolverà per il meglio."

"È una possibilità."disse Nicolò."Ma potrebbe anche esserci un lato negativo. Come le pagine dei nostri quaderni potrebbero scomparire anche i nostri amici"

"Visto come stanno andando le cose le possibilità sono assurde e infinite. Come volete proseguire?"chiese Alessandro.

"Proporrei di tornare indietro a vedere quello che sta succedendo e a cercare di impedire gli effetti negativi della situazione"suggerì Giorgia.

"Concordo, anche perchè una volta arrivati in città non avremo nessuno che possa aiutarci. E lo sapevamo già da prima di incamminarci... "

"Quindi abbiamo fatto tutta questa strada e tutta questa fatica per niente?"sbuffò Ale.

"No. Non è stato tempo sprecato. Lo abbiamo impiegato per capire davvero come stanno le cose,  almeno in parte, e renderci conto di come è meglio agire per il meglio di tutti."concluse Giorgia.

Ora che sapevano come muoversi, si voltarono e cominciarono a salire, iniziando a meditare un piano.

Il castello stregatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora