Capitolo 15

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"Che cosa carina cercare di salvare la vostra amichetta"disse disgustata."Ma non riuscirete a salvarla.Morirá come morirete voi."
Poi scoppiò nuovamente a ridere.
In quelle poche ore che erano passate lei aveva riso tanto, come se fosse stata drogata e non capisse cosa stava accadendo tutt'intorno a lei.

"Perchè vuoi ucciderci?"chiese Nicolò.
"Voglio farvi del male."rispose.
"Perchè vuoi farci del male?"chiese Alessandro.
"Perchè siete stati cattivi con me."disse lei.

All'improvviso Sharon si catapultò verso di loro.
Non riuscì a prenderli perchè immediatamente corsero fuori dalla porta.
Scapparono giù dalle scale e raggiunsero la porta di ingresso.

"Giorgia è inutile, tanto è chiusa."gridò Alessio alle sue spalle.
"Magari ora si è aperta."disse lei.

Prima che potessero mettere le mani sulla maniglia Sharon si mise davanti a essa bloccandola.

Tutti scapparono e Sharon riuscì solo a prendere Giorgia.

La prese per le spalle e la fece sbattere violentemente contro il muro.

La guardò negli occhi e, quando ormai lei credeva di star per morire, Sharon la lasciò andare.

La fissò mentre Giorgia apriva la porta e, senza pensarci due volte, usciva e lasciava il castello.

Sharon come una furia tornò al secondo piano dove ormai era tutto silenzioso.
"Lo so che siete qui.Posso sentirvi.Venite fuori e non vi accadrà niente."
Mentre entrava in una stanza Alessio aveva un vassoio in mano e glielo diede in faccia.

Sharon iniziò ad urlare e si accasciò perterra, Alessio cercò di scappare insieme ad Alessandro.

Sharon bloccò Alessandro vicino alla finestra.
"Scappa, vai con Giorgia e non farti mai più rivedere."gli disse prima di scaraventarlo fuori da essa.

Alessandro incredibilmente non si fece niente, ma con una doppia capriola in aria atterrò perfettamente in piedi.

Ora era in giardino insieme alla sua amica che non era ancora riuscita ad aprire il cancello.

"Non possiamo perdere tempo con questo ferro vecchio."disse esasperato lui.
"E come facciamo allora?"domandò lei.
"Ci arrampichiamo su per la ringhiera e poi scendiamo giù, è l'unico modo."
"Sei matto?!È molto alto rischieremo di farci molto male."disse Giorgia.
"Non credo.Sharon mi ha spinto fuori dalla finestra e non mi è accaduto nulla.È come se avesse voluto salvarmi."disse Alessandro.
"Be' anche a me.Mi ha afferrato con le sue mani, e credo che con le unghie mi abbia lasciato dei segni sulle spalle, ma poi mi ha lasciato scappare."
"Fammi vedere."
Giorgia si girò per far vedere all'amico se aveva dei segni di unghie.
"Non c'è niente."
"Allora, a noi due a voluto farci vivere, farci scappare."a Giorgia si illuminarono gli occhi.
"Credo che non ce l'avesse con noi."

In quel momento anche Nicolò cadde in piedi vicino a loro.
"Ragazzi come è bello rivedervi."disse.
"Nico, come stai?"
"Bene, stranamente mi ha lasciato andare via, ma ha chiuso Alessio e Sara in una stanza.Ora non so cosa gli succederà."
"Non lo sappiamo.Ma dobbiamo aiutarli."disse Giorgia.
"Ma non possiamo tornare dentro o lei potrebbe decidere di uccidere anche noi."disse Ale.
"Giusto.E allora scappiamo e cerchiamo aiuto in città."propose Nico.
"Perfetto andiamo."
"Aspettate.Ma chi ci crederà?"chiese Giorgia.
"Cercheremo di chiamare i loro genitori qui, così vedranno con i loro occhi, prima che sia troppo tardi."disse Nicolò.
"Va bene"
Iniziarono a 'scalare' la ringhiera e in un batter d'occhio erano di là.

Salirono in macchina e abbandonarono la montagnetta.

Il castello stregatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora