La notte passò in un soffio, come una leggera brezza estiva, che l'attendi per ore e quando arriva, passa e non te ne accorgi.
La sveglia suonò alle sette in punto come ogni mattina da quando ricordavo, era sempre la solita storia: colazione,vestirsi, pettinarsi, lavarsi i denti e correre a prendere il bus. Ogni mattina la solita cosa.
Ma c'era qualcosa, qualcosa che era diverso, mi sentivo felice, forse per Giorgia o qualcos'altro ma ero felice.
La mia sorellina, Ilaria, prima che io uscissi mi venne incontro e mi diede un bacio sulla guancia.
Il bus era sempre super affollato e dovevo stare sempre in piedi, ogni giorno. Mi stavo guardando le scarpe rosse quando il veicolo si fermò e aprí le due grandi porte verso il liceo Scientifico, quella mattina ero sola, di solito stavo con Sofia, ma siccome lei non voleva più saperne di me, dovetti fare il tragitto bus-scuola da sola.
Appena entrai vidi Sofia, con il suo fare da ragazza snob, capelli biondi che le arrivavano a metà schiena, erano dritti come spaghetti, portava un vestitino striminzito che stava stretto perfino a lei. Faceva la civetta con tutti i ragazzi e loro le cadevano ai piedi appena lei gli guardava.
Appena mi vide mi scagliò uno sguardo di disprezzo e odio, da come vedevo, lei non aveva versato alcuna lacrima per me, aveva già trovato la prossima amica con cui litigare.
Feci finta di niente e mi diressi verso la mia classe, era calda, con il riscaldamento acceso. Appena entrai vidi Anna, una mia amica che lo era da quando ci conoscevamo, e mi venne incontro, preoccupata ma senza darlo a vedere.
Le lezioni iniziarono di li a poco, avevo due ore di matematica e fisica, giornata leggerissima insomma.
Verso metà lezione di matematica, una bidella disse alla prof che dovevano tutti andare in aula magna per un' annuncio della preside, tutta la classe ringraziò silenziosamente la bidella per aver interrotto da lezione.
Scendemmo e ci accomodammo sulle sedie di ferro battuto scomodissime. La preside fece il suo ingresso e tutti applaudirono senza entusiasmo, disse che dovevamo impegnarci nella scuola e altre cavolate varie.
Verso la fine del discorso, la preside disse che era arrivata una nuova ragazza e che si sarebbe unita alla 1B, cioè la mia classe... Ero super felicissima, non vedevo l'ora di conoscere la nuova ragazza.
La preside con suo fare smieloso disse -" Vieni pure avanti cara!", una ragazza con lunghi capelli marroni stava avanzando, portava delle Converse rosa fluo e dei jeans attillati, una felpa gigante ricopriva il resto.
A me bastarono le Converse per riconoscerla.
Era Giorgia.
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Rubata
Подростковая литератураQuando incontri una persona che ti cambia la vita, poi devi accettare il fatto di non vederla più. È la cosa peggiore che può capitare