Luca

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Passarono dei giorni e ancora mi chiedevo cosa avesse provato Giorgia mentre faceva quei disegni.
Lei non mi disse mai la risposta.
Aveva sempre ragione, gli umani erano e sono monotoni, noiosi.
La scuola passava e c'erano milioni di verifiche e interrogazioni, io e Giorgia non ci vedevamo più di molto nelle nostre case perché dovevamo studiare.
Un giorno mi disse -"Ei Val, oggi posso venire da te a studiare, sono a casa da sola e non mi va di starci. Mi sento triste li." - "Certo che puoi venire, così vedo di farti passare quel sorriso storto."
Rise. Era una delle prime volte che la vedevo sorridere, anche se non era ancora un sorriso di quelli veri.
Quando arrivammo a casa mia, mangiammo una buona pasta al pomodoro.
Quando Giorgia vide Ilaria, divenne un po' triste, cercava di non darlo a vedere ma io l'avevo notato.
Appena entrate in camera, d'improvviso, Giorgia si mise a piangere. Non sapevo perché e non sapevo cosa fare, -"Giorgia che succede? "- le chiesi preoccupata -" Mi ricorda tanto lui...La tua sorellina, mi ricorda il mio fratellino, Luca. Lui non c'è piú, aveva una malattia che l'ha portato via."
Ora era tutto più chiaro, i disegni che aveva sulle pareti, erano infantili ma lei diceva che gli aveva disegnati di proprio pugno, ma era evidente che erano di suo fratello quei disegni.
Non avevo mai visto una persona piangere cosi, non sembrava neanche reale il modo in cui piangeva, come se mille lame l'avessero trafitta in cuore senza darle il colpo di grazia.
Rimanemmo sedute sul letto per ore, lei con il viso tra le mani e io che cercavo di rassicurarla senza dire una parola.
Quando ormai sembrava aver esaurito tutte le lacrime Giorgia alzò il viso e mi fece un sorriso, uno di quelli veri finalmente, anche dopo aver pianto riusciva a fare un sorriso vero.
La ammiravo per questo.

Questo capitolo lo dedico a sara01 after

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